Oggi vado all’INPS a svelare il mio vero reddito
Chi ha, fino ad oggi, animato questo blog ha avuto l’influenza asiatica H2N2 influenza di tipo A, che, nel solo triennio 1957-1960, fece oltre 1.500.000 morti. La presi che avevo 11 anni o poco più. Ho scritto un milione mezzo e richiamo l’attenzione sulla cifra ora che l’ammuiiiina sui media di tutto il mondo è quella che è… per i primi 500/600 deceduti. Lungi da me ogni sottovalutazione ma siccome mi sento la coscienza a posto avendo posto il problema di ipotesi pandemiche sin dall’agosto del 2013, preferirei che ci si ponessero altre domande e che qualcuno predisponesse le opportune risposte. Ad esempio se sono mie farneticazioni oppure esistono carte sottoscritte (accordi, protocolli, procedure) tra lo Stato Italiano e la GlaxoSmithKline (GSK). Mi interessa e dovrebbe interessare anche voi.
Un milione e mezzo direte perché non c’erano tutte le capacità di reazione farmacologica e organizzativa che oggi abbiamo. Certo, ma io che sono quel che sono, preferisco che qualcuno, se sa qualcosa relativamente a queste sigle che ho buttato lì, mi dicesse qualcosa. Questa volta sono fortemente interessato in prima persona perché, quando beccai l’Asiatica, mio padre era un altro dirigente dell’INAM e seppe cosa fare. Oggi, nell’efficientissimo sistema sanitario italiano (così leggo e scopro essere lodato dai politici di turno) sono andato a prenotare le analisi e gli “esami tecnologici” che un vecchio signore, almeno una volta all’anno, è tenuto a fare (per se e per la collettività in uno spirito preventivo) quasi di routine (visita cardiologica, elettrocardiogramma) e si è sentito rispondere che prima di settembre non c’era opportunità (ovviamente se pagavo…) e che per un Ecocolordoppler Tronchi sovraortici a riposo, se ne parlava a dicembre. Del 2020. E questa è la buona notizia.
L’altra, meno buona, è che l’INPS non mi ha ripreso l’erogazione di 40 euro al mese per l’aiuto alimentare e per le spese farmacologiche (vedete che parliamo della stessa cosa) perché vuole vedere il mio ISEE. Che oggi vado a consegnare a mano. L’ISEE, posso sbagliarmi, ma viene calcolato utilizzando le fonti certe che l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e le Poste Italiane (dove detengo i miei capitali) possono opportunamente e doverosamente, con un clic verificare. Oggi è il 6 di febbraio e i dati non sono ancora incrociati. Per fortuna che la tessera degli Over 70 che mi autorizza ad accedere ai mezzi ATAC (anche quella viene concessa grazie all’ISEE congruo) mi funziona fino al 17 marzo 2020 altrimenti questa mattina il gatto si mordeva la coda perché, per avere un 1,333 (periodico) euro al giorno che lo Stato mi concede ne avrei dovuti spendere 3 (1,5 andata + 1,5 ritorno) per andare a presentare la documentazione.
E se mi cominciassi ad incazzare?
Oreste Grani/Leo Rugens
P.S.
Il documento che oggi andrò a consegnare è su carta intestata INPS, riporta il mio codice fiscale e afferma che è stato calcolato (da qualcuno dell’INPS?) che a sua volta “garantisce” all’INPS che ISR è di 5.919,10 (stavo dimenticando i 10 centesimi) euro.
E siccome siamo in due nel nucleo familiare, nel riquadro dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE appunto) la cifra definitiva e sostanziale è 3.770,12. Non al giorno/settimana/mese ma all’anno. Come fai, direte?
Tranquilli perché non temo nulla e mi alimento della mia frugalità. Sono “gli altri” che si devono preoccupare perché, per quanto mi riguarda, non solo sono addestrato ma ho alcuni di voi che mi stanno sostenendo. Un giorno, se ho tempo e voglia, spiego la ratio di tutto questo traffico di cifre. Cifre di cui non solo vado orgoglioso ma che nessuno potrà mai smentire.
Ora più che mai ho bisogno di aiuto:
Per le piccole cifre abbiamo deciso di prendere soldi da chiunque con le ormai semplici modalità del versamento sul circuito PayPal usando il nostro indirizzo e-mail: leorugens2013@gmail.com
oppure un bonifico a Oreste Grani – IBAN IT98Q0760103200001043168739
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