Ahi serva Italia, di dolore ostello, / nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di province, ma bordello!

Duccio Tronci pubblicò per Lit editore nel 2013 “Chi comanda Firenze – La metamorfosi dei poteri e i suoi retroscena attraverso la figura di Matteo Renzi. Ci vuole stomaco per riandare con la memoria a quelle imprese, soprattutto bisogna farsene una ragione del fatto che il Paese possa tollerare un soggetto del genere, sostenuto in modo trasversale da destra a sinistra in modo strumentale. Classe 1975, a ventun’anni entra nel Ppi di Bianco e a 29, nel 2004 è presidente della Provincia, nel 2009 Sindaco di Firenze quindi Presidente del Consiglio oggi erede spirituale di B. nonché suo pericoloso glande erettore.
Duccio Tronci è giornalista di cronaca e politica locale. È stato redattore del quotidiano “il Nuovo Corriere di Firenze” e collaboratore del gruppo E Polis. Ha iniziato la sua esperienza per “l’altracittà” mensile delle Piagge, nell’estrema periferia di Firenze, curando inchieste su beni comuni e grandi opere. Ha lavorato anche per uffici stampa di soggetti no profit (Campagna Sbilanciamoci! Associazione Botteghe del Mondo, Associazione Finanza Etica) e imprese responsabili. Nel 2005 e nel 2007 ha ottenuto riconoscimenti di merito al premio giornalistico Gabriele Capelli, con le inchieste L’acqua di tutti e Alta velocità, un disastro a nove zeri. Oggi si occupa di comunicazione politica.
Alberto Massari
E già così immagino la nausea; prendete un bel respiro perché i ricordi peggiori arriveranno man mano.
Avrebbe dovuto suonare come una campana a morto e invece: niente. Nella visione politica di R. la funzione pubblica è funzione dei suoi affari privati.
Tenetevi forte perché qui entra in scena Bonafede, il futuro Ministro di Giustizia; siamo nel dicembre 2010 e aveva nevicato tanto…
Il blocco seguente mostra come la passione per i voli all’estero a cercare soldi non sia una novità per R.

Dulcis in fundo, la liason con l’aspirante Presidente della Repubblica: Silvio B. e il delinquente Verdini Denis.
…. pochi giorni dopo l’omicidio di Giulio Regeni
https://www.editorialedomani.it/politica/mondo/cosa-sappiamo-dellinchiesta-francese-sui-rapporti-militari-tra-macron-e-al-sisi-btfyv7xs
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Avevo letto, grazie.
Alberto
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Africa e non solo
https://formiche.net/2021/11/sparkle-rapporto-africa-tim/
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Ogni tanto deposito notizie sulle quali vorrei attirare l’attenzione anche se poco attinenti al post.
Non è questo il caso.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/11/26/lobby-fermata-una-proposta-di-legge-che-ci-chiede-mezzo-mondo-altro-che-trasparenza/6404989/
Ripensando ad eventi dei quali, nel corso della mia vita, sono stata in qualche modo testimone, quasi sempre ho potuto riscontrare (magari a posteriori) che le cose non erano quelle che apparivano.
Ricordo perfettamente la radio una mattina, verso le 9, in bagno, che annunciava che Aldo Moro era stato rapito (chissà come mai non ero ancora a scuola, ma ancora in bagno? Sciopero? Ora di religione? Questo non lo ricordo, ma la voce dalla radio sì e anche il commento a caldo di La Malfa, ascoltato insieme a mio padre) e poi, dopo più di quarant’anni, ho saputo che di quello che ci avevano raccontato non era vero niente!
Che molto di ciò che viene detto al popolo bambino su questo virus non sia vero (o, almeno, che non sia tutto ciò che c’è da sapere, tanto più che sono maggiorenne da un pezzo e non ho più bisogno di imitare la firma di mia madre sul libretto delle giustificazioni) non mi stupisce affatto.
Mi interessa di più “stare sul pezzo” e non distrarmi.
Prima o poi (verosimilmente poi) il virus sparirà – come dice lo scienziato giapponese “si estinguerà” – e si tratterà di “raccogliere i cocci”.
Allora si vedrà su quante (e su quali) cose ci siamo lasciati distrarre, storditi dall’assordante rumore di fondo, dal bombardamento mediatico, da personaggi in cerca di notorietà che non si sa a che titolo sentono il bisogno di dire tutto e il contrario di tutto.
A meno che Covid, pentito per tutti i dispiaceri che ci ha procurato, non si faccia perdonare togliendoci di mezzo tutta la gentaglia che ha pensato di approfittarsi della situazione per fare i propri squallidissimi interessi.
A proposito: visto chi c’è tra quanti sgomitano per avere uno straccio di intervista sulla necessità di un “ritorno alle origini”? (senza vergogna)
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Fa un po’ ridere però questo articolo. “Le raccomandazioni degli organismi internazionali”… Perché costoro sono forse esenti dall’influenza delle lobbies? Ecco, io personalmente trovo distraente proprio questo genere di narrativa.
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Mi riferisco all’articolo del fatto q.
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