Dietro alla nomina bizzarra di Nicola Latorre all’Agenzia Industrie Difesa (AID) si intravedono grandi manovre
Qualche giorno addietro, era il 20 giugno, mi definivo “voce nel deserto” nel post TORNO A SCRIVERE, VOCE NEL DESERTO: CHE MINCHIA C’ENTRA NICOLA LATORRE ALLA GUIDA DELL’AGENZIA INDUSTRIE DIFESA?
Da ieri sono in buonissima compagnia e vediamo se anche il segnale dei miei “compagni di dubbi” viene ignorato.
Del gen. Umberto Rapetto spero che sappiate molto. Della cittadina Alessandra Ermellino vi ribadisco alcuni aspetti biografici certo che ci si trovi in presenza di una una figura di parlamentare emergente. Politica appassionata, la Ermellino si sta misurando con temi sempre più complessi quali la Difesa e le relazioni internazionali. E lo fa da donna libera di pensare con la sua testa. Da oggi accentua questa peculiarità perché ha lasciato il M5S che ormai non ha più niente da dirle. Una donna libera e meridionale dicevo. Una “capatosta” pugliese, direbbe il mio amico Beppe Lopez che colgo l’occasione per salutare. A seguire c’è un articolo, a firma dell’Ermellino, che ieri è comparso sull’autorevole testata informatica Infosec diretta proprio da Rapetto e il comunicato stampa che annuncia la decisione, lasciando il MoVimento, di passare al Gruppo Misto. Che ormai, in Parlamento, ha la consistenza di un plotone e l’importanza “bellico-militare” di un reggimento.
Oreste Grani/Leo Rugens
«Ermellino, Lascio M5S, ormai è involucro vuoto
“Non vado via dal M5S ma dalle persone che si sono impossessate di un progetto tradendo le speranze di 11 milioni di cittadini”. Con queste parole la deputata Alessandra Ermellino comunica il suo allontanamento dal gruppo MoVimento 5 Stelle, passando al Gruppo Misto. “Ho consegnato la lettera di dimissioni dal M5S senza lasciarmi alle spalle alcun rimpianto, ormai da tempo la mia voglia di lavorare e rispondere alle sollecitazioni provenienti dal territorio – con l’unico scopo di tutelare il bene pubblico – confliggevano con il percorso e le scelte fatte dal MoVimento. A partire dal gruppo della commissione Difesa che, nel corso di questi 26 mesi, ha osteggiato il mio lavoro”, spiega la deputata. “Il M5S è diventato uno spazio privo di confronto e competenza, dove il rispetto delle regole e dei valori, che ci avevano illusi che un cambiamento fosse finalmente possibile, sono stati calpestati dalle aspirazioni personali. Viviamo tuttora in un sistema politico marcio che necessita di grande coraggio e capacità per essere risanato, tuttavia ho la netta sensazione che il M5S non abbia la forza o la volontà di perseguire realmente questo cambiamento. Dal Gruppo Misto continuerò con caparbietà a tenere fede agli impegni presi con i cittadini”, conclude Ermellino.»
Se l’on. Ermellino è interessata, dispongo di un bel po’ di studi sulla “valorizzazione” del patrimonio edilizio della Difesa. L’idea di utilizzarlo per “fare cassa” gira da un bel po’ (almeno dal 2011), ma non si sono mai concretizzati gli investitori sui quali si favoleggiava. E, d’altra parte, molti immobili sono vincolati perché storici o di pregio, cosa che impedisce (fortunatamente!!) trasformazioni radicali.
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Eh sì! Grandi movimenti alla Difesa
http://amp.ilsole24ore.com/pagina/ADLGn5Z
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