Il riso è una cosa seria e come tale va trattato

Da tempo non sospetto (in realtà anni) questo marginale e ininfluente blog cerca di richiamare l’attenzione delle autorità competenti (che sono tante per i più diversi motivi) sulla centralità del riso, quale bene primario ma al tempo oggetto di avidità illecite, sia di imprenditori compiacenti che della grande criminalità organizzata. In particolare calabrese. Non mi autocito ma, se voleste, potreste banalmente digitare nel web Criminalità/EnteRisi/Roberto Rosso/Leo Rugens o Sapio/Leo Rugens o Scotti/Leo Rugens e trovereste come ci stiamo, con la dovuta passione, avvicinando all’argomento.

Al cuore dell’argomento che potrebbe rivelare un mondo di corrotti, corruttori, riciclaggio su uno sfondo della complessità dei relativi mercati internazionali. Come la vicenda del riso basmati in competizione tra India e Pakistan dimostra. Torniamo alla criminalità e ai legami (forse gli inquirenti sono vicinissimi a scoprirli) con la solita disponibile partitocrazia

Che va da destra (Roberto Rosso dell’Ente Risi, quando è stato arrestato, era di Fratelli d’Italia così come questo Giuseppe Caruso) a questo Mario Pirillo, ufficialmente del PD. E poi i soliti Scotti, sempre a galla e sempre facilitati dalle varie distratte Sace e autorità ministeriali italiote. 

Cosa ultima ma non ultima: siamo stanchi di doverci definire, per una forma di metodologica modestia, ininfluenti anche in questo delicatissimo settore che, viceversa, cominciamo a conoscere dopo essere stati indotti a studiarlo da cose gravissime che sono accadute, anche in aule di tribunali. Cose rese possibili con plateali complicità o strabismi ad orologeria. 

Il riso e la sua movimentazione (in Italia si produce il 46% del riso di tutta Europa) come abbiamo mandato a dire, in modo autorevole, anche in sede istituzionale, è una chiave di lettura di eventuali grovigli bituminosi che va utilizzata con la massima determinazione e quanto prima. Non fare gli approfondimenti necessari e doverosi potrebbe risultare indice di inadeguatezze gravissime. 

Altro che i soliti triti e ritriti attacchi alla ministra per quei poveracci dei disperati in fuga. Il riso e la criminalità sono ben altro e Matteo Salvini, avendo a disposizione non pochi personaggi di rilievo che nel suo partito si occupano di agricoltura, vigilasse. 

Anche in quei territori dove la Lega è egemone. Il riso infatti, al nord, potrebbe condurre, chicco dopo chicco, a sconvolgenti sorprese. Come già gli articoli che evidenziamo fanno ritenere. Sempre se uno li sa leggere. 

Comunque, qui siamo. 

Oreste Grani/Leo Rugens