Umberto Saccone: vediamo come va a finire
Se uno solo di voi (alcuni mi conoscono da anni e mi hanno ascoltato parlare e visto agire per ore/giorni/mesi) può giurare di avermi sentito proferire una sola parola contro gli interessi superiori della Nazione, si faccia avanti. Posso aver fatto richiami a quello che alcuni possono considerare un obsoleto amor di Patria, ma certamente mai ho indicato la strada dell’interesse privato prevalente su quello della comunità. Se uno solo di voi (e a voi sommo gli invisibili lettori degli oltre seimila post comparsi in questo blog) ha potuto leggere, in modo esplicito o tra le righe, un qualche incitamento a violare la legge per interesse personale, mi scriva e si prepari a lapidarmi. Se uno solo di voi può rivelare che qualcuno tra le persone a me care, tra quelle che, con scritti o azioni, hanno sostenuto questa redazione, si è macchiato di gravi illeciti, scriva e non sarà censurato.
Se viceversa almeno sulla nostra onestà di intenti convenite, preparatevi ad assistere ad un duello al calor bianco o, come si diceva un tempo, all’ultimo sangue. Duello tra me e questo Umberto Saccone a cui, per introdurvelo, ho cominciato a dedicare spazio cybernetico. Spazio e modi che ho scelto per reazione a quanto il personaggio ha pensato di poter, più volte e in modo coordinato, porre in atto (senza mai avermi conosciuto di persona) al fine ultimo di sabotare le oneste attività che si ideano in questo luogo telematico. Ho scelto di reagire a quanto mette in atto, da qualche tempo, questo “nero” Saccone, per poter interferire con alcune nostre proposte utili a costruire un piccolo kit necessario (questo pensiamo assistendo da anni ai danni che, viceversa, i professionisti dei “servizi” hanno inferto alla nostra Italietta) a ricreare le condizioni per l’avvicinamento dei cittadini ai temi delicatissimi della Sicurezza dello Stato, dell’intelligence, della nostra politica estera. Noi, in modo aperto, lo chiamerò pubblico, quando operiamo promettiamo di provare ad apportare cambiamenti nella gestione, nelle modalità d’azione e nell’immagine stessa degli apparati preposti alla sicurezza nazionale, accrescendone la visibilità e la vicinanza alla pubblica opinione e dunque, in qualche misura, “democratizzandone” la percezione. O Saccone ignora che c’è l’assoluta necessità (visto i troppi episodi oscuri – non segreti che è altro – che caratterizzano la storia dei nostri servizi) di una maggiore vicinanza, familiarità dell’intelligence al sentire della società e ai suoi valori costituzionali?
Quale è il movente di tanta acredine contro questo nostro fine? Lo cercheremo e lo troveremo. Rimane il fatto che (senza mai avermi voluto conoscere) questo scaltro “entra/esci” dalle istituzioni repubblicane prova fastidio verso le scelte etico-morali che sono alla base del nostro marginale e ininfluente stile di vita e attività culturali.
Scelte che hanno provato in questi anni di dedizione a sviluppare nel Paese quell’intelligence culturale che solo occhi che sapessero scorgere un ordine nel caos per cogliere il senso del tutto – l’intelligenza delle cose di cui ci si avventura a ragionare – scrutando frammenti senza senso apparente, potevano intellegere. Perché invece di scappare, coniglio vigliacco, non ti sei confrontato su questi temi? Viceversa, “sacco nero“, hai preferito definirmi, così mi consta, una persona pericolosa e da evitare (lo ripeto, senza avermi mai conosciuto). Nella tua mente doppia, ritengo ci sia un valido motivo per tanto proditorio modo di procedere.
Per ora, civilmente, un po’ incazzato ma civilmente, te ne chiedo conto nell’agora telematica. Poi, preparati, sarai costretto a querelarmi (tu che hai denaro per farlo). Commesso l’errore, come altri hanno dovuto fare, ma che alla fine, trovandoli simpatici e umanamente ricchi, ho trattato in guanti bianchi, con te, che, ad oggi, non meriti niente, non saranno applicate le regole del rispetto reciproco. Contro di te che, interferendo in questioni delicatissime (incontri ufficiali con ministri e sottosegretari in fase pre-pandemica e più recentemente, a crisi esplosa, con i nostri compatrioti ormai a decine di miglia morti, per contrastare ipotesi di attività utili alla sanità pubblica), tutte riconducibili alla sicurezza nazionale, con te che non hai avuto alcun rispetto non tanto nostro (redazione e associazione) ma del Paese, “alzo zero”. Dove è l’interesse repubblicano quando ti cimenti a parlare di noi in modo minaccioso e offensivo? Dove è il Paese, quando ricatti i nostri collaboratori o ipotetici interlocutori? Evidentemente il Paese non è lo stesso. Ma questo, come vedremo, sarà la sostanziale materia dello scontro. Quando dici, in quel di Catania, noi (senza di noi non passerete mai!) cosa intendevi? Noi chi? Chi sei per farti ancora Stato dopo non esserlo mai stato?
Oreste Grani/Leo Rugens
P.S.
Se vuoi fare uscire immondizia su di me e la mia famiglia fai pure. Intanto perché, banalmente, ho già narrato io tutto il narrabile e se ho dimenticato qualcosa ti ringrazio anticipatamente.
Se invece pensi di farmi avere un incidente di qualunque natura, perfino “ortopedico”, sappi che in molti, tutti altamente attendibili, sanno di te e di quanto hai fatto per provare a fermarci. Agendo, da tempo, contro l’interesse dello Stato.
Ciao Oreste!
Non ho ben capito quali siano le critiche mosse a te e a Leo Rugens da questo Saccone.
Si trovano in Rete? Se si potresti gentilmente condividere per piacere? Grazie
Ma il Saccone fa ancora parte del Team futuro difesa e sicurezza del M5S?
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Caro Matteo la rete non è il solo luogo dove ci si incontra-scontra. Ed io appartengo ai mondi che esistevano prima di Internet. Saccone sta interferendo in sedi riservate che solo da qualche tempo tu comincia a capire solo gli organismi , spessi informali, dove si gioca la partita dela Sicurezza nazionale. Io ti voglio bene ma non posso soddisfare, almeno in questa fase, alcune tue curiosità. Io mi mi muovo, su terreni pericolosi (ho scritto pericolosi) con i miei tempi e con le mie prudenze. Segui e cerca di capire senza farmi però troppe domande. Lo scrivo non per scortesia nei tuoi confronti ma perché queste sono le regole del Grande Gioco che ha tra i protagonisti anche gente come Saccone. Con o senza il M5S che è un momento della sua attività “entrista”. Capisci cosa intendo? Buona giornata. Comunque difficile che Saccone possa fare critiche a Leo Rugens. Fa altro.
O.G.
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Ciao Oreste! Mi raccomando: se ti dovesse capitare di incontrare l’esimio “professor” Umberto Saccone, ti prego di chiedergli il favore di portare i miei saluti al suo amico EUGENIO e al di lui figliolo (un po’ istericuccio). Grazie.
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Essendo un personaggio Internazionale, tecnicamente bisognerebbe chiamarlo Big Bag.
Un B.B. contiene 1000 kg ed un camion 24 B.B.
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Un business non di poco conto
https://www.airpressonline.it/18784/scenari-compagnie-sicurezza-private/
Se Matteo vuole scatenarsi con la ricerca nel web, troverà pane per i suoi denti. E chissà se, infine, non vada a sbattere contro qualche suo vecchio amico (che è infilato ovunque, come sappiamo)
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Grazie per la dritta amica Cuculo, approfondirò senz’altro.
Andrò a sbattere contro Lo Stregatto dici?
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Non lo so. Ma non mi stupirebbe!!
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Era una domanda retorica ovviamente.
Lo Stregatto è più Unico che raro, lo sappiamo bene.
Metaforicamente, in Quei Mondi, è come un militare di leva durante gl’ultimi 30 gg di servizio.
Un Fantasma.
Mi viene difficile pensare a Lui come uno “fuori dai Giochi”, molto più realistico pensare l’esatto contrario.
Invecchiato certamente, marginale non credo proprio.
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Tutto chiaro Oreste.
Quindi il Saccone (collaboratore m5s?), trattando e preoccupandosi di Sicurezza Nazionale, invece di farsi domande sui vari G.Letta, Vito Cozzoli, Giovanni Castellaneta, Francesco Alfonso, Carlo Messina, Luigi Bisignani, Carlo De Benedetti, Andrea Monorchio, Nicolò Pollari, Fabrizio Palenzona, Giuseppe Mussari, Enrico Garaci, Alessandro Rivera,
Domenico Arcuri, Antonio Catricalà, Giuliano Amato, Gianmaria Gross Pietro, Giancarlo Elia Valori, Marta Dassu’, ecc, ecc, ecc, a Fondazione Giuseppe Sciacca, Fondazione ITALIA-CINA, CANOVA CLUB/DIPLOMATIA, ECFR,
ecc, ecc, ecc….pensa ad Oreste Grani e Leo Rugens.
Da fare invidia al poliziotto Achille Cotone e al Commissario Lo Gatto, non c’è che dire…
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Il “professor” Saccone (“professore” senza alcun concorso o valutazione secondo la normativa vigente, quindi “professore a contratto”, generalmente pagato con alax 1000/2000€ l’anno e negli anni di Prodi gratis et amore Dei -non so lui, certo andrebbero approfondite tutte queste docenze a contratto, che non possono comunque superare una certa quota se si vuole l’accreditamento MIUR) fa pubblicità alla sua IFI-ADVISOR grazie alla nuova normativa sponsorizzata dal viceministro SILERI e prontente recepita dalla REGIONE LAZIO.
https://formiche.net/2020/09/tutela-security-sanitario/
Vuoi vedere che una parte del finanziamento alla Sanità se la beccano le agenzie di sicurezza private??
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