Gioventù sana dove sei?

Se uno promette di dimettersi da tesoriere vuol dire che lo è. Luigi Di Maio è, pertanto, per sua ammissione, quasi “tutto” in quel che rimane del M5S. Mi si fa sempre di più strada nella mente che il vero compito del ragazzotto fosse quello di “terminatore” della speranza che un tempo era a cinque stelle. Che irrompa altro nella Repubblica stremata e pronta a divisioni pericolose. Come avrebbe detto il defunto Giampaolo Pansa, la guerra civile, oggi strisciante e carsica, potrebbe salire in superficie. La vicenda oscena elettoralistica in Campania (l’ennesima e non solo di natura sessuale che connota l’ambiente pentastellato) è ben descritta da un articolo appena uscito sul Mattino. Che schifo, che dolore vedervi agire come l’ultimo dei Ciro Cirillo. Vi siete impadroniti di porzioni di cosa pubblica e agite come chi spera di farla franca E se non fosse così? E se qualcuno trovasse il vigore giovanile di farvela pagare?

Ciro Cirillo? Una chiave di lettura per gli addetti ai lavori.

Oreste Grani/Leo Rugens

NOTA Ci permettiamo di correggere l’articolo del Mattino con un altro articolo del Mattino stesso datato 16.1.2020 in merito al rapporto tra Napolitano e Di Maio, amici sì ma dai tempi dell’università, non del liceo: “Da Napoli a Roma, passando per Rousseau. In corsa per un seggio al Senato, in vista delle suppletive 2020, c’è anche l’ingegnere gestionale Luigi Napolitano, compagno di studi del capo politico Luigi Di Maio ai tempi dell’università e fondatore, nel periodo in cui frequentava la Federico II, dell’associazione di studenti di ingegneria a cui aderì il leader 5 Stelle”.

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