Alejandro Bulgheroni, l’argentino che trasforma il petrolio in chianti (coi dollari cinesi)

Ahmed Rashid è, ritengo, un ottimo giornalista, pakistano di casa negli USA e autore di “Talebani”, saggio “storico” che risale al 2000 al quale si è abbeverato anche Steve Coll per il suo “Ghost Wars”. Rashid aveva visto e capito fino in fondo cosa significhi controllare l’Afghanistan, nonché aveva intercettato la mossa del petroliere argentino di origini italiane, Carlos Bulgheroni (morto nel 2016 di cancro), che aveva intuito e a suo dire ispirato gli USA, in merito all’opportunità di andare a prendersi petrolio e gas in Turkmenistan dopo il crollo dell’Unione Sovietica, al fine di dirottarlo in Pakistan e India, e forse fino alla Cina.
Alejandro Bulgheroni, fratello di Carlos, ha venduto metà della sua società, la Bridas, ai cinesi e da qualche anno ha investito oltre settanta milioni di euro in vigneti e immobili in Toscana; il vino è una sua passione.
A proposito di talebani buoni, uno dei loro tifosi è quasi certamente il principe Turkī bin Fayṣal Āl Saʿūd (تركي الفيصل بن عبد العزيز آل سعود; La Mecca, 15 febbraio 1945) secondo Steve Call: “Dal canto suo, il principe Turki riteneva che i talebani si sarebbero evoluti, crescendo, in una potenza politica più normale, più equilibrata e più conservatrice. Tutti i movimenti rivoluzionari, pensava Turki, nascevano con tendenze radicali e un po’ alla volta diventavano più moderati, e lo stesso sarebbe accaduto sono con i talebani. Nel frattempo essi avevano molto da suggerire: non erano corrotti, riportarono l’ordine nelle città afghane e accettavano con gratitudine la protezione dei sauditi e dei pakistani.
La stessa Arabia Saudita era nata settant’anni prima sotto la spada di una milizia islamica radicale, quella degli Ikhwan. Un po’ alla volta il regno si era sviluppato, si era stabilizzato e si era in parte modernizzato. Più di qualsiasi altro precedente movimento armato o politico afghano, i talebani si presentavano come un’immagine saudita, e il principe Turki era sicuro che anch’essi sarebbero maturati” (“La guerra segreta della CIA”, 2006, pagg. 373-374).
Alberto Massari
Carlo Palermo ci ha visto proprio bene, insisto.
http://www.infobae.com/noticias/2017/09/03/carlos-bulgheroni-la-historia-del-hombre-mas-rico-del-pais-que-desde-una-pieza-de-metal-edifico-un-imperio/
“–¿Qué experiencias compartió con Bulgheroni?
–Muchas misiones relacionadas con los mercados internacionales. Israel, China, etcétera. Pero no sólo en ese plan: también como amigos personales. No se olvide que Carlos tenía unos gramos de italiano.”
Sisisisi….tutti al Sacro Monte di Erice ???
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https://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/04/09/news/torno_chiuse_le_indagini_sul_crac_valori_e_bulgheroni_tra_gli_indagati-56295536/
Con Bulgheroni, quello della Bridas (Afghanistan)…..
TRIKKEBBALLAKKE
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Visto che dobbiamo dare tutti questi soldi ai Pakistani, non potremmo consegnargli anche GEV?
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Daje
Amaro AMARA….offre Edward Faina Luttwak
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Da notare:
“Da Siena, nella Toscana italiana, dove trascorre le sue vacanze…”
GEV a Siena? OooooppperBacccoooo
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