È l’Italia uno stato-guscio?

Loretta Napoleoni, Terrorismo S.p.A., il Saggiatore, 2008, pag. 101
Da anni rifletto sulla definizione di “stato-guscio” e mi domando quanto tempo ci vorrà perché l’Italia perda le caratteristiche di: sovranità, costituzionalità, prevalere della legge, impersonalità dei poteri e legittimità dell’autorità e della cittadinanza, trasformandosi in una terra senza legge ammesso che non le possieda più da un pezzo.
Si potrà dire che sia un individuo propenso a vedere il bicchiere mezzo vuoto e che il nostro Paese sia ben lontano dal trasformarsi in una realtà simile all’Afganistan o allo “stato-guscio palestinese” o alla Somalia. Giusto, salvo considerare i “botti” che costellano la nostra storia quali momenti di una vivace dialettica politica e non la perdita di alcune, quasi tutte, delle “caratteristiche” sopra menzionate.
Eppure, quello che mi spinge oggi a segnalare questo brano è la concomitanza tra gli antichi e radicati mali nazionali (corruzione, mafie, intrecci tra apparati dello Stato e criminalità varie oltre a simpatie economiche per chiunque al di fuori dei confini sia disposto a pagare ecc.) e lo sbalorditivo vuoto politico che si è generato; per essere precisi, la straordinaria inconsistenza della classe politica che governa e che sta all’opposizione, inconsistenza che rende impossibile la rappresentanza degli interessi nazionali e della volontà popolare legittimamente espressa attraverso il voto.
Si dirà che rispetto al ventennio del berlusconismo, ovvero della presa di potere da parte di un soggetto consustanziale al “fenomeno delle mafie”, oggi abbiamo al governo del Paese donne e uomini che non sono ancora alla ribalta delle cronache giudiziarie, per ora e con le debite eccezioni.
La calma e la solidità sono solo apparenti, dal momento che, stando a risultati elettorali e sondaggi, il M5S non esiste più, mentre il PD, della struttura partito, ha solo i nomi degli organi; valga come esempio la campagna elettorale dei candidati vincitori in Emilia-Romagna, laddove ciascun candidato ha fatto da sé, sul modello stellato, non potendo contare su un partito che è stato guidato da gente incredibile, ovvero non credibile.
Siamo dunque al punto di non ritorno per la nostra amata Patria dopo che è stata assassinata la speranza di milioni di italiani in un cambiamento?
Come debellare l’infezione che sta indebolendo lo Stato?
Chi comanda oggi?
Che fare?
Fine della prima parte
Alberto Massari
Quindi è in caso di affermare che ci serve lo Schiaccianoci; il cui libretto, giusto a caso fu rivisto, non a caso, dal Geniale Alexandre Dumas…
In particolar modo Oggi, epoca Post berlusconismo, dove in tanti pensano di essere “Re Topo”.
Vive la Revolution!
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Direi che siamo già oltre con allo stato membrana permeabile, ovvero dove le nove componenti appaiono che me scenografie di cartone di una commedia (tragica) e i cittadini sono solo gli spettatori di uno spettacolo messo su per distrarli ed illudermi di una realtà romanzata.
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Ma per fortuna che non c’ é il Riccardo; bensì “Il Grande Fratello vIP”!
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Il fatto è che si sta frantumando pure il guscio!
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