Bene, bravi 41bis – Noi chiusi in casa, Cutolo a spasso?

 

“Apriremo le carceri come una scatoletta di tonno”, ma non era il Parlamento?

Forse, quando stavo sul marciapiede, l’ho conosciuto l’uomo che aveva messo le manette ai polsi di Raffaele Cutolo; ne andava fiero.

Forse il testo della canzone di De Andrè è un compendio del rapporto disturbato tra Stato e mafie, tra uomini delle istituzioni e criminali organizzati; lo farei studiare come la “Battaglia di Algeri”, come “Il Cimitero di Praga”, come tante altre opere d’arte. Nella canzone la politica è assente, come oggi, del resto.

È bastato che le carceri andassero in subbuglio 24 ore perché questo Governo del cambiamento bis calasse le braghe.

Decenni di sforzi di migliaia di uomini e donne, milioni di euro spesi, decine di servitori dello stato e di innocenti caduti spazzati via con la scusa di un virus.

Certo il problema sono quattro anarco insurrezionalisti, il problema è la contrazione del PIL cinese a causa della epidemia di coronavirus, non i quasi trenta milioni di disoccupati statunitensi, il 5G sul quale dovete mettervi d’accordo per spartire la torta.

Io lo so perché avete aperto le gabbie facendo uscire assassini mafiosi e so perché tacete. Con voi il Paese è un posto sempre meno sicuro.

Dionisia

 

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