Ho deciso di dare spazio ad Alberto Grotti (ENI) e al suo drammatico vissuto

Grotti

Caro Leo,
da questa Giustizia e dall’ENI mi sono trovato sempre Condannato:
1) da Mani pulite con Di Pietro e De Pasquale: io come CRAXI (che poi la Sua Moglie lo Ha Fatto REDIMERE con due Senteze Una Europea l’altra in Italia).
Sono stato Condannato nel Processo Penale ENI\SAI pur non sapendo nulla ne di Assicurazioni ne di Ligresti, ne dei faccendieri tipo Molino, ne dei grandi intermediari politici tipo Cusani! Mi son fatto a Rebibbia i miei 4,5 anni di galera in silenzio.
2) poi l’ENI mi accusò di averla tradita e mi fece causa civile (?) ottenendo una Sentenza dal Giudice Manzo (?) per oltre 10 milioni di euro (?) che Non Ho Mai Avuto.
Al mio ricorso in Appello i Giudici (?) confermarono la Sentenza di Primo Grado (?), per cui non sono andato in Cassazione perchè avevo finito i Soldi miei e della pensione per avvocati(?)
3) con Ezio Mauro avevo Vinto una Causa (innescata da me) per diffamazione in 1 e in 2 grado, ma Lui è riuscito a farsela Annullare (?) definitivamente Non Appellabile dalla Cassazione?
Adesso: sono all’Assemblea ENI dal 2003 fino a Oggi ed andrò anche a Quella del Prossimo maggio 2019: chiedendo ai Managers ENI “come Fate ancora a Giocare a Tangentopoli avendo dietro le morti di ENI: di Piga, di Cagliari, di Gardini, di Castellari, etc”…
Speriamo che vengano a galla, pian piano Queste nefandezze e che il Bonafede al quale mi son già appellato Faccia un’altra Giustizia.
Puoi vedere il tutto sul mio Blog https://albertogrotti.wordpress.com/
un saluto da alberto

Ho deciso di dare spazio ad Alberto Grotti (ENI) e al suo drammatico vissuto. Lo faccio per più motivi miei personali ma anche per lasciare “indizi” in questo momento cruciale per la vita stessa dell’ENI. Alcuni nomi citati sono di persone morte. Alcune si sono certamente suicidate. Altre, addirittura, si dice uccise o “indotte” dagli avvenimenti e dalla solitudine giudiziaria a darsi la morte. Comunque, storie da non rimuovere. Compreso dinamiche di sentenze che, all’epoca, potrebbero non essere state tutte giuste. Altri nomi si riferiscono a personaggi ancora “operativi” a tutti gli effetti. Nella lettera inviatami si citano, tra gli altri, Sergio Cusani – ad esempio – e Franco Bernabè. Nomi ancora pesanti in questa Italia dei misteri. Mi andava di dare spazio a Grotti e, da uomo libero quale mi reputo, l’ho tatto. Ininfluente e marginale, ma libero.

Oreste Grani/Leo Rugens

 https://albertogrotti.wordpress.com/