M.T Calabrò, richiama l’attenzione sul gravissimo attentato in Nuova Zelanda
Opportunamente, Maria Teresa Calabrò lascia in rete, da par suo, poche ora addietro, questo pezzo/spunto per una riflessione e un doveroso allarme. La Calabrò, cresciuta professionalmente, sin da giovane, potendo usufruire di stima e sensibilità interpretativa di uomini d’altri tempi e qualità, legati ai ranghi della sicurezza dello Stato, oggi senza sopravvissuti, va letta con la massima attenzione. Per quello, nella nostra marginalità e ininfluenza, rilanciamo integralmente l’articolo non rimuovendo un dato “storico”: alla giornalista, all’epoca, spero di non sbagliarmi, al Corriere della Sera, fu concesso di fare la prima intervista ad Ali Agca, a tentativo non riuscito di uccidere Giovanni Paolo II. Come a dire una che di terroristi islamici e di complessità geopolitiche implicite, se ne dovrebbe ben intendere.
Oreste Grani/Leo Rugens