La stagione autunno-inverno si delinea durissima: morti da COVID19 in abbondanza secondo l’OMS
Direi di cominciare a ragionare, con il doveroso anticipo, di cosa potrebbe accadere quando la tradizionale (quella cosiddetta stagionale) influenza epidemica (attenti che di questo comunque si tratterà) si presenterà, come a volte si presenta, su scala mondiale. Potrebbe non sfondare come numeri ma comunque complicherà la vita alle persone e alle strutture sanitarie. Se invece (e chi lo può sapere?) dovesse sfondare il tetto dei grandi numeri e delle morti numerose il quadro sanitario planetario ne uscirebbe letteralmente devastato. E dopo che nessuno a voluto raccogliere l’allerta a suo tempo (era il 2009) lanciato dal mitico e misteriosissimo Massimo Zuppini del GSK, questa volta non potrete girare la testa dall’altra parte perché a dare l’allarme è il vostro odiatissimo Leo Rugens. Per settimane sarà difficile capire cosa sta accadendo e chi è colpito da quel virus o da quell’altro. Tutto dipenderà da quali aree abitate saranno interessate dal combinato disposto (così abbiamo ritirato fuori l’espressione che tanto era andata “di moda”) dei due aggressori. Tenete conto che questa sovrapposizione incomincerà in modo subdolo con piccoli focolai isolati, cui seguirà, in modo inaspettato e imprevedibile come dimensioni, un aumento esponenziale di quella che potrebbe essere la vera novità: un elevatissima percentuale di casi mortali. A causa di entrambi i virus che si “aiuteranno sinergicamente” tenendo conto di quanti hanno già avuto i polmoni (e non solo) danneggiati dal COVID19. Infatti, sentite a me che sono un ignorantone in materia e quindi mi autorizzo a sparare super cazzate, i tassi di infezione e le percentuali di casi mortali sono quanto mai eterogenei, variano di zona in zona e dipendono in larga parte dai livelli delle difese immunitarie presenti in quella popolazione. In quella e non in un’altra. Vorrei che vi fosse chiaro un fatto: se uno è stato colpito dal COVID19 ed è anche guarito, tranne Silvio Berlusconi, avrà un fisico provato.
Gli organi primari, per primi i polmoni, non saranno mai più gli stessi e l’epidemia influenzale autunno-inverno 2020-21 lo dimostrerà. Il combinato della epidemia + pandemia ai massimi livelli di diffusione creerà un danno non solo per le vite umane che verranno stroncate ma se vogliamo essere banalmente interessati alla continuità del business è l’assenteismo macroscopico che vi aspetta con cui bisognerà che sappiate fare i conti. Quanto dico assenteismo macroscopico parlo di organici colpiti in percentuale che potrebbe oscillare tra il 15% e (leggete bene!) il 50% del personale. I dipendenti potrebbero rimanere a casa non solo in quanto loro stessi ammalati ma dovendo accudire i parenti. Comunque l’emergenza genererà altre emergenze come già nella prima fase (questo è stato fino ad oggi) del COVID19 si è potuto constatare. Possiamo quindi affermare (come già suggeriva nel 2009 Massimo Zuppini) che una pandemia può generare quello che abbiamo visto (mezzo mondo è in ginocchio) ma cosa possa scatenare una “normale” epidemia influenzale + una pandemia non risolta (così sarà COVID19 a quella data) è una vera incognita. Cosa poi succederà dell’umanità se anche la seconda epidemia influenzale dovesse virare verso una pandemia sta nella mente di Dio che vi auguro esista, cosicché mosso a compassione, potrebbe intervenire. Altrimenti, se Dio non dovesse esistere, la stagione entrante si presenta durissima. Come in realtà annuncia l’OMS e i numeri in crescita esponenziale ovunque testimoniano. Ma in una fase durissima quale è l’attuale, facilmente prevedibile, dovevate per forza farvi le vostre elezioncine tanto problematiche dal punto di vista del contagio che, saggiamente, molti cittadini-scrutatori se la sono data a gambe? Non siete riusciti a non pensare a voi e alla vostra visibilità e banalmente a rinviare l’ennesimo ormai svuotato di significato ludo cartaceo. Anche di questa avidità dovrete un giorno rispondere.
Comunque, la mia famiglia, domani 20 settembre, anniversario della Breccia di Porta Pia, uscirà compatta per andare a votare. Sappiamo che dallo scrutinio referendario usciremo sconfitti ma fossimo gli unici due NO a questo osceno barbatrucco, quelli depositeremo nell’urna.
Oreste Grani/Leo Rugens
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Massima prudenza. Massima attenzione. Se volete potrò dare conto di persona dei rischi che correremo a partire circa da fine settembre inizio ottobre. Primum vivere deinde philosophari.
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Da lei mi aspetto questo contributo civile. Ed altro.
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