Scusa non richiesta, accusa manifesta

E così dopo aver rimesso all’angolo le famiglie degli incapienti (vedi il post IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO BIAGIO MAZZOTTA È AMICO DEL GIAGUARO?) si preparano ad affrontarvi, con le brutte, se ritengono che gli dobbiate soldi. Vi daranno la caccia fino a intervenire sui vostri C/C, sulle vostre pensioni (fossero anche quelle da miserabili che vi riconoscono), sui vostri stipendi. Non vi dico se avete casette o automobili. Fino alle ganasce amministrative. Mentre il governo autorizza tutto questo (e i partiti che lo puntellano “girano lo sguardo” verso la propria sopravvivenza), il cattolicissimo Conte mette le famiglie più fragili in trappola consegnandole all’usura. E mentre “Giuseppi” diventa sempre più nervoso perché non potrà giocare a calcetto per mesi, come premier si sottrae a domande facili-facili che non posso ipotizzare vadano a toccare segreti classificati di Stato. Domande quali: chi, fra i membri del Governo, gli ha proposto per primo il nome di Domenico Arcuri quale commissario straordinario per affrontare e gestire la drammatica emergenza pandemica?
Si conoscevano da prima?
Conte era consapevole che Arcuri è dato in quota GOI (con ciò che è implicito se uno è anche di una famiglia di origini calabresi) oltre che Massimo D’Alema?
Perché nessuno mi vuole rispondere a queste richieste di chiarimento civili e legittime?
E mentre nessuno mi risponde chi cazzo ha proposto Arcuri (non rispondono neanche a chi abbia scelto Nicola Latorre per piazzarlo all’Agenzia Industrie Difesa) sono costretti a rassicurare i cittadini (straziante la puntualizzazione/scusa non richiesta, accusa manifesta del Premier) che nessuno manderà le forze di polizia a verificare nelle case private se dei cospiratori/ballerini (o giocatori di sette e mezzo?), con o senza mascherina, si stanno radunando.
“Ma come è buono lei” – fantozzianamente andrebbe detto Paolo Villaggio – “caro avvocato Conte Marchese Principe Mazzanti Vien dal Mare Giuseppe, ci fa giocare anche a tombola, mentre lei, come è notorio, si diletta al solito “tre-tre, giù-giù“!
Conte, a sentirlo in tv, precisa che non ci manda la polizia a controllare le presenze nelle nostre case?
Perché ha sentito il bisogno di questa escusatio non petita?
Ma come si permette?
A controllare i “Servizi” ci si monta la testa?
Dobbiamo pensare che per dotarsi di una Stasi/Ovra/Ghestapo si sta attrezzando?
Che nessuno si presti a questo giro di vite repressivo, o, sentite a me che ne ho viste tante di piccole e grandi degenerazioni dovute alla spirale violenza-repressione-maggiore violenza, si apre una partita dai risvolti imprevedibili.
Anch’io nel mio essere formica, mi sto incazzando e il vecchio mazziniano libertario che è in me mi induce a cercare soluzioni alla voglia che avevo di “ritirarmi”.
Vecchio, stanco, solo, incapiente ma inferocito ogni giorno di più. Forse è mio dovere non ritirarmi. Anzi. E come me potrebbero essere in tanti a fare la scelta. A cominciare da oggi, nonostante il tempo avverso.
Oreste Grani/Leo Rugens