Saviano razzista? – Dario Borso

Balanced in the scales of “justice”. Clambering over the outstretched arms of justice and standing nonchalantly in her very scales, workmen are re-gilding for the Coronation the famous statue which surmounts the Old Bailey. Photo shows: a workman standing in scales and another holding onto the sword as they re-gild the figure of Justice high over the Old Bailey. 19 April 1937
L’ottobre scorso sono state rese note le intercettazioni del sindaco Lucano riguardo a matrimoni combinati tra due prostitute nigeriane e due paesani. Eccone due passaggi (per l’intero, v. Le intercettazioni dei presunti matrimoni combinati a Riace, oggi interrogatorio per Lucano):
Questa ragazza nigeriana è stata diniegata tre volte, per cui con il nuovo decreto Minniti deve andare via, l’unica possibilità per rimanere era quella di sposarsi con un cittadino … questo qua si chiama Giosi. Mi ha chiamato la sorella, non è tanto… poverino, anzi devo dire la verità ha votato per me… mi sono barattato … mi ha detto così io ti voglio votare però mi devi trovare una fidanzata… poi ho annullato tutto perché lui non sapeva neanche come si chiama lei… c’erano tante persone, sono venute quasi a fare come un film, a ridere.
Tutt’e due sono lucidi, lei ha capito che questo la vuole per fare i comodi suoi e lei lo vuole per i comodi suoi ovvero per il documento, perché non c’è nessun amore e né niente … Questo è come un animale … è del ’48 … lei ha trent’anni! Lui dice “vuole i documenti? Li deve pagare in natura!”, Lei dice “non ho scelta, così come sto per strada e mi pagano”.

London, Old Bailey – Cleaner on top of Statue of Justice, Central Court, August 1963.
Un minimo di empatia basta per avvertire la miseria cui sono costrette le ragazze ed è questo, penso ad aver spinto Saviano a schierarsi senza se e senza ma a favore del sensale.
Quello che di Saviano non convince però è la posizione da lui presa una dozzina d’anni prima rispetto alla vicenda di un’altra extracomunitaria. Il 2 giugno 2005 Saviano infatti raccontava in “Nazione Indiana” (ripreso poi in “Nuovi Argomenti” e infine in Gomorra):
Mi sentii chiamare. Era mio padre. Da due anni non ci vedevamo … Aveva approfittato che una compagnia rumena di volo aveva abbassato i costi dei voli verso l’Italia per via della morte del Papa, e così aveva pagato il biglietto a tutta la famiglia della sua compagna. Tutte le donne del gruppo avevano un velo sui capelli ed una corona di rosario arrotolato intorno al polso … Erano contenti i nuovi parenti di mio padre. Contentissimi di partecipare ad un evento così importante come la morte del Papa. Tutti sognavano sanatorie per gli immigrati. Soffrire per lo stesso motivo, partecipare ad una manifestazione così immensa e universale era per questi rumeni, il miglior modo di prendere cittadinanza sentimentale e oggettiva con l’Italia, ancor prima che quella formale … Dal mucchio di parenti rumeni, vidi spuntare un bimbo. Capii subito che era il figlio di mio padre e di Micaela. Sapevo che era nato in Italia per poter avere cittadinanza … Mio padre vedeva per la seconda volta il figlioletto ma lo trattava come se fosse sempre stato dinanzi ai suoi occhi. Lo prese in braccio e mi si avvicinò. – Nico adesso viene a vivere qui … Chissà come crescerà, come verrà addestrato alla vita, a quale scuola andrà, le estati in Romania, i villaggi di miseria. L’iniziazione sessuale accompagnato dal padre con le migliori mignotte, o forse suo padre non ce la farà più. Neanche con la moglie, che cercherà di consolarsi altrove, mentre il marito la tampinerà, la farà seguire, la osserverà. Micaela ha più o meno la stessa mia età. Anche lei quando confessava di andare in Italia, di andarsene via, avranno fatto gli auguri senza chiederle nulla, senza sapere se andava a far la puttana, la sposa, la colf, o l’impiegata. Non sapendo altro che andava via. Condizione sufficiente di fortuna. Nico però ovviamente non pensava a nulla. Serrava la bocca all’ennesimo frullato che Micaela gli dava per ingozzarlo ora che poteva farlo.
Empatia zero. Esattamente come l’Italia di allora, non meno razzista di adesso, guardava all’orda degli albanesi e rumeni ladri di bimbi e trafficanti di droga che non ci si peritava di respingere e speronare in mare.
Dario Borso

London, Old Bailey – Cleaner on top of Statue of Justice, Central Court, August 1963.