A Tofalo il ventriloquo è rimasto solo il pedone Iovino

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Luigi Iovino

*M5S: RIVOLTA ANTI-TRENTA NEL TEAM, ‘DI MAIO FERMI CANDIDATURA’, IPOTESI ESPOSTO PROBIVIRI*
malumori su Trenta, non si esclude interrogazione parlamentare su gestione alloggi Roma, 11 dic. (Adnkronos) (di Antonio Atte – Terremoto in casa del Movimento 5 Stelle, alle prese con possibili nuovi addii a Palazzo Madama, ma anche con altre tensioni interne. Sono tre i senatori vicini allo strappo: Ugo Grassi, Stefano Lucidi (per loro si parla di un approdo nella Lega) e Francesco Urraro. Ma i malumori di queste ultime ore riguardano anche il voto per i candidati al team del futuro in programma da domani sulla piattaforma Rousseau. Al centro dei mal di pancia c’è la candidatura dell’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, al punto che diversi eletti sarebbero pronti a chiedere ai vertici di stoppare la sua partecipazione alla consultazione online. La vicenda dell’alloggio in zona San Giovanni assegnato prima all’ex ministro e poi al marito, maggiore dell’Esercito, non è andata giù a numerosi parlamentari. E c’è chi parla di una possibile segnalazione al collegio dei probiviri. Ma non solo. A quanto apprende l’Adnkronos, tra i grillini c’è chi non esclude di presentare una interrogazione parlamentare per far luce sulla gestione degli alloggi di servizio nel periodo in cui Trenta era ministro. Il deputato della Commissione Difesa Luigi Iovino conferma le fibrillazioni di queste ore e si dice “particolarmente scocciato da atteggiamenti di singoli che stanno oscurando i comportamenti virtuosi che ci contraddistinguono da sempre all’interno delle istituzioni. Sono certo – dice all’Adnkronos – che le sollecitazioni del capo politico saranno accolte dall’ex ministro. Non spetta a me stabilire la verità e ci sono indagini in corso quindi non voglio ipotizzare futuri scenari”. Iovino rincara la dose: “Molti portavoce stanno ragionando sull’inopportunità di trascinare tutto il Movimento in faccende che possono solo danneggiare chi, sin dal principio, offre un modello alternativo di gestione della cosa pubblica decurtandosi lo stipendio, rinunciando alle indennità di carica e alla maggior parte dei privilegi derivanti dal proprio ruolo. Penso ai presidenti di Commissione e a tutti i membri dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati che, come me, rinunciano all’indennità. Esercitare il potere al servizio della collettività, solo per la collettività, è una condizione irrinunciabile per tutti noi”. “Sulla candidatura della Trenta, quindi, mi vengono in mente le parole di Gianroberto Casaleggio ‘al minimo dubbio, nessun dubbio’ e se il Movimento non vuole perdere la bussola deve ancora tenere saldi certi punti cardinali”, conclude il parlamentare campano. Il team dei cosiddetti ‘facilitatori’ sarà presentato domenica prossima al Tempio di Adriano. Saranno presenti il capo politico Luigi Di Maio e tutti i facilitatori che gli iscritti M5S voteranno nei prossimi giorni. (Ant/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 11-DIC-19 19:58

Al parlamentare campano Angelo Tofalo (la persona che ha sguinzagliato, mesi addietro, la muta dei cani che vedevano in Elisabetta Trenta la quinta essenza dei mali del M5S e della Difesa italiana) dobbiamo anche (il resto sono le imprese oscure che lo vedono legato ad Annamaria Fontana, groviglio bituminoso di cui siamo memori) la felice sorpresa di scoprire che l’on. Luigi Iovino (uno dei più giovani deputati del regno pentastellato) pensa, scrive, denuncia. Questa lieta sorpresa la dobbiamo a Tofalo, appunto, in quanto, nessuno si offenda, il sottosegretario ne è il ventriloquo. Evviva, pertanto aver certezza che parla anche Iovino e con il dono della parola denuncia, sollecita, evoca che la “Strega Trenta” venga bruciata in pubblica piazza senza che si corra il rischio che l’outsider (tra l’altro donna e non dei loro) turbi il disegno che nel dicastero della Difesa qualcuno aveva ordito. A che nulla cambiasse. Anche Iovino è campano per cui gli sarà facile cogliere il senso dell’avvertimento popolare intrinseco nel geniale e sintetico: ca ‘nisciuno è fesso.

Iovino, membro tra l’altro della Commissione Difesa, invece di accorgersi nel tempo trascorso in questo osservatorio privilegiato di quanto accadeva (come vedremo anche cose gravissime) nella sua area di competenza, si sveglia dal prudente letargo (o forse sono io che esagero perché questa è la condizione mentale in cui vive perennemente l’onorevole) e rilascia comunicati sparando ad alzo zero. Facendo una doppia fatica: la prima perché Elisabetta Trenta non può recare ormai alcun danno al M5S in quanto lo stesso è deceduto tempo addietro; la seconda perché qualunque solerte leccata di suole di scarpe da parte dell’on. Iovino non potrà corrispondere a nessun vantaggio  per il giovane e fedelissimo seguace di Tofalo. Il perché questa seconda fatica sia inutile me lo tengo per me e per il mio piacere. Quello che non tengo per me e il riferimento a quanto, in questi anni, lo Iovino non ha saputo vedere, pur posizionato dove era. Certamente non ha avuto sensibilità per accorgersi (eppure Tofalo è distaccato come sottosegretario proprio da quelle parti) che lettere anonime (direte che sono calunnie di rosiconi invidiosi soprattutto di poveri avieri che vorrebbero avere loro le collezioni di Rolex, o cavalcare le moto mitiche, o indossare abiti firmati o fottersi, così si dice, giovani ragazze  che usano prostituirsi nei Paesi terzi dove, ciclicamente, gli invidiati calunniati si recano in missioni) descrivevano situazioni di arricchimento illecito che farebbero impallidire il Sistema Lollo e il suo approccio tangentizio alla P.A.
Arricchimento illecito nelle Forze Armate e in particolare nell’Aviazione Militare. Direte che si tratta di lettere anonime ma il fango  – pare –  faccia riferimento ad una vera e propria cupola (l’espressione spesso semplifica una associazione a delinquere molto più sofisticata) che nulla ha da invidiare a quanto è stato scoperto a Latina in un cardine del sistema democratico quale è la Magistratura. Per me anche le Forze Armate sono un cardine e come tale, il meccanismo, deve essere permanentemente ispezionato perché non cigoli e faccia avere delle brutte sorprese. Altro che spostare scientemente lo sguardo delle Procure (anche quelle militari) sul cagnolino della ormai resa impotente Elisabetta Trenta. Direi che sono le commesse per le divise dei nostri aviatori che devono essere tenute sotto controllo. Così dice l’anonimo. O la contabilità che si riassume nelle espressione di servizio “fondi riservati”. Questo con nomi e cognomi. Nelle lettere anonime che, ovviamente, ho cestinato (evitatevi di venirmele a cercare) ma dopo averle lette, c’è di tutto. E con quella memoria portentosa che ancora mi supporta potete immaginare come sto incazzato a leggere di dinamiche illecite e di azzeramento di percorsi meritocratici con i pericoli per la sicurezza nazionale che tali prassi comportano. Devo dire che l’anonimo scrive fino a riferimenti bancari che sarebbe ancora facile verificare dal momento che l’anonimo cita l’UNICREDIT (penso che si riferisca allo sportello interno al Dicastero) i cui funzionari vengono indicati come preoccupati per i comportamenti che alcuni incaricati militari usano (operazioni in contanti) violando tutte le procedure previste, procedure che ritenevo facessero parte, integrante e non violabile,  della convenzione tra l’Istituto bancario e la P.A. L’elenco dei reati e delle appropriazioni (Rolex, moto, denaro, vestiti di sartoria, altro) mi ricorda tragicamente quello che ho pubblicato recentemente nel post dedicato al Sistema Lollo. Ma quello da me riprodotto è un dispositivo di legge che fotografa, a cose fatte, la prassi di un gruppo di criminali. E condannati. In questo caso vogliamo evitare che alla fine, trovando il magistrato giusto, si scriva un’altra pagina nera per le istituzioni repubblicane?   Perché, sentite a me, che una certa sensibilità penso di averla, qui finisce male, molto male, soprattutto se invece di guardare la trave si continua a cercare qualche pagliuzza (se pure dovesse esistere) nel tentativo di non non non non far scoprire cosa succede a quegli indirizzi.
Comunque contenti voi degli esiti della caccia alla Strega Trenta, ora affidata al campano (un altro!) Iovino, contenti tutti. Lato mio, la Trenta, più la volete imporre (dopo averla scelta come Ministra della Difesa!!!) come responsabile di tutto, compresa, dico un fatto paradossale la dissipazione in Afganistan che ammonta (Iovino e Tofalo silenti) a miliardi e miliardi, mi diventa simpatica. Scrivo questo perché mi è chiaro il vostro disegno antinazionale in accordo sfacciato con i leghisti con cui vi stare spartendo le aree di influenza (che business, che interessi fuori gli accordi NATO!!!) dopo aver tolto di mezzo la scomoda Trenta. E quando scrivo miliardi e miliardi intendo 43.333 (periodico) euro l’ora, da 18 anni! Solo per l’Afganistan.

Presidente Lei che il vero Capo delle Forze Armarte, chieda approfondimenti. Con discrezione ma fermezza  suggerisca di farlo tacere questo Iovino e se ci riuscite anche il ventriloquo Tofalo.
Oreste Grani/lo Rugens che le lettere anonime le legge sempre, prima di buttarle.

Le lettere anonime sono fonti paradossalmente attendibili (basta saperle trattare) e non come quelle pagliacciate che spacciate “per indignazione contro la Trenta di militanti” che, solerti, si rivolgono alle vostre piattaforme.Cyber cyber dove sei?
P.S.
Siamo solo all’inizio. Spero che lo abbiate capito.