Più che mandarlo a dire non potevo fare! 


Comunque eviterei di non tenere conto di quanto ho scritto quel 2 febbraio u.s.
Oreste Grani/Leo Rugens 

P.S. Niente escluso.


OGGI MI CONSEGNO AI MIEI NEMICI. LASCIO INFATTI CON QUESTO POST TRACCIA DI UN PENSIERO “ANTIDEMOCRATICO”, AL LIMITE DEL REATO, PRONTO A PAGARNE LE CONSEGUENZE – PARTE SECONDA

Qualche giorno addietro, in chiave ovviamente provocatoria, ho lasciato scritto che se il Presidente della Repubblica avesse deciso di sciogliere d’imperio questo Parlamento e avesse assunto, dando vita ad una forma atipica di colpo di Stato, lui sì i “pieni poteri”, nessuno avrebbe fiatato contro tale atto antidemocratico ma liberatorio da un vero e proprio incubo. Anzi! E ribadisco, anzi, intendendo che milioni di compatrioti sono ormai delle molle pronte a scattare! Non mi ero sbagliato a buttarmi avanti al limite dell’illecito: alcuni sondaggi onesti (è come se vi stessi dicendo, ma non ve lo dico, che i prefetti finalmente cominciano a dire la loro sul sentiment nelle grandi città) dicono che tutti gli italiani (tranne qualche decina di migliaia di servi/clientes di questi zozzoni oligarchico-partitocratici) stanno con il Presidente Sergio Mattarella, considerando “i politici” non solo dei parassiti criminali incapaci ma ormai gentarella avida e litigiosa messa a culo nudo dalla variante Covid 19. Che ne ha rivelato, se ce ne fosse stato bisogno, la pochezza.

Vuol dire quindi che se Mattarella volesse cogliere l’occasione per liberarsi di questi stracci, dovrebbe/potrebbe convincere il riottoso Mario Draghi e chiudere la partita senza colpo ferire. Tenendo conto voi tutti miei pochi ma affezionati lettori che Mario Draghi sarebbe per tutti questi mascalzoni una iattura per alcuni motivi di fondo: è onesto; è competente; detesta i mediocri raccomandati; si è formato negli USA e in politica estera, pur essendo il suo tallone d’Achille, non lascerebbe spazio agli amici di Putin o della nomenclatura di Pechino; infine è massone ma di grande statura etico-morale. E qui cascherebbero gli asini raglianti italioti abituati alle notorie finte logge, ridotte ormai a consorterie di ladri, nemici dello Stato Repubblicano e perfino popolate da ‘ndranghetisti assassini ed eversori

Oreste Grani/Leo Rugens