Mario Benotti ovvero come si gioca di sponda e si prepara l’effetto alone per portare la stoccata

A leggere le sante fonti aperte e ad ascoltare chi se lo ricorda, questo Mario Benotti, quasi fosse un predestinato a trattare questioni delicatissime, si è costruito, passo dopo passo, intimità dopo intimità, un curriculum utile a sembrare uno specialista in qualcosa senza essere in realtà altro se non un faccendiere con la vocazione trascurata del giornalista. 

Ben “ammantato” d’altro, ma questo. Forse anche (vallo a capire fin dove si spingeva la capacità mimetica) un occhiuto osservatore (e riportatore a qualcuno) di cose semi-riservate che potevano avvenire a seguito dei viaggi del Santo Padre, Giovanni Paolo II. Che, ricordatelo, viaggiava molto e che di “questioni attinenti alla geopolitica” durante il lungo pontificato, ha fatto una vera scorpacciata. A ben guardarlo questo Benotti è un tipo che si è sempre scelto come “tappeto elastico” per i suoi salti verso i palazzi del potere, un profilo di prete che, a distanza di anni, si potrebbe dire non proprio confacente ai preti che piacciono a Papa Francesco. Come uomo d’affari e amministratore, inoltre, se devo andare a sintesi, questo Benotti mi sembra uno che potrebbe aver scelto – sistematicamente – i referenti sbagliati. Basterebbe ricordare la vicenda della Banca Popolare di Spoleto in cui, sin dal 2011, il Benotti era cooptato nel CdA.

Amicizie sbagliate quindi? Leggo in giro per la rete (che a volte esagera ma spesso c’azzecca) che questo Benotti da anni ronzava in Vaticano perché voleva scrivere per l’Avvenire e parlare a Radio Vaticana facendosi per questo raccomandare da monsignori che, a dire il vero, non sono risultati troppo a modo soprattutto per i comportamenti etico-sessual-morali. 

Intorno al Vaticano e al tempo, secondo uno schema classico dei faccendieri, a Finmeccanica, oggi Leonardo, galassia di imprese dove, è bene ricordarlo se ci si vuole spacciare per cattolici, si mettono a punto sistemi d’arma per poi, alla fine della fiera, ammazzare, con maggiore efficienza, poveri cristi. O musulmani. Qualche volta anche ebrei, buddisti o agnostici. Se uno si vuole far ritenere apostolico romano direi che deve saper giustificare gli interessi affaristico-imprenditoriali che per semplicità riassumerei come li descrive il Benotti in microelettronica, meccatronica, sensoristica avanzata di estrema precisione, con applicazione (esemplificative) in campo militare, civile, medico e di protezione idrogeologica.

Tengo pertanto acceso il mio personale occhio di bue su questo Mario Benotti perché risponde a quelle caratteristiche che per semplicità me lo fanno ritenere un uomo-sistema di quel tipo architettura spesso di fatto ostile agli interessi della Repubblica. 

Un sistema funzionale ad alcuni e non ad altri, un uomo di cordate (se non di bande), dove tra gli alcuni potreste trovare di tutto. Chi se lo ricorda in Finmeccanica, per tornare alle scelte inopportune, lo abbina, ad esempio, ad Andrea Biraghi. Quello cacciato con disonore dal Gruppo nonostante la protezione del padre, potentissimo ammiraglio. 

ATTENTI A CHI METTETE AL VERTICE DI LEONARDO (EX FINMECCANICA) 

Nel Luglio del 2018 scoppia in Leonardo (ex Finmeccanica) il caso Andrea Biraghi. Emergono, per noi comuni mortali, dai resoconti e dalle dichiarazioni dei vertici aziendali che decidono di cacciare, seduta stante, il…Continua a leggere →

Solo per gli inquilini di palazzo Chigi questo Benotti è continuato ad essere uno affidabile tanto che poi un giorno, mentre metteva naso e mani in molte e tra loro diverse cose, è riuscito a “mediare”, da evidente posizione “influente” e di privilegio la merce delle merci: le mascherine che invece di essere stoccate nell’eventualità del virare di una epidemia influenzale in fenomeno pandemico, esplosa l’infezione (prevista e prevedibile) bisognava cercare, trovare, comprare (ovviamente e diligentemente solo quelle rimediate dagli amici degli amici, stroncando qualunque altra iniziativa utile e lodevole), a qualunque costo. Riuscendoci il nostro intraprendente mediatore anche per come si mormora, conoscesse da anni il commissario straordinario, lo straordinario Domenico Arcuri, l’uomo giusto, al momento giusto, nel posto super giusto. Solo effetto alone? A questi dettagli metterà testa e codice l’ottimo Paolo Ielo. Mi incuriosisce (per quello ho fatto la citazione quale attività non proprio fortunata), tra gli altri incarichi ricoperti, quello di membro del consiglio d’amministrazione della Popolare di Spoleto. Mi incuriosisce perché ricordo quella banca travagliata da alcune vicissitudini giudiziarie e perché, in quel di Spoleto, dall’ormai lontano 2009, risiede  quale vescovo mons. Renato Boccardo (il bel prelato piemontese, a cui faccio i miei migliori auguri per una definitiva guarigione dopo aver superato recentemente, con sforzo, una polmonite bilaterale da COVID 19), figura non di poco conto, per molti anni in San Pietro, quando era pontefice Giovanni Paolo II. E il cerchio si chiude in quanto sono gli stessi anni in cui, oltre Tevere, il Benotti sgomitava per arrivare a conoscere tutti. Riuscendoci. Come vedete, il Leone Ruggente si è messo in caccia attratto dall’odore inconfondibile delle mascherine. 

Sentite a me, sia pure prendendomi con le pinze di balsa di cui altre volte vi ho parlato, questo Benotti è materiale esplosivo (le pinze di balsa a questo servono) soprattutto se, messo alle strette dal sagace, competente, tenace Ielo, avesse qualcosa da nascondere (ma vedrete che non c’è nulla di illecito dietro a questi arricchimenti) e, il giornalista RAI in aspettativa, preoccupato per la propria sorte, decidesse di raccontare con chi, come e quando ha fatto il business. Un Pietro Amara qualunque – per intendersi – che quando ha deciso di parlare ha fatto beccare altri per alleggerire la propria posizione. Non vi alleprate amici pistaroli perché non è certo il caso dell’intraprendente Benotti che, non solo avrà badato a fare tutto a regola d’arte (cioè a norma di legge), ma, se anche avesse forzato un po’ qualche mano, da uomo di mondo (ecclesiale) saprà pagare penitenza per il peccatuccio veniale.

Cominciate a capire perché mi interesso al caso?

Oreste Grani/Leo Rugens 

P.S.

Fosse vero che le mascherine le hanno potuto trattare solo alcuni e di “sicura fede/appartenenza”? Il blog ha ricevuto non poche richieste di approfondimento sulla portata/complessità della personalità di questo Benotti. E a cascata – come a volte accade – non solo su di lui. Vi evidenzio le segnalazioni ricordando ai miei carissimi lettori che ogni spunto si porta drammaticamente dietro la necessità di approfondimento e questo, avendo altre cose da fare, risulta veramente impegnativo. Anche se la materia e le ipotesi gravissime obbligano al dovere dell’azione.

BB COME BENOTTI & BIRAGHI

C’è chi si ricorda il Benotti Mario accompagnare un monsignore, chiacchierato, ed esserselo tolto dai piedi perché ispirava quel non so che nulla ha a che fare con il concetto di onestà; sveglio e intelligente, per carità, ma retto proprio no, già, retto.

Certo questo Benotti, dalle molteplici vite: gionalista, professore di geopolitica, mediatore di mascherine e presidente del Consorzio Optel (fornitore di Leonardo) e, fotograficamente parlando, vicino al Prodi Romani e al Gozi Sandro, ci chiediamo quando trovi il tempo per andare a pisciare.

Nelle stesse ore riflettiamo su un’altra vicenda, altrettanto schifosa: “La collaborazione di D’Elia con l’azienda [Leonardo ndr] sarebbe stata «caldeggiata» da Andrea Biraghi, ex dirigente poi, scrive il gip, «allontanato su decisione dell’ad Alessandro Profumo a causa di presunte irregolarità nella gestione dei subappalti». A Biraghi, D’Elia era stato segnalato dall’ex generale dei carabinieri Romolo Bernardi che ha riferito di essere stato contattato attraverso un altro ufficiale dell’Arma dal senatore Franco Cardiello, avvocato di D’Elia. Biraghi, Bernardi e Cardiello non sono coinvolti nell’indagine. L’azienda, ribadisce Leonardo, «parte lesa in questa vicenda, ha fornito e continuerà a fornire la massima collaborazione per fare chiarezza sull’accaduto e a propria tutela»”.

Non c’è piacere maggiore di vedere passare lungo il fiume il cadavere del nemico, soprattutto se glie lo avevi annunciato e giurato che finiva così, un piacere pari a quello di osservare le navi attraversare il canale di Panama.

La Redazione

16 THOUGHTS ON “BB COME BENOTTI & BIRAGHI”

  1. Cuculo vigile in  ha detto:ModificaDue B che si intrecciano in un unico link
    https://m.dagospia.com/scotti-e-i-tentati-intrallazzi-al-miur-guidato-dal-5stelle-fioramonti-la-telefonta-su-profumo-236696“Mi piace”Rispondi ↓
  2. Matteo in  ha detto:ModificaLorenzo Fioramonti, da tempo membro ECFR”Mi piace”Rispondi ↓
  3. Cuculo vigile in  ha detto:ModificaTra i membri italiani alcuni docenti Link Campus come FRANCO FRATTINI e MASSIMO D’ALEMA
    https://ecfr.eu/rome/it/consiglieri/“Mi piace”Rispondi ↓
    • Matteo in  ha detto:Modificafacebook.com/pages/category/Nonprofit-Organization/ECFRRoma/about/Gli attuali Consiglieri italiani di ECFR sono:Giuliano Amato, Giudice della Corte CostituzionaleVincenzo Amendola, Ministro degli Affari europeiGiampiero Auletta Armenise, Presidente&CEO, MistralEmma Bonino, Senatrice; Già Ministro degli Affari Esteri; Già Commissario europeoMara Carfagna, Vice Presidente, Camera dei DeputatiClaudio Corbino, Presidente, Associazione DiplomaticiMarta Dassù, Senior Director European Affairs, The Aspen Institute; Editor-in-Chief, Aspenia, DIPLOMATIA, TRILATERALE, ecc….Massimo Deandreis, General Manager, S.R.M. Economic Research Center related to Intesa Sanpaolo GroupEmanuela C. Del Re,Vice-Minister of Foreign Affairs and International CooperationPiero Fassino, Presidente, CeSPILorenzo Fioramonti, Membro della Camera dei DeputatiFranco Frattini, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, già Ministro degli Esteri e Vicepresidente della Commissione Europea, JCI CAPITALSandro Gozi, Deputato (eletto) del Parlamento europeo; già Sottosegretario di Stato alla Presidenza del ConsiglioMonica Maggioni, Amministratore Delegato, RAI COM, TRILATERALEMarco Margheri, Responsabile ufficio di rappresentanza a Washington DC, ENIMauro Petriccione, Direttore Generale DG Azione per il clima, Commissione EuropeaLapo Pistelli,Executive Vice President – Direttore Relazioni Internazionali, ENIRomano Prodi, Presidente, Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli; già Presidente della Commissione Europea; già Presidente del ConsiglioLia Quartapelle, Membro della Commissione Affari Esteri, Camera dei DeputatiNicolò Russo Perez, Coordinatore Programma International Affairs, Compagnia di San PaoloPasquale Salzano, Presidente, Simest SPA e Chief International Affairs, Cassa Depositi e PrestitiStefano Sannino, Ambasciatore d’Italia in SpagnaGiuseppe Scognamiglio, Direttore, eastwest; Presidente, EWEINathalie Tocci, Direttore, IAI; Special Advisor dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera Europea/Vice Presidente della Commissione Europea”Mi piace”Rispondi ↓
      • Matteo in  ha detto:ModificaNBMarta Dassu’, membro:DIPLOMATIA
        TRILATERALE
        ECFR
        Centro Studi Americani
        Fondazione Italia-Usa
        IAI
        Italianieuropei
        ASPENE poi?Ma chi è? WONDER WOMAN?”Mi piace”
  4. Cuculo vigile in  ha detto:ModificaOnce upon a time in Terni
    https://www.nextquotidiano.it/mario-benotti-il-funzionario-di-palazzo-chigi-nello-scandalo-vatileaks/“Mi piace”Rispondi ↓
  5. Cuculo vigile in  ha detto:ModificaA Terni c’era anche LUI (ed una fondazione….)
    http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_03582_16“Mi piace”Rispondi ↓
  6. Cuculo vigile in  ha detto:ModificaDa presidente ISS l’amico della buonanima di ENRICO NICOLETTI si era dato da fare con le fondazioni (anche in Liberia!!)
    https://cgiliss.wordpress.com/fondazioni/“Mi piace”Rispondi ↓
  7. Cuculo vigile in  ha detto:ModificaTorna, quindi, di prepotente attualità un vecchio post, colorandosi di nuove sfumature e complessificazioni che, però, alla fine lasciano trasparire un disegno
    http://www.difesa.it/SMD_/Comunicati/Pagine/Firma_accordo_DAI_Sinergia_Difesa_Accademia_Industria.aspxMolte cose, insomma, sono più chiare. Anche riguardo al ruolo svolto da più di un personaggio
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