Mario Borghezio? Se uno non sa chi sia c’è qualcosa che non va

8 ottobre 2021

Premessa: i giornalisti di Fanpage hanno fatto bene, molto bene a fare quello che hanno fatto, ma è doveroso aggiungere che hanno scoperto l’acqua calda rendendo pubblica la regia di Mario Borghezio dietro tutto quello che è attinente ad entrismo (infiltrazione/sabotaggio/provocazione) neonazista nella Lega Nord (o altra denominazione) e nel resto del variegato mondo denominato centro-destra. Borghezio è un vecchio arnese (si può dire di un signore nato il 3 dicembre 1947 che è un vecchio) della “provocazione nera“, nazionale e internazionale, spesso sospettato di essere al servizio di centri di costo (per lui ricavo), perfino di natura ministeriale, non solo italiana. E questo a causa di strumenti di pressione, si sarebbe detto un tempo, nelle mani degli “sbirri”. Se c’era bisogno di un’ulteriore prova di come la Repubblica balli sull’orlo del baratro ridotta in balia di questo ciarpame anche questa vicenda ri-raccontata aiuta. Aiuta a capire la gravità di come sta messa in termini di sicurezza lo Stato, ricordato che gli ambienti descritti non solo sono presenti nei “partiti” ma che le stesse cordate, ciclicamente, esprimono collaboratori (portaborse/consulenti) di ministri (perfino al Viminale), sottosegretari (Borghezio, evitate di dimenticarlo, nel 1994, 1° Governo di Silvio Berlusconi, è stato perfino sottosegretario alla Giustizia) e membri di organismi (il COPASIR ad esempio) che dovrebbero essere, viceversa, impenetrabili. Questa gentaccia quindi non va sottovalutata perché non solo è ciò che è ma perché trama e trama e trama (in chiave eversiva) contro le istituzioni repubblicane. Pieno tempo. Istituzioni che stanno messe male ma che non meritano una tale fine miserrima. Borghezio? Direi che se non si sa chi sia, c’è qualcosa che non va. Noi, da anni, sappiamo cosa faccia (o tenti ciclicamente di fare) e come sia, tra l’atro, organico ad ambienti nazionali e internazionali non certo “amici” dell’Italia.

Oreste Grani/Leo Rugens

P.S.

Non c’è nulla di casuale ed io, che ho l’età di Borghezio (anzi sono più vecchio), mi ricordo bene quando fu scelto da Berlusconi/Dell’Utri/Bossi come, lo ripeto, Sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia! Vogliamo smetterla di stupirci? Vogliamo smetterla di non ricordare che il giorno 11 luglio 1976 (prima quindi del 1994) Borghezio fu trovato, al valico di frontiera con la Francia di Ventimiglia, con la famosa (per chi lo sa) cartolina infarcita di minacce di morte e inneggiante ad Hitler, indirizzata a Luciano Violante, evidentemente da spedire dalla Francia. Per mestare mestare mestare intorbidare, intorbidare, intorbidare. Il testo era: 1,10,100,1000 Occorsio. Vittorio Occorsio, magistrato e persona integerrima, era stato ucciso “due giorni prima” da un camerata di Ordine Nuovo: Pierluigi Concutelli. E a uno così come Borghezio lo si nomina sottosegretario alla Giustizia? Solo per questo Berlusconi andava bandito a vita dall’Italia. Sentite a me, voi di quello che è accaduto, in Patria, negli ultimi 50 anni, sapete poco o nulla e soprattutto non sapete ancora niente di come queste forze, ininterrottamente, hanno tramato, tramato, tramato, ucciso, ucciso, ucciso, trattato, trattato, trattato. A prescindere dalle assoluzioni.