Signora Tortora, la parlamentare che ha lasciato il M5S passando al Gruppo Misto si chiama Alessandra Ermellino
Gaia Tortora cresce in una famiglia liberal-democratica e la immagino sensibile (esordisce in Teleroma 56 di Bruno Zevi) ai temi della corretta informazione.
E questo senza dover evocare come si possa modificare la verità dicendo una cosa piuttosto che un’altra (o banalmente non dicendola) ricordando la tragedia di suo padre Enzo. Eppure, questa mattina, durante l’importante trasmissione di La7 “Omnibus“, non è riuscita a ricordare (e pertanto a dire) il nome della parlamentare del M5S che lasciava il MoVimento 5 Stelle e passava al Gruppo Misto. Si doveva fare il nome della senatrice Alessandra Riccardi che aderiva alla Lega e quello si è fatto perché è Salvini la notizia e tutto ciò che il “posteggiatore abusivo” si porterà dietro. L’altra, Alessandra anche lei ma Ermellino, si è ritenuto di non nominarla con il proprio nome e cognome. Questi distinguo ci allarmano avvicinandosi quella resa dei conti (non mi riferisco alle maggioranze parlamentari) dove il ruolo del giornalismo sarà determinante per risalire lungo l’asta del pendolo e sottrarsi all’eterna oscillazione tra destra e sinistra che scandisce il tempo della politica in questa nostra avvilita Repubblica. Avvilita e minacciata perfino da cose apparentemente minori come il distinguo tra due Alessandra a cui abbiamo assistito poche ore addietro.
Oreste Grani/Leo Rugens
«Ermellino, Lascio M5S, ormai è involucro vuoto
“Non vado via dal M5S ma dalle persone che si sono impossessate di un progetto tradendo le speranze di 11 milioni di cittadini”. Con queste parole la deputata Alessandra Ermellino comunica il suo allontanamento dal gruppo MoVimento 5 Stelle, passando al Gruppo Misto. “Ho consegnato la lettera di dimissioni dal M5S senza lasciarmi alle spalle alcun rimpianto, ormai da tempo la mia voglia di lavorare e rispondere alle sollecitazioni provenienti dal territorio – con l’unico scopo di tutelare il bene pubblico – confliggevano con il percorso e le scelte fatte dal MoVimento. A partire dal gruppo della commissione Difesa che, nel corso di questi 26 mesi, ha osteggiato il mio lavoro”, spiega la deputata. “Il M5S è diventato uno spazio privo di confronto e competenza, dove il rispetto delle regole e dei valori, che ci avevano illusi che un cambiamento fosse finalmente possibile, sono stati calpestati dalle aspirazioni personali. Viviamo tuttora in un sistema politico marcio che necessita di grande coraggio e capacità per essere risanato, tuttavia ho la netta sensazione che il M5S non abbia la forza o la volontà di perseguire realmente questo cambiamento. Dal Gruppo Misto continuerò con caparbietà a tenere fede agli impegni presi con i cittadini”, conclude Ermellino.»