Il cervello sono la GlaxoSmithKline e la massoneria senese?

Ermete – Duomo di Siena

Secondo voi Leo Rugens si stava esponendo, da anni, su questa storia della GlaxoSmithKline (e il suo Massimo Zuppini), rafforzando, negli ultimi mesi, i suoi post provocatori tanto per sparare cazzate o perché aveva sentore/certezza che, alla fine, finivamo per legarci mani e piedi (e sicurezza sanitaria) alla GSK?

Cosa che, con sfacciata puntualità, sta accadendo. La verità è che questo marginale e ininfluente blog per quanto riguarda il trattamento delle informazioni, materia dove risultano essenziali tanto la capacità di lettura, interpretazione e, soprattutto, anticipazione di eventi significativi (direi che ci siamo) di natura sociale (e vedrete cosa accadrà), politica (è in essere la grande transizione), economica (tranne la grande criminalità tutti gli altri sono a rischio) e certamente culturale, non è secondo a nessuno. 

Davo la caccia sfottente a questo misterioso Massimo Zuppini senza un vero perché? Nel pezzo a seguire tutto viene a galla e si rivela il senso della scelta di un “servo fedele” (altro non è dato di lui) come Domenico Arcuri, duttile e al guinzaglio da decenni perché le cose vadano come era previsto che andassero. GlaxoSmithKline doveva essere e GSK è stata! Senza lasciare al palo la massoneria senese ancora viva e vegeta nelle sue mille articolate variegate realtà o logge che dir si voglia. Il cappio si sta per stringere e sarà difficile ribellarsi. O ci diamo una mossa provando a schienare, senza paura e molto coraggio, gli oligarchi/tiranni che oggi sembrano prevalere, o la dittatura “sanitaria” (il negazionismo è altro e non provate a confondermi) metterà mascherina e mordacchia a tutti.

E ora ditemi che non vi avevo detto che il problema erano i piani della GSK, ben illustrati, sin dal 2009, dal immateriale Massimo Zuppini. Comunque qui, senza paura, stiamo.

Hic manebimus. Optime vedremo.

Oreste Grani/Leo Rugens