La GlaxoSmithKline, la preveggenza e la strategia di marketing vincente

La GlaxoSmithKline avanza sul terreno strategico dei vaccini senza i quali il futuro dell’Umanità è incertissimo.
Della GSK questo blog vi parla da anni e vi aveva anticipato, sin dal 2013, che il colosso farmaceutico si preparava, investendo miliardi di dollari, al grande business dell’immunizzazione che non poteva non arrivare con una prevedibile pandemia. Mi sembrava strano (meglio stranissimo) che la GSK rimanesse fuori dai giochi e dalle spartizioni. Ma soprattutto assente al tavolo del potere. Citavo (in numerosi post e per anni) provocatoriamente tale signor Massimo Zuppini per vedere se le disposizioni della Glaxo fossero ferree in termini di riservatezza e basso profilo, in attesa di sferrare l’accatto decisivo. Le voci e gli annunci ufficiali dicono che ci siamo: la GSK sta per scendere in campo e non solo con le conferenze stampa. Si è presa il tempo necessario per mettere a punto un prodotto risolutivo nella maratona che aspetta il genere umano?
Vedremo. Prendo solo atto che nessun fessacchiotto del giornalismo italiano ha ritenuto doveroso (e professionalmente vantaggioso) scovare questo Zuppini e porgli le domande giuste. Ora alcuni si daranno all’inseguimento della GSK per fargli furbe domande. Sarebbe stato utile, questo continuo a pensare, ai cittadini sapere, con qualche anticipo, cosa si stava preparando. Anche chiedendolo a mister Zuppini che si interessa di etica nella multinazionale. Se è ancora vivo e dipendente. Scherzi a parte, che qualcuno cerchi Zuppini e gli strappi una valutazione a posteriori su quelli che lui per primo seppe delineare sarebbero stati gli impatti economici che un evento pandemico poteva generare. Zuppini azzeccò tutto ma sbagliò per difetto i danni (si sbilanciò e arrivò a ipotizzare la cifra che sarebbe oscillata tra i 160-675 miliardi di dollari per la sola economia americana. Ma i danni sono certamente molto molto maggiori anzi direi ad oggi incommensurabili) che una pandemia avrebbe generato riuscendo ad interrompere i sistemi sociali, economici e perfino politici, estesi anche su molte nazioni contemporaneamente e quindi con importanti effetti moltiplicativi e ancora in parte imprevedibili. Sante parole queste di Zuppini, The Best.
Comunque da Siena parte l’operazione strategica (altro che Kabul) e vedremo a quali condizioni ci sarà un qualche vantaggio per i nostri concittadini.
Oreste Grani/Leo Rugens

I fenomeni (con incentivo statale) della pandemia
https://www.editorialedomani.it/economia/il-grande-bluff-di-palella-litaliano-che-ha-portato-i-monopattini-in-borsa-skak34ca
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