Miguel Gotor non solo nuovo assessore alla cultura del Comune di Roma

Di lui mi chiese e mi parlò (era la prima volta che mi capitava di sentire parlare del giovane storico) Pompeo De Angelis, il ternano e, in quanto ternano, umbro. Pompeo, a sua volta storico di Terni e specialista di mille altre cose a cominciare dalla grande conoscenza delle vite dei Papi e del Seicento artistico italiano, era incuriosito della candidatura del Gotor alle elezioni politiche del 2013. Gotor era infatti capolista in Umbria e fu eletto. Pompeo mi disse subito che era un bene che Gotor entrasse in Parlamento perché era di fatto uno storico, un appassionato studioso di complessità politiche (la fine tragica del democristiano Aldo Moro è un nodo saliente non sciolto della storia della Repubblica), un docente di filosofia e di “ereticità” (forse non si deve dire così ma io sono un ignorantone e mi sento libero di scrivere strafalcioni) nella Chiesa di Roma.

Le curiosità e le valutazioni di Pompeo De Angelis mi ha accompagnato per decenni e per argomenti ancora più gravosi, figurarsi se non ne ho tenuto da subito conto. Un giorno, alla presentazione di libri, ho addirittura conosciuto di persona Gotor (faceva riferimento ai suoi studi su Moro e ad un periodo tragico che ho vissuto in prima persona) e, lui non lo ricorderà, abbiamo anche scambiato due parole a fine evento. C’era al tavolo del ragionamento anche Stefania Limiti che era la persona che ero andato espressamente ad ascoltare. Pompeo, con le sue orecchie “umbre” e sagge, mi aggiunse che Gotor era una persona “per bene”. Sono contento che dopo troppi anni di confusione (perfino la scienza del burlesque ha avuto credito) Roma abbia una figura di riferimento strategica per provare a riavere identità, un qualche visione morale del territorio, una strategia per in-venire e, nel farlo, inter-venire. In altro post ragiono del 25° Congresso Mondiale di Filosofia che si terrà a Roma, nel lontano/vicinissimo 2024. Gotor, se la giunta sopravvive a quanto potrebbe accadere di traumatico in questo stanco Paese, si troverà al posto giusto al momento opportuno. Per servire il Pianeta, l’Europa e il Mediterraneo, l’Italia e la sua Capitale speriamo ritrovata. Così auguro che sia al nuovo assessore alla cultura di Roma.
Oreste Grani/Leo Rugens

Miguel Gotor (Roma, 18 aprile 1971) è un politico, storico, accademico e saggista italiano.
Nato e cresciuto a Roma, è sposato e ha due figlie. Insegna storia moderna presso il dipartimento di studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dove si occupa di storia della vita religiosa fra Cinque e Seicento, in particolare di santi, eretici e inquisitori, e di storia degli anni Settanta del Novecento.
Ha collaborato alle pagine politiche e culturali dei quotidiani La Stampa, Il Sole 24 ore e, dal 2020, scrive su La Repubblica (lo aveva già fatto tra il 2011 e il 2013) e sul settimanale L’Espresso.
Nel 2008 ha vinto il Premio Viareggio per la saggistica con “Lettere dalla prigionia“, volume dedicato agli scritti che Aldo Moro produsse durante il suo sequestro a opera delle Brigate rosse.
Ha pubblicato “Il memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere italiano” (2011), “La passione non è finita” (2013) che raccoglie gli scritti di Enrico Berlinguer, “L’Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon” (2019).
Attività politica
Alle elezioni politiche del 2013 è stato candidato, ed eletto, al Senato della Repubblica, tra le liste del Partito Democratico nella circoscrizione Umbria, dove era capolista.
Ha fatto parte della corrente interna al PD denominata “Area riformista” fino al febbraio 2017, quando ha lasciato quel partito ed è stato tra i fondatori di Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista (MDP) di cui è responsabile nazionale del dipartimento Scuola, Università e ricerca.
Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 ha sostenuto la lista di Pietro Grasso Liberi e Uguali, per la quale si è candidato alla Camera dei deputati nel collegio plurinominale Lazio 1 – 01, senza risultare eletto.
Da novembre 2021 è assessore alla cultura del comune di Roma, nella giunta capitolina del sindaco Roberto Gualtieri.
Opere
- I beati del papa. Santità, Inquisizione e obbedienza in età moderna, Firenze, Olschki, 2002.
- Chiesa e santità nell’Italia moderna, Roma-Bari, Laterza, 2004.
- Immagini di un cinquantennio (1954-2004), s.l., Piria, 2006.
- Il memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere italiano, Torino, Einaudi, 2011.
- Santi stravaganti. Agiografia, ordini religiosi e censura ecclesiastica nella prima età moderna, Roma, Aracne, 2012.
- Io ci sarò ancora. Il delitto Moro e la crisi della Repubblica, prefazione di Gian Carlo Caselli, Roma, Paper FIRST, 2019,
- L’Italia del Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon, Collana Passaggi, Torino, Einaudi, 2019,
- Il sovrano spodestato. Una conferenza sul caso Moro, Roma, Castelvecchi, 2020,




Credo che Gotor sia in pensione o quasi a Tor Vergata. Mi ricordo che frequentava molto il vecchio Rettore Finazzi Agrò ai tempi prima e dopo il Giubileo 2000, Rettore Finazzi che io nel mio piccolo contrastai moltissimo o almeno ci provai per l’ enorme errore a mio giudizio di volere costituire un inutile doppione giuridico amministrativo di gestione del PTV Policlinico Tor Vergata, perlappunto la Fondazione di diritto Privato che poi si è caratterizzata negli anni soprattutto per i debiti accumulati a mio giudizio (tanto che la Regione e l’ Ateneo del Prof. Schillaci hanno fatto alla fine marcia indietro alla vecchia cara 517/99).
Gotor è sicuramente un fine intellettuale, molto colto, molto stimato ed apprezzato dai docenti e dagli studenti ed è sicuramente un ottimo acquisto per la Giunta di Zio Gualtiero: ora però Gotor deve passare la prova dei fatti concreti come si richiede ad un Assessore alla Cultura di una Capitale europea e secondo me deve farlo molto in fretta, perchè Roma non ha tanto tempo a sua disposizione visto come è ridotta.
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Miguel Gotor ?… che è un “ballerino di Flamenco ?
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Ringrazio Francesco Russo per il sempre puntuale contributo. Come ricorda Roma ha grandi urgenze e dalle periferie al centro si deve poter vedere, quanto prima e con visione sttategica, che la fase del grave abbandono è cessata. Mentre si avvia il possibile io suggerisco di prepararsi al 25° Congresso Mondiale di Filosofia. Grazie ancora Francesco. Di tutto.
O.G.
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