Tiziana Drago, senatrice, lascia il M5S. Anche lei

Una altra persona seria, competente e animata nella sua attività parlamentare da forti motivazioni etico-morali, lascia il M5S. Conosco personalmente la senatrice Tiziana Drago e mai (e penso di avere una qualche esperienza di profili professionali) le ho sentito proferire parole se non per cercare, con passione e al tempo ampia visione, percorsi legislativi utili ai temi per cui era scesa in politica e tanti voti (120 mila!!!) aveva raccolto a vantaggio del M5S, nella sua amatissima e particolarmente bella Sicilia, nel Collegio di Acireale. Terra splendida ma al tempo sofferente per cui la Drago, grazie alla forza del M5S (50 parlamentari eletti in Sicilia + 20 alla Regione!!!), ritengo sperasse di arrivare a fare ben altro. A cominciare dal tema delle famiglie numerose che, se abbandonate, sono il primo vero riscontro dell’indifferenza del sistema politico verso i cittadini in difficoltà. 

La Drago deve aver constatato che tra il dire e il fare nel MoVimento su questo argomento (come su tanti altri), ci fosse un abisso.

Dice infatti la senatrice, con toni fermi ma improntati a quella eleganza formale che l’ha sempre contraddistinta:

Nel fare gli auguri alla cittadina Drago per la transizione politica che l’aspetta, mi porto dietro, per non dimenticarlo, il suo riferimento sostanziale al pensiero del “fucino” Aldo Moro: “la persona prima di tutto”. Oggi più che mai con la tempesta pandemica in corso, aggiungo nella mia marginalità. E così sia.

Oreste Grani/Leo Rugens 

Dalla testata Avvenire del 28 ottobre 2020