Gentile signora Annamaria Fontana, come vede non sono il solo che la continua a nominare

Gentile signora Annamaria Fontana, qualche giorno addietro, con i soliti modi che la connotano, mi ha intimato di non far mai più riferimento al suo nome. 

Lo faceva forse rimuovendo a chi stava scrivendo. Io sono Leo Rugens/Oreste Grani e di arroganti minacciosi come lei me sono “fumati”, senza aver mai fumato neanche una sigaretta, di ben altra caratura criminale. Comunque sono pronto a dimenticare il suo nome e di quello di suo marito e quindi a riconoscerle una forma di oblio (per quanto mi compete) qualora lei volesse raccontare, tramite Leo Rugens, chi le ebbe a sussurrare il nome di Angelo Tofalo (all’epoca autorevole membro COPASIR per il M5S) e chi fece in modo che vi incontraste nella nostra già allora sofferente Campania. Mi scriva e vedremo come fare. Eviti viceversa di rivolgersi a me con quel tono: io ricordo chi voglio e se lei lo ritiene adisca alle vie legali. Oppure faccia il passo civile che le suggerisco. 

Buona serata a lei e al coniuge.

Oreste Grani/Leo Rugens