Aspettare l’inaspettato ed essere pronti a rispondere all’inaspettato quando esso si presenti. – A.S. Fauci 2012
Qualcuno, spero bonariamente, mi rimprovera di non affondare sul tema COVID 19 il pugnale, quasi avessi timori reverenziali. O, peggio, ipotizzando che qualcuno mi abbia comprato. Povero come sono, forse, avrei buon diritto. Comunque, tornando ad un terreno semi-serio vediamo di riprendere a dire la nostra su alcuni temi dove è evidente che qualcuno non ha fatto fino in fondo il suo dovere facendo trovare il “datore di lavoro” (cioè la Repubblica) impreparato.
Questo qualcuno lo troveremo facilmente (e appena abbiamo tempo a questi cinici sciacalli ci dedicheremo) tra gli arruolati nelle fila di chi sta traendo vantaggio dall’impreparazione in cui si è ritrovato lo Stato.
E a proposito di impreparazione e orecchi da mercante (questi pulciari riescono a fare affari su tutto), mi è capitato di leggere un testo redatto, nel gennaio del 2014, per Gnosis – Rivista Italiana di Intelligence, dalla dottoressa Alessandra Rossodivita, cardiologo e, soprattutto, infettivologo, divenuta esperta in area critica e di maxi-emergenza (più di quella in essere?) da almeno da 15 anni. Sul tema del rischio NBC la Rossodivita ha svolto autorevole attività scientifica, di ricerca e conferenze scrivendo saggi e libri su quella che si chiama anche medicina dei disastri. E il COVID 19 non vi sembra un disastro?
Scriveva anni addietro quanto potete leggere a seguire e lo faceva citando opportunamente sir William Osler, affascinante padre della medicina moderna e, soprattutto, A.S. Fauci lo scienziato USA che oggi il mondo intero a imparato a conoscere. Direi di pesare le parole preveggenti della Rossodivita e i silenzi colpevoli di chi, pur avvertito con anni di anticipo, nulla ha fatto di risolutivo per la salute pubblica. Aspettando forse tempi migliori per gli amici di ieri e di oggi. Così a me pare.
Oreste Grani/Leo Rugens