Il 16 ottobre 2017 veniva uccisa Daphne Caruana Galizia. A Ronchi dei Legionari un’opera artistica per non dimenticarla

Quel che è avvenuto alcune ore addietro a Ronchi dei Legionari appartiene a buon diritto a quella benemerita attività creativa utile a contrastare il processo che alcuni vorrebbero ciclicamente alimentare per arrivare ad alterare la memoria. 

L’alterazione della memoria viene spesso scientemente attuata quando l’informazione da trasmettere risulta troppo scomoda o ingombrante.

La selezione delle informazioni da memorizzare è uno dei temi centrali della cultura contemporanea (molti sostengono che non tutto si può e si deve ricordare e, sorprendentemente, uno tra questi è Paolo Mieli con il suo ultimo libro La terapia dell’oblio) rimuovendo che il problema è risolto quotidianamente e in maniera automatica dal nostro cervello che, con antichissima saggezza, in un primo momento colloca i ricordi nel limbo della memoria a breve termine, per poi registrarne solo alcuni in quella a lungo termine, più stabile e duratura. Anche se i meccanismi di funzionamento della memoria celebrale non sono ancora del tutto interpretati, essa è certamente un sistema dinamico, che si rimodella nel corso di tutta la vita adattandosi di volta in volta alle nuove esigenze.

Tra le cose da non dimenticare, per chi come noi si applica al trattamento delle informazioni, c’è appunto il sacrificio di Daphne Caruana Galizia. Questo è il merito civile di chi opportunamente si è adoperato, l’artista Massimo Racozzi, in quel di Ronchi dei Legionari. Giuseppe Giulietti, Presidente della FNSI, a sua volta, opportunamente e con grande onestà intellettuale, era lì per aiutarci a non dimenticare. A noi semplicemente il dovere dell’azione di rilancio e di amplificazione del gesto fatto. Per non dimenticare. 

Oreste Grani/Leo Rugens e la redazione tutta. 

P.S.

Con l’occasione torniamo a ricordare più questioni a cominciare da Antonio Russo, ucciso 20 anni fa in circostanze ancora misteriose, a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, a Giulio Regeni, Italo Toni, Graziella De Palo, Andy Rocchelli, solo per citarne alcune.