Ci sono troppi Harry Lime nella storia italiana e Aldo Miccichè era uno di loro

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Ma chi sono Aldo Miccichè e Barbara Contini? Voti, Petrolio e vaccini. La donna di fiducia di Silvio in Iraq e Darfur
Ma chi è Aldo Miccichè? Oggi ha 74 anni, da una trentina vive in Venezuela inseguito da condanne maturate in Italia per un totale di 25 anni. Il suo passato è tutto politico. È stato segretario provinciale della Dc a Reggio Calabria negli anni Sessanta, poi consigliere provinciale a Roma, sempre a Piazza del Gesù con ruoli importantissimi nell’organizzazione del partito. Coinvolto in mille scandali, uomo dei misteri (“avevo io i fascicoli del Sifar di De Lorenzo, li ho gettati nel Tevere”), ha sempre mantenuto rapporti strettissimi con la Calabria. ‘Ndrangheta compresa, ovviamente. Tra il 2007 e il 2008 si prende in cura i rampolli di una delle cosche più potenti della Piana di Gioia Tauro, i Piromalli. Li aiuta, li introduce nel mondo politico, li fa incontrare più volte con Dell’Utri.Il senatore è suo amico e socio in affari. Dal petrolio venezuelano ai medicinali. Un settore quest’ultimo che interessa anche ai Piromalli. Un business da 500 mila dosi di vaccino antinfluenzale da esportare in Sudamerica “come Onlus, organizzazione umanitaria, così paga tutto lo Stato italiano”, precisa il faccendiere. Un affare al quale Miccichè associa anche il figlio di Dell’Utri, Marco. “I medicinali – dice al senatore in una telefonata del 2 gennaio 2008 – saranno il nostro posto al sole. I nostri figli devono avere tutto”. Aldo Miccichè è un personaggio di una intelligenza smisurata, a suo tempo riuscì a truffare anche la banda della Magliana, come ha raccontato Maurizio Abatino. Parlava con tutti i maggiorenti del Pdl. “Ho fatto fuori due uomini di Tremaglia perché avrebbero sicuramente distrutto Forza Italia. Tu sei il responsabile della baracca per quanto riguarda il Venezuela”, gli dice Barbara Contini il 10 marzo del 2008. Aveva un sistema di relazioni, Miccichè che spaziava dalla politica alla ‘ndrangheta, alla finanza. Tanto da far dire ai magistrati della Dda di Reggio Calabria “che è una persona che qualunque altra, timorata delle leggi, dovrebbe tenere alla larga”. Ma Marcello Dell’Utri, suo amico, sponsor e socio, si limita a definirlo “un cittadino che vive da anni in Venezuela, con la famiglia. Non vedo cosa c’è di strano”. Ma Micchiché ha lavorato proprio bene: nel 2008 in Venezuela il Pdl svetta con il 72,69% al Senato e con il 65,92% alla Camera. Un bel bottino rispetto al 27,8% di Forza Italia nel 2006. (Da il Fatto Quotidiano del 10 aprile)
Barbara Contini. Laureatasi in Scienze politiche e in Lingue e letterature orientali all’Università di Napoli “L’Orientale”, è esperta di peacekeeping. Parla correttamente inglese, francese, giapponese e serbo-croato. Ha lavorato per più di vent’anni all’estero in aree di crisi, in Kosovo e in Bosnia, dove è stata direttrice dell’OSCE. Funzionaria dell’ONU a Tokyo, dove ha lavorato per nove anni, è stata altresì manager industriale. La sua notorietà è legata alla nomina nel 2003 a Amministratore civile provvisorio della provincia irachena di Dhi Qar, che comprende la città di Nassirya, dove fino al 2006 erano stanziate le truppe italiane della coalizione a guida americana.
Nel 2005 è stata inviata dal governo italiano in Darfur, dove ha svolto incarichi di coordinamento degli aiuti umanitari. Il 13 gennaio 2005 è stata coinvolta in uno scontro a fuoco con forze sconosciute (probabilmente dello stesso esercito sudanese); nella sparatoria sono stati uccisi quattro aggressori.
Nel 2005 è stata insignita dal Premio Coraggio dall’A.N.D.E. (Associazione Nazionale Donne Elettrici), Sezione di Brescia, sotto la presidenza di Gianna Spada.
Nel 2007, Silvio Berlusconi l’ha nominata responsabile per gli elettorali esteri di “Azzurri nel mondo”, il movimento politico di Forza Italia. Alle Elezioni politiche 2008 è capolista per il Popolo della libertà al Senato nella regione Campania.
È stata sposata per due anni con un diplomatico francese; in seguito ha divorziato.
Nel film Niente da nascondere (2005) di Michael Haneke la televisione accesa nello studio del protagonista trasmette una intervista di Barbara Contini in qualità di governatore della provincia di Nassirya.
Da Marzo 2009 è Presidente dell’Alleanza Ospedali Italiani nel Mondo

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Aldo Micchè

C’è poco da commentare salvo aggiungere che se la memoria mi tradisce quei vaccini, secondo Forgione in “Mafia Export”, potrebbero essere dello stesso genere gli stessi acquistati dall’Italia per contrastare la H1N1:

Vaccino per il virus H1N1, Novartis-Governo Ecco il contratto segreto di Adele Sarno repubblica.it

Ecco quanto ci è costato il flop del vaccino di ELENA DUSI

Paese complesso il petro stato sudamericano: In Venezuela le criptovalute si scambiano senza Internet Giorgio GANDOGLIA infosec.news; come tutti sanno le mafie sono all’avanguardia in tema di tecnologie e di tecniche di riciclaggio.

A proposito di informatica e di infosfera:

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Bending Spoon fornisce gratuitamente allo Stato la app per affrontare il coronavirus, SARS-CoV-2 e contenere la COVID-19, il nome della malattia.

Bending Spoons: i 4 maghi delle app che fanno volare il fatturato. E assumono giovani talenti tech
Fabio Sottocornola
Ma i numeri più sorprendenti li racconta il bilancio 2018, specie se messo a confronto con i risultati dell’esercizio precedente. Il fatturato di Bending Spoons si è chiuso lo scorso anno con ricavi per 45,5 milioni di euro, più che quadruplicati rispetto ai 9,8 milioni di un anno prima. L’utile operativo si è attestato a 3,1 milioni contro 1,6 milioni del 217. E non finisce qui: le prospettive per quest’anno vedono un raddoppio di ricavi ed Ebitda (già a 8,3 milioni).

«Siamo a tutti gli effetti una realtà internazionale, con solamente il 2% dei ricavi generati in Italia, 13 milioni di utenti attivi ogni mese sulle nostre app», afferma Luca Ferrari, uno dei cofondatori. La crescita è tutta nel business. Non ci sono investitori esterni. «La quotazione? Oggi non è all’orizzonte, non ci stiamo pensando», afferma Matteo Danieli, altro cofondatore. corriere.it

Oreste Grani