Anche Giuseppe Grillo da Genova è dei nostri
Leggiamo, ascoltiamo (e ne traiamo giovamento) che anche Giuseppe Grillo da Genova, detto Beppe, è dei nostri. E cosa doveva essere, se non “dei nostri”? Per “nostri” intendiamo dire essere repubblicani pronti a tutto per la difesa della Costituzione e della Libertà. E quindi, tra poco, vedremo. Perché, sentite a me, il tempo delle chiacchiere è finito e la politica si prepara a tornare cosa seria e per cittadini armati di un alto livello di consapevolezza e coraggio. Perché, per battersi, ci vorrà anche coraggio. Oltre che intelligenza e consapevolezza.
Al primo giro, in realtà, se dobbiamo rimanere su Beppe Grillo, nonostante i sacrifici fatti (ci ha rimesso perfino un sacco di palanche) e i colpi di genio (la traversata a nuoto dello Stretto, ad esempio) il bilancio, per mancanza di esperienza, è stato, per le scelte fatte, a saldo negativo. Scelte fatte o subite? Se fossero state imposte, perché uno come Grillo le ha dovute subire? Alcuni anni addietro uno che del MoVimento, del Blog, della Casaleggio ne sapeva certamente più di me, a freddo, mi viene a dire che a Grillo “gli avevano fatto un pacco” e che, di fatto, gli avevano scippato il MoVimento, sotto il naso. In un Paese in cui si dicono tante cose, si poteva far finta di niente oppure, viceversa, vista l’attendibilità della fonte, tenere conto dell’informazione. E così ho fatto. La persona che mi aveva informato si è dimostrata una fonte altamente attendibile. Per capire cosa sia successo in questo Paese pieno di misteri misteriosi relativamente al M5S, direi non solo di non rimuovere quell’informazione “confidenziale” affidatami in data non sospetta ma soprattutto il pasticcio inspiegabile rappresentato dalla scelta di uno come Luigi Di Maio messo a partecipare, in modo determinante, al Governo della Repubblica. Un dono a uno come Luigi e al suo fido Spadafora?
Un lascito che chiunque avrebbe capito essere una stronzata macroscopica vista la complessità peculiare italiana (e del Mediterraneo che bagna anche Genova la Superba) e la pochezza elaborativa di quel signorino ben vestito e con i capelli sempre pettinati. Vestito e capigliatura che non hanno fatto certo il monaco. Al massimo come nel caso di Vincenzo Spadafora, l’Abate.
Intendendo quello di Montecassino, personaggio di cui siamo curiosi di capire che fine giudiziaria lo attenda. O è tutto andato in prescrizione?
Ben tornato Beppe. Ma a fare che, se è lecito? Sperando che ci dia una mano a mandare a casa (do you remember?) quelli che, infiltratisi nel MoVimento, hanno tentato (quasi riuscendoci) di dissipare il più grande patrimonio di speranza etica morale politica che si fosse mai visto in Italia, dopo la vittoria della Repubblica al Referendum Costituzionale. Dove, provate a non dimenticarlo, vinse non solo la Repubblica ma furono sconfitti i nazifascisti. Quelli che sotto le spoglie salviniane vorrebbero tornare a dirci cosa è bene per noi. Questa volta con lo sguardo rivolto a Mosca e agli Urali dove, come si vede, se uno/a prova a dire che non la pensa come Putin, lo arrestano, seduta stante. Come piaceva a Berlusconi prima e ora a Salvini. Quelli a cui si è aggiunta la piccola Giorgia Meloni. Che smentisce il detto che dentro le botti piccole ci sia il vino buono.
Oreste Grani/Leo Rugens che è pronto, generosamente, per festeggiare il ritorno di Giuseppe Grillo da Genova a mettere a disposizione la scorta residua di un pesto ligure buono come pochi provati nella vita che fa ancora bella mostra nel mio freezer. Pesto regalatomi da uomo amico e intelligente.
Ora più che mai ho bisogno di aiuto:
Per le piccole cifre abbiamo deciso di prendere soldi da chiunque con le ormai semplici modalità del versamento sul circuito PayPal usando il nostro indirizzo e-mail: leorugens2013@gmail.com
oppure un bonifico a Oreste Grani – IBAN IT98Q0760103200001043168739
Grillo interviene salvifico (si spera) proprio quando gli infiltrati nel M5s dai signori del farmaco e delle cliniche private del riciclaggio pensano che sia giunto il momento per portare a termine il disegno sofisticato (menti raffinatissime!!) ideato con cura e con grande anticipo.
È ora che certi personaggi viscidi, consapevoli o meno che siano della loro imbarazzante condizione di burattini, ricevano calci proprio in quella parte del corpo molto evocata in questi giorni. Che sia uno come Salvini ad evocarla in modo volgare non mi stupisce.
Che lo faccia qualcun altro, invece, significa soltanto di aver appreso la lezione impartita dai collaboratori leghisti dei quali si è fatta la scelta di circondarsi.
Ed io penso che LA FORMA SIA SOSTANZA, non solo riguardo a certi toni recenti, ma anche se si utilizza (via mail) l’appellativo “fratelllo” rivolgendosi al proprio compare nel tentativo di fargli digerire un “tradimento” necessario al compimento di un disegno pensato da altri.
Con che gentaglia abbiamo avuto a che fare!!! E che avvocati si sono scelti!!!
Beppe Grillo, se ci sei batti un colpo! E battilo proprio lì (non puoi sbagliare, date le dimensioni!). E sostieni, invece, con forza la tua coraggiosa omonima!!
https://www.globalist.it/politics/2019/08/10/sileri-m5s-prima-del-voto-dialogo-con-tutti-per-approvare-la-finanziaria-2045022.html
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Stefano Pulsoni, proprietario della clinica SANATRIX, scomparso di recente, è il figlio di Pietro Pulsoni, deceduto nel 2005 e presente nella lista ritrovata a Castiglion Fibocchi con il n.69 e la qualifica “attivo”.
MA QUALE GENTAGLIA È ANDATO A PESCARE CHI HA INSERITO CERTI SOGGETTI ALL’UNINOMINALE????
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Non solo P2, anche i cavalieri di Malta! E dire che l’ha messo anche nel cv che va sbandierando a destra e sinistra!! Per non parlare del “padre putativo” (e del nonno putativo!!!) che ha “coltivato il povero orfanello dopo la morte del babbo dipendente del Senato!! (A proposito: chissa perché il suo lacchè Caione, che gli cura la pagina wikipedia, duramente redarguito dai wikipediani perché voleva inserire la voce PRIMA CHE FOSSE ELETTO, chissà perché voleva mettere anche il nome del babbo defunto??)
Per non parlare del suo amico, anzi “fratello”, con agganci (anche familiari) SISMI & SISDE, dell’altro amico cardiologo calabrese figlio del prescritto insieme a Vincenzone, nonché dell’abate che ha celebrato il suo matrimonio (no! Non era quello di Montecassino!! ).
Poteva finire diversamente se gli “agenti del cambiamento” erano questi qui??
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Ho dimenticato di incollare QUESTO link
http://www.carlomarullodicondojanni.net/ACISMOM/activities/cisom/storia/index.htm
ACISMOM c’era scritto anche sul cv!! PERCHÉ NON SONO STATI FATTI I NECESSARI APPROFONDIMENTI ??
Che MAI MAI MAI più un personaggio così ambiguo abbia responsabilità di governo!!!
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Per una strana coincidenza la clinica del piduista Pietro Pulsoni si chiama SANATRICX proprio come quella di Lauria dove fu ricoverata NATALIA LIGAS
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