A cosa servono le Forze Armate in Italia?

I bla bla bla li lascio agli addetti ai lavori. Ci sono ancora (così spero) in giro grandi conoscitori del ruolo delle Forze Armate, in Italia. Ho scritto “ancora” perché ai miei tempi c’erano studiosi (erano anche giornalisti e scrittori) alla Carlo De Risio, che ho conosciuto e che spero stia bene, nonostante l’età avanzata. Gente che sapeva tutto dell’addestramento, delle operazioni, del possibile ammodernamento, del bilancio (cifre da sempre importanti), della sicurezza delle informazioni e, soprattutto, del personale su su fino ai vertici. Vertici ciclicamente criticabili o temibili. Gente (i Carlo De Risio) che vi avrebbe saputo dire tutto dello stato di sofferenza (sono eccessivo?) in cui versano le forze armate in Italia. Qualcuna sta meglio, ma poco o niente. Eppure si vede quanto sia determinante il loro intervento nelle vere emergenze. E non parlo, oggi, scientemente, di missioni belliche internazionali. Questo infatti è un altro discorso. Gente che vi potrebbe descrivere, nonostante le super spese, le posizioni di arretratezza tecnologica tale da, paradossalmente, mettere a rischio l’interoperabilità con le forze terrestri delle Forze Armate dei Paesi alleati. E potrei proseguire se fossi competente e autorevole. Sono viceversa un ignorantone e un blogger marginale. Ma nonostante questa consapevolezza dei miei limiti, non resisto all’idea che il Paese non solo spende spende spende ma che se si dovesse mettere male in chiave di violenza tra Stati potremmo fare meno di quanto, male informati, potreste ritenere. Per farvi un’idea di quello che pensa il vostro ignorantone Leo, me ne vado addirittura a rileggere quanto seppe fare Armando Diaz quando prese in mano la situazione post Caporetto. Mi riferisco all’azione riformatrice di Diaz quando fece redigere le dieci regole per “cambiare tutto”. Con le dovute capacità analogiche rileggete il decalogo che consentì la vittoria del 1918 e pensate a cosa si dovrebbe fare oggi. O, viceversa, cessare, seduta stante, di spendere soldi inutilmente.

Perché oggi mi metto a fare un discorso che non mi spetterebbe? Perché i vaneggiatori/mascalzoni che vorrebbero Berlusconi al Quirinale rimuovono il dettaglio che il Capo dello Stato è anche il “comandante” delle Forze Armate. Oltre che il n°1 della Magistratura. Sarebbe come dire che oltre a guidare i magistrati (e si vede come stanno messi) mettendoci un criminale, a capo delle Forze Armate ci volete mettere l’amichetto di Putin. Perché, vedete di non dimenticarlo, questo è lo stato delle cose. Cara signora Meloni, senta a me, Berlusconi è tutto, tutto, tutto fuorché un patriota. Anzi. Come Donald Trump, per soldi e sesso, farebbe qualunque cosa. Come ha fatto.
Oreste Grani/Leo Rugens
Ho visto adesso la puntata di Report di ieri, in cui si parla di Profumo & diamanti (& Pittelli & lo Scozzese antico e accettato).
Mi domando: ma che ne sapeva Benotti???
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Mi astengo da commenti sui soci in affari di Michele Vietti.
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Un mio caro cugino,32 Anni, dopo vari tentativi di entrare nelle forze armate italiane,carabinieri,polizia,gdf ecc.ecc.,è stato preso nella legione straniera francese(ne prendono 1 ogni 6 che si presentano !) !;fra 6 anni opterà per la cittadinanza francese. Io sto meditando di lasciare l’Italia e l’anno prossimo incomincerò a studiare il russo (un pó di francese ed inglese lo mastico, l’albanese nelle sue varianti ghegha, tosca e cossovara, conoscendo l ‘arbreshe, potrei impararle in sei mesi);se dovessi essere accettato e “impiegato ” come consulente, Caro Leo, Te lo faró sapere! . Domanda dalle cento pistole : come mai molti nostri concittadini che vengono scartati dalle nostre forze armate sono arruolati nelle varie legioni straniere, brigate Wagner e milizie varie del mondo? In molti casi (tecnici ,marinai ed aviatori) con retribuzioni triple o quadruple? Non ci sarà qualche problema meritocratico e di qualificazione delle spese ? Nel 1994,quando svolsi il servizio militare,in una esercitazione di guerra simulata, gli statunitensi impiegarono meno di un quarto d’ora a rompere il nostro fronte ; Un generale in pensione mi ha confidato che se dovessimo entrare in Guerra con la Turchia, loro ci farebbero un mazzo grosso cosí ⭕.Cosa ne pensi delle informazioni che ti ho fornito ? Sono vere, false o autentiche? 🤔
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E mica solo la Turchia ci farebbe il mazzo. Hanno tolto la leva ma in compenso siamo la terza nazione con la maggior percentuale di forze di polizia rispetto alla popolazione, evidentemente qualcuno ha pensato che il nemico potenziale e più il popolo italiano che un aggressore esterno. Comunque anche in Russia è permesso l’arruolamento di stranieri nelle forze armate ma niente FSB, solo per nativi.
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Il figlio di Antonio Gramsci, Delio, Fu un alto ufficiale della Marina Sovietica! Io potrei fare l’agente provocatore! 😂😂😂
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Ritornando al discorso di prima, secondo te perché hanno tolto la leva in Italia? Ovviamente escludendo come motivo la volontà di fare uno sgarbo ad Archimede.
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Perché comportava un consumo esorbitante di bromuro! 😂😂😂
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In effetti col bromuro non si leva ahahhaha, quindi hanno levato la leva. Qualcuno direbbe che uno stormo più piccolo si controlla meglio e uno molto grande cinguetta troppo. A proposito di uccelli, di stormi e quant’altro, un’altra cosa mi appare misteriosa e cioè perché gli umani utilizzino l’espressione “baffetti da sparviero”.
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Fuori da battute (bromuro ed altro), nei prossimi tempi (vicini) si vedrà come un dibattito poco serio intorno alle Forze Armate e ai suoi metodi di reclutamento , selezione e formazione del personale cela una insensibilità ai temi di natura strategica e infrastrutturale. Perfino la ex ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, fondando ieri l’ennesimo partito, potrebbe cominciare a dire la sua sull’argomento complesso della sicurezza dello Stato, dentro e fuori i confini. Anzi aspettiamo qualcosa. Sarebbe interessante infatti a tal proposito che ci illuminasse. Noi, come l’ex ministra ben sa, qui stiamo nell’interesse superiore della Nazione.
O.G.
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Assolutamente d’accordo sull’importanza non solo militare ma anche sociale dell’esercito, argomento poco trattato. Qualche dubbioso potrebbe pensare che l’eliminazione della leva, sia stata un pezzo di una strategia molto molto profonda. Un’operazione sociologica di una finezza diabolica. La “truppa”, per quanto svogliata, riottosa e sotto certi aspetti non professionale possa essere, non è niente di più vicino al popolo. È il popolo, il popolo in armi. Invece nei percorsi di professionalizzazione, soprattutto di mestieri che presuppongono un confronto e gestione, interiore ed esteriore, di potenti forze archetipiche come la morte e la violenza, si possono instaurare meccanismi di abbandono dell’empatia sociale e di freddezza psicologica ad usum imperii. Un esercito invece misto, non professionali vicini per profilo psicologico al popolo e professionisti più “freddi”, è un buon antidoto a eventuali derive sub-eversive. Con sub eversivo intendo qualcosa che non è immediatamente percepibile come tale e che nemmeno si configura come azioni concrete ma che genera un perimetro sociale di controllo del popolo sotto forma di una “atmosfera di eversione” , una sensazione, un sentimento indeterminato ma percepibile, che deve dare l’impressione di poter entrare in gioco in qualsiasi momento, un agguato, un’ombra.
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Purtroppo o per fortuna si. La leva militare aveva un suo perchè fino al Mur di Berlino. Oggi serve un esercito professionale, tecnico, specializzato, bene armato e ben guidato e coordinato. La difesa dei confini patrii è un compito che va mutuato con gli Alleati. Nulla potremmo senza di loro. Ricordiamoci che la controffensiva sul Piave fu guidata e vinta dalla X Armata anche grazie ai due battaglioni angloamericani. Diciamo che oggi il vero pericolo in Italia è questa deriva fascista autoritaria intrisa di criminalità organizzata finanziaria che si ammanta di vari colori politici, è furba furbissima, si nasconde dietro argomentazioni sanitarie ed addormenta le migliori virtù del Popolo. Va combattuta aspramente. La democrazia reale (e non fittizia) va difesa a spada tratta con ogni goccia del nostro sangue, per riconsegnare a chi verrà dopo di noi un Paese libero, prospero, repubblicano e democratico così come ci è stato consegnato nel Dopoguerra. L’ Esercito italiano ha un compito vitale in questo. Presidia ed impedisce colpi di mano. Il resto lo deve fare il Popolo ed ogni Cittadino che abbia a cuore i valori democratici e repubblicani dell’ Italia.
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Speriamo che nella elezione del successore di Mattarella (che secondo me sarà ancora Mattarella) ci sarà raziocinio ed equilibrio nonchè amor patrio. Io vengo da famiglia in parte di militari e ti capisco quando parli del Generale della Vittoria. Il mio bisnonno Vincenzo Calcagno, palermitano di origine, era colonnello dell’ Esercito ai tempi delle dodici battaglie dell’ Isonzo ultima delle quali fu Caporetto e stava ai vertici dell’ Ufficio Situazione dell’ Esercito Italiano. Quindi ti posso capire. Fu uno dei pochi o tanti ufficiali che non mandavano allo sbaraglio ed a morte certa i suoi soldati contro il fuoco delle mitragliatrici austriache sugli altopiani del Friuli. Non fece carriera ovviamente nell’ Esercito sabaudo e fu coinvolto anche credo nel processo contro Cadorna, pur essendosi distinto per coraggio ed eroismo. Mio nonno però ne parlava poco e mal volentieri. ALTRI TEMPI, ALTRO ONORE.
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Greguccio allora io e te siamo conterroni? 😂😂😂
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Poiana Urbana lo sparviero(il maschio si chiama moschetto) é famoso in falconeria in quanto riesce a papparsi tutte le passere che gli giungano a tiro 😂😂;per cui il termine “baffetti da sparviero, se tanto mi da tanto….
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