Ma di quale Iran state parlando? Quello popolato anche dagli amici di Annamaria Fontana e quindi di Angelo Tofalo?
Alcuni anni addietro (era il 2005) chi si interessava di complessità mediorientali e di Persia/Iran rimase certamente colpito quando il Presidente della Repubblica Islamica d’Iran Mahmud Ahmadi-Nejad (il buon conoscente, se non amico, dei coniugi italiani Annamaria Fontana e Mario Di Leva, a loro volta, anni dopo, conoscenti, se non buoni amici, di Angelo Tofalo e Michele Maffei) annunciò che era suo buon proposito di cancellare il regime di occupazione (leggi Israele) dalle carte geografiche. Temendo di non essersi fatto capire dai suoi, dal Mondo e dagli amici italiani Fontana-DiLeva su come la pensasse, Ahmadi-Nejad si è messo a rassicurare i media di tutto il mondo che la lotta dei palestinesi e di tutti i musulmani avrebbe eliminato questa macchia disgraziata del mondo islamico che era l’esistenza degli ebrei. Per meglio chiarire il concetto, specificò: “Un mondo senza gli Stati Uniti e il sionismo è possibile“.
Delirio di un pazzo? Ossessioni di una mente criminale? Niente affatto (certo che uno che si esprime così andrebbe considerato un povero pazzo e un criminale nazista ma questo da gente “normale” di cui ormai si comincia a sentire un gran bisogno) in quanto questi pensieri delicati furono espressi il 26 ottobre 2005 a chiusura di una conferenza “Un mondo senza sionismo” tenutasi a Teheran in cui mi sembra chiaro fu considerato lecito che un capo di uno Stato invochi la liquidazione di altri stati. Con tutti i suoi abitanti. Scrivo questo per evitare di essere confuso per qualcuno che, nell’attuale circostanza, non ha memoria e che sottovaluta la pericolosità del cocktail fatto di persiani, azeri, curdi, lur, baluci, quashqai, turkmeni, gilaki, mazandarani, talysh e, chiamiamoli così, arabi. Tutta gente che con responsabilità diverse vive in Iran. La sottovalutazione la deve aver fatta Angelo Tofalo quando ha pensato che poteva fare il furbo con tali complessità affiancandosi (e offrendo la copertura e l’autorevolezza di un membro COPASIR) alla signora campana frequentatrice di uno come Ahmadi-Nejad. Tofalo deve aver pensato di poter aggiungere a questa miscela esplosiva un po’ di ottomani e, scusate la semplificazione, un pizzico di libici. Il tutto senza parlare una parola di farsi o di arabo. E quindi, si presume, fidandosi totalmente degli agenti provocatori.

Angelo Tofalo
Ribadisco che quando l’attuale sottosegretario alla Difesa ha dato la sua copertura istituzionale alla coppia Di Leva-Fontana non solo era nota questa posizione iraniana antisemita ma che la Fontana fosse d’ambiente (vuol dire servizi) e legata a Mario Mori (quello dei 12 anni per la trattativa Stato-Mafia e per aver perdonato, frequentandolo umanamente e professionalmente, il noto brigatista Valerio Morucci, già assassino della scorta di Aldo Moro) e al suo collaboratore (chiamiamolo anche amico) De Donno, a cui sempre un tribunale della Repubblica Italiana ha rifilato una similare durissima condanna. De Donno che spero la Fontana non voglia, se richiesta, non definire un carissimo e intimo amico. Questo groviglio bituminoso avrebbe stroncato chiunque, fossimo stati nella prima, seconda o fosse anche l’ottava repubblica. Invece, a cose avvenute e acclarate, Luigino Di Maio e Davide Casaleggio, decidono che il salernitano Tofalo non solo non è un coglione emerito raggirato da una come la Fontana, ma è talmente affidabile che parte della sicurezza nazionale può stare, ancora adesso, nelle sue mani. Anzi gli affidano parte delle Forze Armate in un momento come è quello che ora anche gli scemi possono valutare. Non si può neanche entrare il Libia, Iran, Turchia, coglioni! Libia Iran e Turchia, cioè i tre paesi triangolati dal Duo fasano. Ma forse qui non si tratta solo di essere scemi. Parliamo di atteggiamento mentale (la curiosità e la sopravvalutazione del proprie capacità), che va bene se uno deve frequentare dei master a Link Campus ma mai e poi mai può accompagnarsi a responsabilità di governo. Ed ovvio che uno così “audace” (che emozione lanciarsi da un aereo e impugnare una macchina che uccide altri esseri umani!) non solo ci ricasca (come mi divertirò nei prossimi post a dimostrare facendo riferimento non solo a chi il sottosegretario dall’intuito ferreo ha deciso di frequentare, ma dimostrando che, ancora una volta, sullo sfondo delle frequentazioni, ci sono non solo ambienti mafiosi ma, come vedremo se qualcuno mi dovesse sfidare ritenendomi un mentitore, udite-udite, ancora una volta proprio l’Iran. L’Iran sarebbe quello di cui si parla in queste ore? Io penso che il sottosegretario “ci sia” al 90% e solo per il 10% “ci faccia”. Ma sempre di un cretino si tratta.
Per il termine “cretino”, prima di adire alle vie legali, aspetterei l’esito della vertenza giudiziaria che mi opporrà all’avvocato Luca Lanzalone, il consulente del M5S, a Cremona, a primavera inoltrata. A cui ho dato del cretino.
Oreste Grani/Leo Rugens
Non si capisce niente… Di quello che hai scritto!
"Mi piace""Mi piace"
Spesso, quando parto lungo, volutamente, aumento la mia capacità di mimetizzare e proteggere quello che è il nocciolo duro della questione. Me ne scuso ma l’esperienza questo mi ha insegnato. Forse, certamente è così, questa volta sono stato troppo accorto e me me scuso. Me ne scuso con chi? Perché mentre tu sai chi io sia non ho il piacere di capire chi mi scrive se non che ti chiami Davide. Se fosse possibile avrei piacere di saperne di più del mio lettore esigente e critico. Comunque Leo Rugens è, notoriamente, scritto da uno che ha sempre dichiarato di non saper scrivere e di essere vecchio e stanco. Leo Rugens è anche notoriamente un caledoscopio che va apprezzato per i disegni cromatici che determina . Se uno li sa interpretare. Qualche volta anticipa avvenimenti e perfino gli arresti di mascalzoni. A volte.
Grazie per l’attenzione. Un fatto è certo: sei mattiniero. Per il resto c’è tempo.
Oreste Grani in persona già alla tastiera.
"Mi piace""Mi piace"