I vostri soldi per far drizzare falli? O allentare sfinteri? 

Cosa c’è di tanto difficile da capire quando dico che se uno compra droga (o si accompagna ad una donna nigeriana o gioca in una bisca o “aiuta la criminalità” a riciclare monetine nelle slot) non può essere – al tempo stesso – in alcun modo, influente nella gestione della cosa pubblica? Chi non vuole capire (e rispettare) una regola basilare come quella che ho appena enunciato o è cretino (e siamo alla solita accusa che mi potrebbero appioppare perché do del cretino ad un tale soggetto) o è un mascalzone consapevole da che parte stare.  

Se uno è oggettivamente colluso con la criminalità non può non solo toccare soldi pubblici (e Morisi è pagato da anni con i soldi della Repubblica non avendo la Lega e Matteo Salvini capitali propri se non quelli del finanziamento pubblico), questo è il mio pensiero, ma non deve essere a contatto con informazioni che potrebbero riguardare la sicurezza della collettività. Soprattutto di quella che non compra droga dagli spacciatori, non si ferma ad accoppiarsi con le immigrate clandestine, trans o meno che siano, non tifa oggettivamente per la ‘ndrangheta, dentro e fuori la Calabria. 

Perché ad uno che ha fatto (è accaduto anche questo in questa Italia) il Ministro di Polizia i giornalisti consentono di farfugliare banalità su ciò che è privato e ciò che è pubblico? Se uno influenza l’opinione pubblica con tutte le cazzate elettroniche che inventava Morisi (e la sua squadretta di smanettatori) come si fa a disgiungere la sua moralità dall’uso strumentale della Madonna taumaturgica, dai voti da raccogliere dove, metro per metro, nulla accade che le mafie non vogliano, dall’invenzione creativa degli slogan con cui tacitare le coscienze quando si adottano misure “utili” a che i troppi che vogliono vivere affoghino nel Mediterraneo. Il binomio “Morisi-Salvini” va letto come una sola testa pensante e come complici utilizzatori finali del denaro pubblico che il primo usava anche per assoldare fragili rumeni e il secondo gli faceva pervenire giustificandolo grazie ad ingannatrici disposizioni (il finanziamento pubblico) che nessun cittadino onesto avrebbe autorizzato.  

Perché nessun cittadino onesto riesce a trovare il nesso tra il cazzo duro di un giovane alterato dalla droga dello stupro/cocaina/altro e il finanziamento pubblico dei partiti. E chi rimanere in superficie a parlare di cessioni o meno delle sostanze stupefacenti mena il can per l’aia: io banalmente vi suggerisco di chiedere quanto di quello che lo Stato passa al non “organo dello Stato” Lega Per Salvini o come è arrivato a chiamarsi il trucco giuridico un tempo utile a passare la paghetta al TROTA (non un delfino come opportunamente un po’ vergognandosene disse Umberto Bossi) veniva “legalmente” girato al consulente strategico Morisi

Se i cittadini fossero nuovamente informati dell’obbrobrio (non c’è nella Costituzione nella formula ingannatrice oggi attuata) in base al quale il Morisi riceveva denaro (spero che lo sperpero sia stato immediatamente sospeso) con cui pagava (cosa è questa cifra che gira di 4.000,00 per comprare il piacere del doppio fallo in questa storia tutta pubblica e per niente privata?) i suoi vizi (mentre i lavoratori morituri e i contribuenti in generale devono porsi l problema di come pagare luce, gas e benzina) si riaprirebbe, anche alla luce di questi casi eclatanti, salvo l’ovvio diritto di associarsi liberamente, un dibattito giustamente feroce sulla fine, questa volta a furor di popolo, del finanziamento pubblico della partitocrazia. Perché mai infatti, indotto da trucchi dello Stato, un cittadino, senza partito o eventualmente iscritto ad altro partito da quello di Salvini, dovrebbe andare a dormire tranquillo sapendo che ha dovuto pagare (è così e non provate a smentirmi) quota parte della bottiglietta fatale o della polvere bianca di cui di parla? Per concorrere a far diventare duro il cazzo (o disponibile lo sfintere) di qualcuno che neanche si conosce, il cittadino qualunque dovrebbe cacciare soldi?

Ma Caligola (quello) era un sempliciotto della “cosa pubblica” a confronto di questa teppaglia. Il tutto senza una reale contabilità e controllo. E questo mentre l’erogazione ai partiti non ha minimamente fatto argine agli scandali continui (quelli che si fa in tempo a scoprire!) su come dagli enti e dalle casse dei privati escano fiumi di denaro per corrompere ed ottenere ciò che non spetterebbe. E in più senza che questi partiti servano, come dice la Costituzione, ad organizzare, nelle sue varie tendenze, l’opinione pubblica, per eventualmente orientarla, per concorrere a determinare la scelta degli organi di potere ma non certo per diventare strumento di potere, anche violento, o, tanto meno, organo di potere. Invece voi avete pagato, per decenni, un nulla facente come Matteo Salvini perché arrivasse a pagare, sempre con soldi vostri, il suo consulente di immagine. Immagine di merda visti i presupposti. Altro che guidare il Paese. 

Oreste Grani /Leo Rugens