70.000 aziende pronte a fallire e 70 milioni di iniezioni da fare? In salita la strada che vi aspetta

Dicono che si dovranno effettuare almeno 70 milioni di iniezioni per inoculare il vaccino solo in Italia. Non saranno iniezioni da un pic e via. Ho fatto vaccini di tutti i tipi e recentemente anche quello contro la polmonite. Non sono riuscito ad oggi, nonostante le mie insistenze, ad inocularmi il prodotto antinfluenzale tradizionale (che fine ha fatto?) ma comunque continuo a sperare. Questo per dire che sono in grado di fare due conti della “spesa” e di indicare in almeno 20/25 minuti il tempo per la somministrazione del farmaco. Tempo di attesa indispensabile per accedere e attendere la possibile reazione violenta, prima di lasciare la struttura sanitaria. Comunque, se devo ipotizzare le ore dirette necessarie a fare tante iniezioni in sicurezza, registrando ovviamente nomi e cognomi (poi vedremo dove si consumeranno queste ore dirette e comunque non andrei oltre 350 punti di accoglienza in funzione contemporaneamente sul territorio nazionale con organico medico professionale impegnato realisticamente per 12 ore complessive) mi dispiace per gli ottimisti, ma siamo davanti a numeri con tanti/troppi zeri. So che in teoria possono essere di più i punti di raccolta ma dovere sempre pensare che distribuire in Italia per come è fatta è sempre un’avventura. Divertitevi (se mai si potrà chiamare divertimento scoprire il risultato) e poi fatemi sapere di cosa vi stanno parlando quei signori che mentre vi raccontano favolette per bambini ingenui pretendono di essere gli stessi che si cuccano il vantaggio di amministrare/dissipare una montagna di denaro che in qualche modo, se arriva, dovrete restituire voi, i vostri figli e i vostri nipoti. Se basterete. Dovrete restituire, fatto crudele e paradossale, anche gli appannaggi dei bugiardi, incapaci, dissipatori. E questo mentre si parla di oltre 70 mila aziende sull’orlo del fallimento solo in Italietta e il buon “ragioniere” Mario Draghi, a modo suo, vi avverte che sta per crollare l’intero grattacielo del sistema capitalistico. Che sia lui a dirvelo, sentite a me, non è cosa da sottovalutare.

Quello che scrivo vuol dire che per vaccinare una massa critica di compatrioti ci vorrà una santissima pazienza (anche perché oltre il 40% degli italiani adulti non ne vuole sapere per pregiudizio o perché non si fida più di voi classe dirigente che gli state dando disposizioni ogni giorno più contraddittorie a cominciare dall’aver detto, poche ore addietro, “ristoratori comprate vettovaglie perché vi faremo stare aperti” e poi, spaventati dalle conseguenze di tale folle scelta demagogica, avete fatto marcia indietro. Rimuovendo il dettaglio che le merci da cucinare e i vini da bere ormai sono stati ordinati se non pagati. Siete dei cazzari inaffidabili e colpevoli di strage (solo oggi sono morti 850 compatrioti) perché non avete l’alibi di bighellonare a struscio lungo il corso del paesello ma fate, strapagati, i ministri, i sottosegretari, i direttori generali, i generali, i direttori di giornale. Molti, complici di questa strage di credibilità e di compatrioti, siete giornalisti. Cioè dovreste essere il presidio del racconto veritiero.
Oreste Grani/Leo Rugens
P.S.
Non ci vuole un ministro della Repubblica per annunciare che il vaccino si farà prima al personale sanitario. Aiutoooooooooooo!!! Anzi, che lo dica è una ridicola, imbarazzante, testimonianza di un dilettantismo che può solo che spaventare ulteriormente i cittadini consapevoli del pericolo che stiamo correndo, guidati da tali incapaci. Certo che si vaccinano prima i soldati al fronte, perché, brutti vigliacchi piazzati allo “stato maggiore”, quella che è in corso è ancora, se non di più, una guerra. Prima il personale sanitario come mi sono permesso di mettere in rete, sin dal 2013, ribadendolo nel gennaio del 2020, si deve fare in caso di pandemia.
Io ottimista ho smesso di esserlo…
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