“Tutti gli uomini hanno un prezzo”, diceva l’amico Scarpelli. E aggiungeva, autoironicamente: “E il mio è bassissimo” 

Paola Galeone

Certo quando, anni addietro, faceva questa affermazione, Filiberto Scarpelli non poteva ipotizzare che un giorno avremmo appreso che un prefetto della Repubblica (cioè lo Stato sul territorio!) si sarebbe abbassata a farsi corrompere per 700,00 euro. Direte che 700 qui e 700 là, fanno l’accumulo possibile. Comunque pagano il parrucchiere per la tinta.

Lascio la prefetta Paola Galeone al suo destino giudiziario e passo a chiedere soldi per me e per quanto faccio. Per me che non faccio notoriamente il prefetto, ma il pensionato. E, come si vede, il blogger e non il giornalista. Come non ho mai detto di fare. Dicono che, in tempi andati, abbia saputo respingere le variegate seduzioni del potere e del denaro. Perché lo abbia fatto, se l’ho fatto, è un segreto e come tale proverò conservarlo. Per ora. Riallargando il discorso ad altri, a volte si fa accompagnare il ragionamento sulle capacità o meno di respingere le seduzioni (non quelle di gelati e cannoli siciliani, per fare esempi di terreni su cui risulto facilmente corruttibile) con riferimenti all’integrità morale. Non mi sento “integro moralmente” e come tale “mi tratto” e vi chiedo di trattarmi. Non sono “integro moralmente” tanto che mi piego, come ho scritto più volte, a chiedere denaro per sostenere quanto non mi riesce di fare diversamente con le mie attuali fonti di sostentamento. Quelle mie e di mia moglie. Perché, come dimostrerò se fosse necessario, siamo una famiglia monoreddito.

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Apro quindi il 2020 con una richiesta sfacciata di denaro. Direte che l’ho sempre fatto. Vi sbagliate. In passato ho sempre chiesto piccole cifre (comunque per me e la mia famiglia sono state importantissime e dell’aiuto fraterno ricevuto vi ringrazio) ma sempre lasciate alla vostra generosità. Quello che ho in mente è una bizzarra lista di persone che, a mio insindacabile giudizio, mi devono soldi!!! Ho intenzione di cominciare a pubblicare questa black list e a battere cassa. Come vedrete sono situazioni tra le più diverse (persone, istituzioni, Stato compreso), che mi consentiranno, comunque vada la “raccolta fondi” di aggiungere elementi autobiografici. Una rubrica quindi ideata per essere pronta ad ospitare anche segnalazioni di terzi che ritengono di aver crediti e di aver subito violenze in tal senso. Mentre scrivo del mio eccentrico intendimento mi accorgo che sto per dare il via ad una diversificazione del blog che si meriterebbe, anche da parte degli attuali lettori, la massima attenzione.

Sarà difficile distinguere chi ha torto e chi ha ragione? Non credo. Basterà usare un po’ di buon senso e i “pulciari”, ladri, arroganti, mafiosi, violenti di turno saranno facilmente individuabili. Mi piace questa idea che ho avuto e, soprattutto, piace a mia moglie. E questo mi è sufficiente.

Oreste Grani/Leo Rugens

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P.S.

Per ora rinnovo la tradizionale richiesta:

Per le piccole cifre abbiamo deciso di prendere soldi da chiunque con le ormai semplici modalità del versamento sul circuito PayPal usando il nostro indirizzo e-mail:  leorugens2013@gmail.com

oppure un bonifico a Oreste Grani – IBAN  IT98Q0760103200001043168739

P.S. al P.S.

Leo Rugens è un luogo telematico che in questi anni (andiamo per nove!) si è tolto lo sfizio di vedere arrestati alcuni indicati, con preveggenza ed equità, da arrestare.

Il blog che state leggendo è anche noto, a chi di dovere, per aver, viceversa, fatto liberare – da ingiusta carcerazione – altri che, a norma di legge, non dovevano essere trattenuti ingiustamente.

È nostra intenzione, se ci saprete sostenere con stima e affetto, farlo divenire famoso anche per altro, a cominciare dalla redazione di questa “lista nera“.

In prima battuta sono pronto anche a raccogliere sfoghi con richieste di anonimato. Cose serie comunque.