Le Volpi padane a caccia di coronavirus e di piani pandemici segreti
Chi sa se a sussurrare al Raffaele Volpi in materia di intelligence vi sia ancora, come sempre, Germano Dottori, il nostro Luttwak alla matriciana e se, nel caso, gli abbia suggerito di chiamare il presidente della Regione Lombardia il Fontana Attilio da Varese per torchiarlo in merito al piano pandemico che la regione lombarda approvò il
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Ve lo allego il pdf per facilitarvi la lettura: Piano Pandemico Regionale -Aggiornamento a seguito del manifestarsi della Pandemia Influenzale A/H1N1v e al contempo ve ne fornirò qualche “Highlight”
- “Con DCR VIII/216 del 2 ottobre 2006 la Regione Lombardia si è dotata del proprio piano per la risposta ad un evento di pandemia influenzale (PPR), che si caratterizza come la diffusione a livello mondiale della malattia senza che ciò significhi necessariamente una maggior gravità o pericolosità del virus, come è appunto il caso dell’A/H1N1v.”
- “Catena dicomando – In analogia alle decisioni assunte dal Governo centrale (delega al Ministero del Welfare, coadiuvato da un nucleo di esperti –CCM e ISS), il coordinamento delle azioni per affrontare e contenerela pandemia èaffidato alla Direzione Generale Sanità,coadiuvata dal Comitato Pandemico Regionale, che vede coinvolti oltre alle strutture regionali (Direzione Generale Sanità; Direzione Generale Famiglia e Solidarietà sociale; Comunicazione), Esperti del mondo scientifico con specifiche competenze nelcampo delle malattie infettive.La catena di comando prevede poi un coordinamento delle azioni a livello locale da parte delle Direzioni generali delle ASL a loro voltacoadiuvate dal Comitato Pandemico Locale.”
- “Sorveglianza epidemiologica e virologica – In fase 6 la sorveglianza persegue 2 obiettivi: monitorare l’incidenza descrivendo la curva epidemica e monitorare i virus circolanti, anche per l’eventuale maggiore virulenza. Tali obiettivi sono perseguiti attraverso:
-Rete dei medici sentinella-Influnet Nonostante il protocollo Influnet preveda che la sorveglianza dei medici sentinella sia attiva dalla seconda metà di ottobre alla fine di aprile, in conseguenza dell’evento pandemico si è ritenuto, a maggio 2009, di proseguire detta sorveglianzaepidemiologica(segnalazione con cadenza settimanale dei casi di ILI-Sindrome simil Influenzale-rilevati trai propri assistiti) che quindi è tuttora in corso”
Mi fermo a dove potete leggere, nel pdf le indicazioni da fornire alle ASL locali (mia madre ne diresse alcune) perché mi viene da piangere dalla commozione pensando al personale medico morto.
C’è un paragrafo anche dedicato alla comunicazione, ai vaccini ad altro in quelle 8 misere paginette che nessuno deve avere letto, come si deduce dal disastro.
È dal 2006 che se ne scriveva in documenti istituzionali, il tempo sufficiente per capire cosa si doveva fare.
Alberto Massari
Covid-19, Speranza, Arcuri e app Immuni. Come il Copasir sfruculierà governo e Servizi
di Francis Walsingham
Tutte le prossime mosse del Copasir presieduto da Volpi
Il Copasir ha reso noto nei giorni scorsi di aver programmato l’audizione del ministro della Salute, Roberto Speranza, e in particolare, per Immuni, della titolare del dicastero dell’Innovazione, Paola Pisano, del direttore generale del Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza), prefetto Gennaro Vecchione, e del vicedirettore Dis per la cybersicurezza, Roberto Baldoni.
LE MOSSE DEL COPASIR
Il Copasir presieduto da Raffaele Volpi (Lega) lo dice senza indugi: ci sono «implicazioni tra la sicurezza della Repubblica e la persistenza dell’emergenza del coronavirus». In proposito il comitato «ha deciso di intensificare le proprie convocazioni e il ciclo delle attività connesse».
LE AUDIZIONI
Ecco il programma previsto per martedì 28 aprile: ore 11 audizione del ministro della Salute, Roberto Speranza; ore 14.30 audizione del direttore del Dis, Gennaro Vecchione. Al termine, audizione del vicedirettore del Dis, Roberto Baldoni. C’è chi nota in ambienti parlamentari “il tiro veloce e duro del freno a mano su qualsiasi tipo d’uso di Immuni e altre questioni”.
IL PIANO DELLA SALUTE
Che significa? Quanto al ministro della Salute, Roberto Speranza (Pd), il vicepresidente del Copasir, Adolfo Urso (Fratelli d’Italia), chiederà che sia audito alla luce di quanto apparso sul Corriere della Sera in merito ad un “piano segreto” per contrastare l’emergenza, piano esistente fin da gennaio, nelle parole del direttore generale del ministero Andrea Urbani. “Dopo aver letto questa intervista è evidente che c’è da domandarsi, e questo sarebbe l’oggetto dell’audizione di Speranza, se qualcuno sia stato informato e coinvolto. Come Copasir abbiamo il dovere di capire”, sottolinea il senatore.
IL RUOLO DI VOLPI
“Alla luce delle connessioni evidenti tra la persistenza dell’emergenza del coronavirus e le implicazioni con la sicurezza della Repubblica legate alle circostanze connesse con tale emergenza”, il Copasir ha deciso “di intensificare le proprie convocazioni e il ciclo delle attività a esso connesse”, ha spiegato il presidente che agisce nel solco indicato dal leader leghista Matteo Salvini: “Se è vero che questo piano segreto è stato tenuto nascosto non solo agli italiani ma anche ai sindaci e ai governatori, sarebbe di una gravità inaudita. Se fosse vero qualcuno ne dovrà rispondere”, aveva commentato nei giorni scorsi il leader della Lega durante una diretta su Facebook.
LA RICOSTRUZIONE
Fa notare a Start un analista al corrente del dossier: “C’è chi sta affilando i coltelli per fare Speranza a fettine sul perché in Veneto Crisanti non abbia seguito il modello e le direttive governative ispirate dall’Oms e la Regione presieduta da Zaia è riuscita a gestire la crisi da Covid-19 in maniera meno disastrosa di altre parti del Nord, come è avvenuto in altre regioni in primis la Lombardia. Si prevedono tensioni anche all’interno della Lega?”.
DOSSIER APP E L’APPELLO DI URSO
Si vedrà. Di sicuro sono in arrivo bordate anche sull’app Immuni che il governo attraverso il commissario Domenico Arcuri ha deciso di acquisire dall’azienda Bending Spoons. Secondo il quotidiano La Verità, al Copasir ci si interroga se un’app del genere non debba essere sviluppata e gestita da un’azienda controllata o partecipata dallo Stato. Comunque, secondo Urso, ci sono ancora gli estremi per intervenire e correggere la direzione di marcia intrapresa dal governo: “Preferisco che questo tipo di app sia nelle mani di un’azienda controllata dallo Stato tramite il Mef come Leonardo”. ha detto il vicepresidente del Copasir ed esponente di Fratelli d’Italia.
Sistemate il post! Alcune parole risultano “mangiate”!
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