Cosa lega Stefano Davidson a Leo Rugens e perché, sognando, mi prendo cura di lui
Qualche ora addietro ho lasciato in rete un primo bizzarro abbinamento rizomico (IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI: OVVERO PERCHÉ LEO RUGENS SI INTERESSA DI STEFANO DAVIDSON) tra il sottoscritto, figura sconosciuta alla maggioranza del popolo del web (sono un pensionato marginale e ininfluente) e il certamente noto ai più giornalista, scrittore, pittore Stefano Davidson. Intendendo quello che oltre a porsi, con sensibilità, domande sulla tecne e il senso della vita (questo è, tra l’altro, un artista) sembra avere predilezione per il mondo arido e periglioso delle banche. E in particolare delle banche della RSM. Quasi si direbbe una specializzazione/fissazione. Quasi le persone che vivono all’ombra del Titano non possedessero altro bene, altra virtù, altra capacità.
Mi attira saperne di più di un personaggio di tale complessità e con tali elitarie curiosità. Chissà se è disdicevole/illecito porsi quesiti sulla specializzazione/fissazione di Davidson e di come l’artista poliziotto (questo mi appare nella sua determinazione a scovare colpevoli) salti a delle conclusioni su cosa sia realmente accaduto e come? Sono attratto dalle capacità investigative di cui sembra padroneggiare le tecniche: il giornalista/pittore sembra insinuare che sul Pianeta, e in particolare nella RSM, è stata organizzata una combinazione “a delinquere” per agire un crimine nella sua interezza dall’inizio alla fine; di cosa “aveva bisogno” chi ha attuato il dolo; di “come ha fatto”; in quali tempi, percorsi, interazioni e di quali possibilità, opportunità e capacità ha dovuto necessariamente usufruire.
Il fustigatore ha certezze che mi attirano quasi mi trovassi di fronte alla scoperta di un nuovo personaggio partorito dalla creatività di Arthur Conan Doyle. E mi piacerebbe essere io a scoprirlo per primo un tale talento. Uno che ha saputo trovare in quel di San Marino (ed oltre i confini della più antica Repubblica del Pianeta) le tracce di un complotto degno di quella chiave interpretativa (chissà se Davidson testimonia questa scuola di pensiero?) che sa mettere in relazione il comportamento delle maggiori monarchie europee attraverso l’appartenenza alla massoneria e alle associazioni collegate quali la Pilgrim’s e il Bilderberg, per capire come arrivino a controllare le Banche centrali, non vi sembra un personaggio intrigante?
Conosco la teoria e in parte (basta leggere con attenzione questo blog) la condivido. Ma qui, temo per il mio simpatico figlio di Davide, ci si potrebbe trovare di fronte a qualcuno che applica la griglia interpretativa complottistica dove, a mio modestissimo avviso, c’è altro. Forse, a leggere bene le carte e a visionare i tanti materiali video che riguardano le vicende politico-finanziario di quei luoghi, ci troviamo di fronte, viceversa, ad un piccolo ma valido baluardo. E allora se ci si trovasse di fronte a tale ipotesi (un baluardo tosto e combattivo) perché tanto accanimento? A che pro questa ricerca del pelo nell’uovo quasi il fine fosse ben altro? Se queste continue insinuazioni fossero al servizio, perfino inconsapevolmente, del “male”?
Perché, sentite a me, a San Marino il “male” ci prova, pieno tempo e da tempo, a rimuovere il baluardo. Eccome se ci prova.
Noi vecchi, come è notorio (ed è il mio caso) abbiamo poco o niente da fare e, spesso, soffriamo di insonnia. Per cui eccomi a creare, anche questa notte, un nuovo audace legame telematico con il Figlio di Davide da cui mi sembra abbia tutto da imparare in termini di certezze. Noi vecchietti nulla facenti soffriamo di insonnia e di curiosità morbose e in qualche modo, se non vogliamo ricorrere agli oppiacei per dormire, dobbiamo lenire/contenere la nostra agitazione. Io che vivo di dubbi (le cinque w) mi sento attratto da chi non ha un minimo dubbio. E parassitariamente mi attacco a questi personaggi eburnei. E mi faccio trascinare nel grande mare internettiano. E poi come si fa a non essere attratti da uno che abbina il proprio nome a quello di Magdi Cristiano Allam? E lo fa accolto sul blog dello stesso (era il lontano/vicino 6 febbraio 2013), scrivendo un articolo emblematico e illuminante sul tema delle banche? Un articolo illuminante come è quello che vi riproduco in calce. Sul tema delle banche, dei pupari, dei burattini, dei ventriloqui. Così aumentiamo la conoscenza presso i miei 12 lettori del Savonarola delle istituzioni finanziarie e di chi c’è dietro al mondo labirintico delle stesse. O dietro al Davidson.
Sperando di fare cosa gradita allo stesso che nel pezzo che ho scelto per farvelo conoscere si pone il problema con un gioco di parole avvicinando i termini “vate” al vater, e l’anglosassone “leader” al romagnolo ladro. Operazione audace degna degli sfolgoranti giochi di parole, calembour, che hanno reso universalmente famoso Raymond Queneau quando diede alla luce “I fiori blu“, capolavoro arrivato in Italia tramite la traduzione impeccabile di Italo Calvino.
Racconta Calvino del turbamento che provò nel leggere il libro di Queneau da cui si sentì attrarre proprio per la sua apparente intraducibilità. Il testo chiedeva di non essere abbandonato alla sua sorte e al tempo lanciava una sfida. Così, facendo le dovute proporzioni, mi appaiono i testi di Stefano Davidson: mi lanciano una sfida a cui ho deciso di non sottrarmi. Senza certo sentirmi Calvino al cospetto del Figlio di Davide, lui sì degno dell’autore di Zazie nel metrò.
Ma siamo a questo, sia pure in sedicesimo: da quello che scrive e cerca in tutti i modi (da tempo) di far scoprire Davidson è come se fossi tirato per il lembo della giacca. E ho deciso, assecondando la mia natura, di non sottrarmi al ruolo di sognato/sognatore via web, sperando di non scoprire di essere in un sonno/sogno pronto a virare verso l’incubo. Per chi questo lo vedremo.
Per ora la mia proposta è di farci Cidrolin e il Duca d’Auge, e calarci, nei due personaggi, in un gioco di avvicinamento.
Per capire le reciproche finalità.
Se lo facessimo, con lealtà e desiderio di fare luce, rischiareremmo, sia pur per un attimo, l’amico web destinato – viceversa – a vicoli ciechi autoreferenziali. E in quanto tali, bui. Forse perfino inutilmente pericolosi.
Un ultimo motivo per cui sono attratto dal Figlio di Davide: la speranza che dietro a questa vicenda, posta con determinazione, ci sia qualcosa di paradigmatico, di esemplare e non piccoli interessi personali o totale complicità con alcuni politici (ci sono sempre), industriali (non mancano mai), infedeli servitori dello Stato (basta cercarli e li si trova). A volte (se non spesso) impastati con epifaniche espressioni della criminalità organizzata. Non vorrei (come toppe altre volte mi è capitato) di scovare dietro al clamore, mandanti e, dopo essermi impegnato nel far emergere i veri moventi, banalmente dovermi gustare la punizione di era venuto per menare ed è stato sonoramente bastonato.
Oreste Grani/Leo Rugens
P.S.
Per capire se millanto basta leggere dal primo post all’ultimo e, se si ha pazienza, cominciare a contare il numero di quelli che, alla fine della fiera, hanno mostrato i loro limiti.
A Magdi l’egizio piace la PIZZA
https://www.casadellalegalita.org/index.php/altri-speciali/sulla-partiti/politica-e-faccendieri/1621-inchiesta-woodcock-massoni-da-dio
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Berlusca la mummia, Franco Frattini, Enrico Garaci e l’ineffabile monsignor Francesco Camaldo: tutti insieme appassionatamente nel Sacro Ordine Militare Costantiniano di S. Giorgio
https://apostatisidiventa.blogspot.com/2013/06/la-combriccola-dei-costantiniani.html?m=1
Un articolo del grande Statera.
Ma l’ARGILETUM, cioè l’edificio nel rione Monti che ospita la facoltà di architettura di Roma Tre a suo tempo (e per molto tempo!!) guidata dal rettore GUIDO FABIANI (cognato di re Giorgio), poi assessore alle Attività Produttive della Regione Lazio, è di proprietà di PROPAGANDA FIDE???
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Ahahah ENRICO GARACI IL COSTANTINIANO, MEMBRO DELLA COMMISSIONE BIOETICA, PREMIATO PERSONALMENTE DAL PRETE BELLO DI BENEDETTO, SE LA FA CON LA BESTIA CHE VIENE DAL MARE AHAHAH
(Gli articoli di Statera sono dei veri capolavori e rileggerli dopo averli postati un po’ di fretta è un vero piacere).
AHAHAH GARACI IL BACIAPILE INSIEME A QUEL MAIALE DI BERLUSCONI AHAHAH
È QUASI PEGGIO CHE FARSELA CON ENRICO NICOLETTI (Garaci può scrivere tutti i libri che vuole sulla fondazione di Tor Vergata per smentire quello che le fonti aperte urlano da tempo)
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Relativamente poi al complotto in enclave faccio presente che al momento e la Direzione Generale degli Affari UE che sta indagando considerato che tra quelle indagini di cui parlate su questo blog, esistono Bollettini Ufficiali della RSM falsificati nonché Bilanci farlocchi della Banca Centrale più un odore di Svizzera che non si crede.
Nel caso una telefonata all’Ambasciata d’Italia in loco può confermare il “fermento”… (del resto è caduto un Governo per togliere i referenti istituzionali a chi chiedeva i come e i perché…)
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Grazie per l’attenzione e la civile risposta.
Il marginale e ininfluente blogger a questo mirava. In realtà anche ad entrare in contatto con lei per approfondire ogni vicenda riguardante la RSM che “in Italia” – paradossalmente – è località di scarso interesse.
Se ha piacere, proviamo a proseguire nel ragionamento pacato.
Mi faccia sapere. Se ho capito lei è anche orbitante su Roma.
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