Il botto climatico ingovernabile ci sarà

Il ministro Roberto Cingolani, fisico, scopre che quanto si è discusso a Glasgow ha poco a che vedere con la scienza e con le innovazioni tecnologiche ma quasi tutto con la diplomazia. E, spero che tutti lo capiate, in diplomazia, alcuni paesi (tra cui l’Italia) sono ormai debolucci. In un Pianeta (piccolo come ben sa il ministro che ci ha scritto perfino un libro) dove il patrimonio è comune (è in prestito per tutti) ma solo alcuni comandano/decidono cosa si fa realmente, pensare di partecipare ad orientare il futuro, è da veri dilettanti. E il ministro, con faccia scura e toni della voce al seguito, alla fine della Fiera UK, mi è apparso un vero giovanotto allo sbaraglio.
La partita Cup 26, gentile esperto esponente del governo dei migliori possibili, tanto per fare un esempio, si è cominciato a giocarla (e si continua a giocare), anni addietro al Polo Nord. Non una partita di polo (cavalli costosi, mazze e palle) ma quella che, consentendo che l’Artico si riscaldasse (parliamo di decenni di incuria e di ignoranza sulle cause di tale fenomeno complesso), si svolge con in premio la scoperta di nuovi giacimenti in una fase storica in cui la domanda di energia è aumentata freneticamente. Ai veri giocatori del Grande Gioco, i bla bla bla, anche della ingenua Greta oltre che dei pochi politici preoccupati, gli “rimbalzano“, direbbero i coatti romani. Sono altri gli obiettivi e tra questi non mi risulta che nessuno dei veri giocatori (ho scritto nessuno) abbia interesse ad un futuro “sostenibile”. Pensano, sentite a me che non sono neanche l’unghia dell’alluce del piede destro di Cingolani, allo sviluppo tecnologico ma solo perché rende più accessibili e a costi minori le risorse minerarie. E a questo “torneo a parte” (lo sviluppo tecnologico) dedicano il top dei loro servizi segreti e ogni possibile comportamento corruttivo.

I Grandi Giocatori del Grandissimo Gioco, informati della generale scarsità di cibo puntano inoltre, grazie ai danni che il cambiamento climatico genera, tanto per continuare a fare esempi, nella Zona Artica, ad accaparrarsi proteine di pesce. Per fare soldi ma perfino producendo cibo per gatti. L’Artico di cui parliamo ricopre un sesto della massa terrestre, cioè oltre 30 milioni di chilometri quadrati. Pensate che chi controlla le grandi masse finanziarie del Pianeta abbia a cuore la sussistenza e le basi culturali delle popolazioni indigene o, viceversa, quando pensa allo scioglimento prossimo venturo di parte del Mare Polare si sfrega le mani perché ci vede opportunità per aumentare aumentare aumentare aumentare la propria ricchezza e la insaziabile sete di potere? Ma questo Cingolani, smarrito, con la faccia appesa, che scopre il potere del business (coperto dalla diplomazia) e non del buon senso politico, civile, scientifico, culturale, dove l’avete trovato? E come vede, signor ministro, le faccio implicitamente un complimento perché non penso che stia recitando la parte del deluso. A molti conviene che il clima rimescoli le carte. I cambiamenti climatici avranno degli effetti geopolitici certi e alcuni – cinicamente – puntano sul riscaldamento come mazziere. Non saperlo (o far finta di non saperlo) non qualifica.
Leggete, informatevi sul permafrost come si assottiglia e come stia mutando la vegetazione e su tutto quello che è ormai noto a tutti ma che era previsto da decenni e riflettete su chi ne avrà vantaggio e a quali latitudini. Così almeno lo stupido avido calcolatore ritiene che sarà. Perché questi capitalisti (si chiamano così e non posso cambiargli il nome) dovrebbero spendere soldi per invertire la rotta? Ecco il bla bla bla che Greta intuisce: molti hanno scommesso che non c’è più niente da fare. Anzi. Gli va benissimo così. Voi, se esistete, e se proprio volete fare qualcosa, direi di mettervi a organizzare il corrispettivo di mascherine, lavaggio di mani, distanziamento sociale, attrezzature sanitarie (uso semplicemente questa metafora così non potete dire di non aver capito) come se fossimo alla vigilia di una maxi pandemia. Studiate cosa servirà e datevi da fare. Il riscaldamento del Pianeta ci sarà e sarà senza controllo. Punto.
E in molti si ammazzeranno per trarre vantaggio. In molti si stanno preparando a questo (armi evolute comprese) e non a partecipare a salvare il Pianeta. Di cui non gliene frega un emerito niente. Il catastrofismo è altro. Io ragiono di ragionevole dubbio (questo me lo lasciate passare?) da contrapporre ai mascalzoni che ritengono per fare un altro esempio, perdita di tempo le esercitazioni antincendio o di protezione civile. O acquistare e stoccare in tempo mascherine o liquidi sanificatori. Figurarsi se non si trattasse di un ragionevole dubbio ma di una certezza imminente di che razza di botto ingovernabile si tratterà. Razza di botto ingovernabile? Ritengo di sì.
Oreste Grani/Leo Rugens
…….ed ultima considerazione , ma non d’importanza……… NUOVE ROTTE PER LE NAVI VIA EX MARE ARTICO…….NAVIGABILE PER TUTTO L’ANNO……..
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Caro Leo,
puoi dire ai governanti mondiali ed ai signori di Glasgow ,come anche al ns ministro Cingolani di smettete di giocare, da incompetenti ,col clima’!
Se continuate ad alzare le temperature mondiali ,arriverete al punto di accendere pure il perma-flos siberiano ?cancellando la vita ?, trivellando anche in zone polari ?
Poi , poi , ….rimarrà ai vivi il solo bla bla bla
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Caro Leo, cosa si puó fare per prepararci alla catastrofe prossima ventura ? Scappare in qualche eremo in montagna a curare l’orto, allevare qualche gallina e qualche capra ? Nonostante i miei avi contadini , da cui Ho ereditato un paio di piccoli appezzamenti di terreno, venerdí sera sono andato in crisi per una foratura di gomme ,😂😂😂,senza telefonino (con cui ho chiamato l’officina) sarei dovuto tornare a casa a piedi! 😂😂😂figuriamoci dover reimparare l’arte del agricoltore (solo un professore stupido,durante la sessione di esami universitari,quando bocciava qualche esaminando, invitava, come se fosse la cosa più facile del mondo, lo studente rimandato a dedicarsi all’agricoltura! 😂😂😂)
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Tocca rispolverare il nucleare. L’alternativa altrimenti sono le ricette malthusiane di fondazioni come il club di roma. Cosa è meglio delle due? C’è una terza via, inquietante, il capitalismo della sorveglianza, la fusione a freddo tra liberismo economico e comunismo cinese, ovviamente siccome sorveglianza è troppo brutto da dire allora si sostituisce con capitalismo inclusivo. I tre poteri esecutivo, politico e giudiziario vengono sostituiti dai tre big, nell’ordine: big tech, big pharma e big money. Il nuovo contratto sociale quindi prevederà un neofeudalesimo digitale, si passerà dalla proprietà allo sharing, ovviamente la proprietà non sparirà ma sarà lusso esclusivo delle grandi holding, insomma il comunismo delle multinazionali. Un’idea tanto geniale quanto distopica. Questo riguarderà principalmente l’occidente perche non tutto il mondo, a ben ragione, accetterà una simile follia. Vedremo se ci riusciranno.
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Allora Cara Poiana Urbana mi conviene liquidare tutto e sputtanarmi I quattro soldi ricavati come fece il Conte Mascetti ,nel film “amici miei”😂😂?Per Fortuna ,a differenza del personaggio interpretato da Tognazzi, che, dopo essersi indebitato perfino con gli usurai, informava gli amici dell ‘intenzione di suicidarsi, ora c’é ,come alternative, il reddito di cittadinanza! 😂😂😂
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Il fatto è che la faccenda puzza e non certo da poco tempo. Allora: prima c’è l’emergenza terrorismo, bombe bombe bombe, poi l’emergenza spread, riforme, cessioni di sovranità, riforme e poi ancora cessioni di sovranità, poi ritorna il terrorismo, bombe, sgozzamenti, bombe e di nuovo sgozzamenti, poi l’epidemia, restrizioni, vaccini, restrizioni, e poi ancora vaccini, chiusure e restrizioni, ora arriva l’emergenza climatica…Ovviamente tutto questo solo per salvare il potere di pochi a scapito di tutti. Preferiscono tornare al medioevo pur di non lasciare il trono, perché sono loro quelli che devono portare la corona. Piccola incursione nel futuro: ma quanto sarebbe bello per loro se nel 2050 l’alimentazione umana fosse come quella degli astronauti, pillole di big pharma a manetta e obsolescenza di un settore agricolo cosi oneroso e complicato, se il lavoro delle aziende di precisione e non solo fosse a comando remoto immersi nel metaverso, con individui in progressiva ipotrofia muscolare, quindi poco forti e inclini alle rivolte, oppure percorsi eutanasiaci di cessioni di “quote vita” per cui se stacchi vontariamente prima la spina, il restante statistico di vita rimanente viene calcolato e commutato in credito agli eredi e malthusianamente si toglie il disturbo, o ancora tecnologia a mrna, che dopo miliardi di dati di sperimentazione ottenuti grazie ai vaccini, si evolve a tal punto da concedere le chiavi della vita quasi eterna ma opzione talmente costosa che alla portata solo degli incoronati?
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Qui in Sicilia c’é una corsa da parte dei grandi gruppi finanziari ad assicurarsi i terreni con la migliore esposizione solare per impiantare centrali fotovoltaiche; I piccoli e medi proprietari presi in una Morsa tra debiti, clima impazzito e caduta dei prezzi agricoli, quando vengono loro offerti contratti di affitto trentennale a 2.000 euro ettaro li accolgono come se cadesse la manna dal cielo! Nel frattempo,finché ci saranno ancora, io mi godo le prelibatezze prodotte nell Alto belice corleonese 😉!;le pillole ,le supposte, le alghe e gli insetti le lascio ai sognatori di Big Farma e a tutti i neo Malthusiani😂
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Così va bene. Leo Rugens serve per poter civilmente esprimere le vostre opinioni. Noi, nella nostra semplicità e marginalità, ne terremo conto. Nei prossimi giorni, cominceremo a ragionare degli impatti fisici (parlo del Pianeta e dei suoi abitanti animali e piante compresi) e delle possibili conseguenze geopolitiche. In particolare sono attratto da dire la mia sul concetto di estensione delle sovranità nazionali all’atmosfera e soprattutto al fondo del mare. Come sapete tutti con l’acqua, da bere e non, come posta in gioco principale. H2O quindi dopo i danni dell’accumulo di CO2 in atmosfera. E senza temere ragionamenti sul nucleare. Mai dimenticando che non basta conoscere perché bisogna mettere in pratica. Non basta volere ma come diceva un raffinato pensatore quale era Goethe, bisogna agire.
Oreste Grani
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