Non vogliamo, oggi e mai, per nessun motivo, i voti dei mafiosi
Queste parole, poche ore addietro, sono risuonate alla Camera dei Deputati, per bocca del capogruppo del M5S, l’On. Francesco D’Uva. Parole forti, pronunciate con plausibile emozione (D’Uva, tra l’altro, è siciliano), testimonianza di valori che mai dovranno essere affievoliti o negoziati nella pur difficile situazione in cui si trova la rappresentanza parlamentare del MoVimento. Parole che nel pronunciarle il sia pur giovane D’Uva (ha “solo” 31 anni) sembrava avesse, nel cuore e nella mente, un passo di un ragionamento prezioso di Giovanni Falcone che sento il dovere di richiamare anche alla vostra memoria a sancire il momento di impegno solenne.
“…un’affermazione del genere mi costa molto – ebbe a dire Falcone – ma se le istituzioni continuano nella loro politica di miopia nei confronti della mafia, temo che la loro assoluta mancanza di prestigio nelle terre in cui prospera la criminalità organizzata non farà che favorire sempre di più Cosa Nostra“.
Nel MoVimento questi valori e queste preoccupazioni hanno cittadinanza e spinta culturale in persone di cui il Paese deve andare orgoglioso consapevole che si debbano serrare, a loro protezione, ranghi fisici e ideali, senza i quali tutto sarà perduto. Questa battaglia che vede appunto in figure come D’Uva (oggi, lo ripeto, ha fatto un coraggioso intervento), o in veri e propri punti di riferimento come la deputata Piera Aiello, che vive, è bene ricordarlo, protetta dalle forze dell’ordine da ben 27 anni; o, come abbiamo avuto modo di scrivere più volte, il sen. Mario Michele Giarrusso, membro di maggiore esperienza nel delicatissimo settore del contrasto alle mafie, e del resto il 416 ter reca la sua firma, è il fattore enzimatico determinante il rafforzamento di quel prestigio delle istituzioni e di quella fermezza operativa che ci aspettiamo dal nostro MoVimento.Ci dobbiamo ricordare sempre dei nostri eroi caduti (anche quelli meno noti) e, nel farlo, dobbiamo sconfiggere i presupposti dello scambio: non solo non si vogliono i voti, come oggi ha ricordato D’Uva, ma non si tratta mai, a nessuna condizione, con i mafiosi.
Oreste Grani/Leo Rugens
Strano che il Vicepresidente Salvini, si Impunti sul TAV! Che è un progetto Superato e Speculare al Ponte Sullo Stretto. Comunque sia, da rivedere.
Ogni tentativo di giustificarlo, svela i vari Lacché della informazione.
Sembra che tutti dimentichino che per le merci, manca il Tratto Intermodale tra Gioia Tauro Porto (Lo scalo più Importante di Tutto il Mediterraneo) e Salerno.
Punto Nodale per i Trasporti verso Tutta Europa, Corridoio V Lisbona S Pietroburgo (o quello che ne resta, ne parlavo nel 2016 con gli spedizionieri del Porto di Gioia Tauro, infatti mi hanno arrestato dicendo che volevo importare droga, strano!), e Via della Seta verso Pechino.
Come andare a Caccia senza cartucce.
Contestualmente Berlusconi Indagato per Corruzione, tanto per cambiare!, ma stavolta è una cosa Veramente delicata, per il Consiglio di Stato.
Il “Caro” (per molti) Amara, avrà esaurito le rivelazioni?
Tutto ciò a proposito di Mafia.
Qualcuno si starà preoccupando della piega che stanno prendendo certe indagini.
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Salvini che fa i Capricci Sulla TAV con Quelli del M5S
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