Il Ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta è amico del Giaguaro?

Due anni addietro, oggi, mi sono sposato con la splendida Ariela. Anticipando le disposizioni COVID, 30 erano gli invitati al festeggiamento. Misura parsimoniosa e realistica, ieri come oggi. Possono infatti esistere più di trenta parenti/amici che vi vogliono realmente bene e che sono felici della vostra scelta? 30, fidatevi di me, è la soglia “saggia” e armonica. Oggi norma antipandemica ma nei tempi futuri da mantenere come disposizione anti inutili sperperi.

E questo lo scrivo pensando, come bisogna fare ogni giorno di più, a chi soffre più di noi e viene schiacciato dalle dinamiche finanziarie e dalle diseguaglianze sempre più evidenti. Si dice che ci siano, nella nostra Italia e quindi a noi prossimi, nuove 800.000 persone che rischiano di cadere nell’usura. A questo numero che accolgo per approssimazione si devono aggiungere 2 milioni di famiglie in sovra-indebitamento mentre si dice che oltre 5 milioni sono in equilibrio precario tra reddito che si riesce a produrre in quel nucleo e debiti pregressi. Questi numeri si incrementeranno se, sempre come si dice, 40.000 aziende potrebbero finire nelle mani della criminalità organizzatissima a questo fine “parabancario” in quanto il 37% delle piccole e medie imprese ha difficoltà (è un ipocrita eufemismo) nell’accesso al credito legale. Aleggia un’altro numero drammatico: 14% di piccoli e medi imprenditori pare abbia chiesto prestiti fuori dai canali ufficiali. Questo dato è in aumento rispetto il 2019 quando non raggiungeva il 10%. 

La povertà quindi non solo è in via di crescita esponenziale ma se dovesse raggiungere una massa critica ulteriormente sperequante potrebbe far affondare la barca a bordo della quale altri, con egoistica miopia, si sentono al sicuro. Quello di cui nella mia marginalità e ininfluenza scrivo è un problema gravissimo attinente la sicurezza nazionale e come tale, signor Presidente della Repubblica, andrebbe trattato. Invece dobbiamo leggere che (ma chi agisce nell’ombra contro gli ultimi sistematicamente lasciati indietro?) in queste ore, ancora una volta viene fermata la “legge incapienti“. E bravi quelli che l’hanno fermata, caldi caldi come stanno con i loro stipendiucci! Perché, sentite a me, dietro l’ennesimo blocco all’ultimo passaggio parlamentare determinato dalla Ragioneria generale dello Stato ci vedo non solo una stramaledetta indifferenza ma forse una oggettiva complicità. La Ragioneria generale dello Stato infatti, con una tempestività che lascia basiti (un tempo si sarebbe detto anche incazzati), a meno di 24 ore dall’approvazione in commissione Finanze al Senato, ha riconsegnato un testo dal quale era stata cancellata (la mano di un sordido individuo ha fatto l’atto materiale dopo averlo pensato) scientificamente la parola “incapienti“, vale a dire i principali destinatari di norme che avrebbero tolto dal limbo chi ha già perso tutto.

Chi odia gli esseri umani in difficoltà? Perché, vigliacco, non ti fai avanti e, uscendo dall’anonimato strapagato, non spieghi la ratio di questo slittamento nel tempo? Per te il tempo fa aumentare la ricchezza e per gli altri lo stringimento della “cravatta” che già li soffoca. Torno a dire: qualcuno che sappia di chi è la manina sporca faccia il nome del solerte traditore. La Ragioneria generale dello Stato ad oggi è guidata da Biagio Mazzotta ma non posso pensare che “il dottore” si sia impicciato personalmente in questo atto vile per cassare l’emendamento denominato Pesco, del M5S. Emendamento che avrebbe, se ho ben capito, consentito a questi nostri “fratelli” di aprire almeno un C/C e pagare per quanto potevano e senza essere torturati . Che schifo, Presidente Mattarella! Che schifo, Ragioniere Mazzotta! Che schifo, Premier Conte! Una volta tanto l’unico che si salva e il Senatore Daniele Pesco esponente non minore del M5S che si era illuso di avercela fatta a raggiungere un ampio consenso in Commissione. Il parere contrario quindi di chi è, oltre che della Ragioneria generale? Anche al Ministero dell’economia e delle finanze qualcuno odia i nostri compatrioti in difficoltà e li odia talmente da preferirli impiccati alla cravatta degli strozzini? Tema scottante se un giorno dovessimo prendervi in combutta con i criminali. 

Comunque, hic manebimus optime. 

Tanto, povero lo sono; bello non lo sono mai stato, ma felicissimo con mia moglie, certamente. 

Di voi, a tal proposito, altrettanto, non so se si può dire. 

Oreste Grani/Lo Rugens