La Cina e il resto del Mondo. Andare oltre l’audace lavoro di Milena Gabanelli

Mi piacciono gli accostamenti audaci per provare a capire (si fa sempre per dire) le complessità del contemporaneo. Se potessi e se avessi denaro, nei prossimi giorni (non troppo il là quindi) cercherei di organizzare un convegno su quanto afferma, con la solita capacità di documentare, Milena Gabanelli a proposito di chi ha gravi responsabilità alle origini della pandemia che sta per sconvolgere gli equilibri del Pianeta. Per l’ipotesi geopolitica aggressiva ovviamente confermerei la Gabanelli e, tra gli altri relatori non potendo invitare Rosario Bonavoglia mancato il 17 luglio del 2019, mi limiterei a Michele Bagella, coautore con Bonavoglia appunto, di un libretto che non si può non aver letto se si vuole capire la Cina contemporanea: “Il risveglio del Dragone – Moneta, banche e finanza in Cina“, editore Marsilio, in accoppiata con Formiche.

Sempre ricordando che un mio pseudonimo è proprio “Il risveglio del Dragone“.

Poi, se volessero e potessero venire (chissà se sono ancora vivi), inviterei i due colonnelli superiori (che non sono Totò e Walter Pidgeon) dell’Aeronautica cinese, Qiao Liang e Wang Xiangsui, autori nel lontanissimo triennio 1996-1999 del libro “Guerra senza limiti” che ancora oggi andrebbe letto e riletto per capire la contemporaneità e ciò che potrebbe accadere in modo “asimmetrico” sul Pianeta in un tempo prossimo venturo. Infine, ma cosa non ultima chiederei a Mike Pompeo di partecipare al ragionamento per spiegarci cosa avrebbe voluto che alla fine Papa Francesco arrivasse a dire sul tema della responsabilità dell’attuale gruppo dirigente del Partito Comunista Cinese, rispetto alla guerra batteriologica in essere.

Nessuno al mondo potrebbe organizzare un tale incontro ma io che sono cresciuto formato dalle “Interviste impossibili”, quelle meravigliose trasmissioni radiofoniche, continuo a sperare nel dialogo necessario. Perché che sia ormai ora di dialogo e diplomazia ad altissimo livello (e qui casca l’asino) è cosa certa.

Oreste Grani/Leo Rugens