L’etica del territorio: Raggi e i suoi eventuali successori. Cominciamo da tale Enrico Michetti

 

Sono iniziate le grandi manovre per chi si deve prendere Roma, la Capitale d’Italia. Non è cosa minore se si pensa che per alcuni anni la Città Eterna ha avuto sindaci senza qualità. Alcuni anche mascalzoni e collusi con la criminalità, oltre che senza visione e capacità di guida strategica. Gente buttata a fare il sindaco senza alcuna preparazione utile a tenere insieme urbanistica e politica e senza che questi personaggi si siano mai posti il problema di come evitare che i cittadini rimanessero completamente estranei al dibattito sul futuro della loro città.

Sui nomi che si ipotizzano da qualche tempo (Calenda, la Raggi stessa ed altri) tornerò più avanti nel tempo. Oggi vi lascio uno spunto di riflessione sul tale professor avvocato editore Enrico Michetti. Non voglio suggestionare nessuno e quindi banalmente affido al post il cv che lo stesso Michetti ha giurato e pubblicato alcuni anni addietro.  Era il 2013 e il M5S era già entrato in forze in Parlamento. Lo ricordo anche se apparentemente non c’è nesso. 

Leggete quante cose sa fare il professore, avvocato, editore e tenete solo conto che, tempestivamente, l’ipotesi di questa candidatura piace a tal on. Claudio Fazzone, di cui trovate traccia ragionata in questo marginale e ininfluente blog. 

Claudio Fazzone

Fermiamoci sulla soglia quindi e che ognuno cerchi – per suo conto – indizi nel vastissimo cv di Michetti per capire il senso di tanto entusiasmo e, viceversa, le perplessità di Leo Rugens. Se mi accorgo che vi incartate, tranquilli, nei prossimi giorni vi comincio a dare una mano per capire cosa si intenda per società “civile” che scende in politica. 

Oreste Grani/Leo Rugens