Ebrei contro (?)
Così si esprime il presidente Zelensky intervistato da Pietro del Re su Repubblica: “aprire un museo per le tante condanne…” ed ecco che Mosca lo accontenta, a metà:
Apre la GES-2, nuovo tempio dell’arte contemporanea di Mosca
Disegnata da Renzo Piano, sarà Casa della Cultura sperimentale
di Mattia Bernardo Bagnoli MOSCA 03 dicembre 2021
FOTO Apre GES-2, nuovo tempio arte contemporanea di Mosca
MOSCA – Oltre sette anni di lavori, ben 30mila metri quadri di spazi recuperati su quattro livelli, nessun risparmio di risorse (si parla di un miliardo di euro d’investimento).
È la GES-2 di Mosca, nuovo tempio dell’arte contemporanea russa (ma di livello internazionale) nato grazie alla generosità di Leonid Mikhelson, multimiliardario e patron della Novatek, la visione di Teresa Mavica, italianissima direttrice della fondazione VAC, nonché il genio di Renzo Piano, autore del progetto di riconversione. Bene. Numeri pazzeschi che finalmente, da domani, incontreranno le persone, con l’apertura al pubblico di questo luogo straordinario. Che sarà molto più di un museo. Fonte ANSA
Leonid Mikhelson vive di gas liquefatto il che l’ha reso il 48esimo uomo più ricco del mondo, il secondo della Russia; ha uno yacht da 150milioni di dollari e alla amata figlia Victoria ha regalato il “nuovo tempio dell’arte contemporanea di Mosca”; Leonid è ebreo.

Volodymyr Zelenszy, presidente dell’Ucraina, è nato il 25 gennaio 1978 a Kryvyi Rih, una città nella regione di Dnipropetrovsk. I suoi genitori sono ebrei: il padre, Oleksandr Zelens’kyj, è un professore che dirige un dipartimento accademico di cibernetica e hardware informatico presso il Kryvyi Rih Institute of Economics, la madre, Rymma Zelens’ka, lavorava come ingegnere. Ha vissuto per quattro anni in Mongolia nella città di Erdenet, dove lavorava il padre. Si è laureato nel 2000 in giurisprudenza presso il dipartimento della Università Economica Nazionale di Kyiv ma non ha mai esercitato la professione legale.
Carriera artistica
Fin dal 1997 lavora come attore e sceneggiatore nello studio cinematografico Kvartal 95 Club diventandone nel 2003 direttore artistico. Nel 2011 è produttore generale del canale Inter TV, dal 2013 al 2019 è direttore artistico in Kvartal 95 Studio LLC.
Fondatore del centro giovanile League of Laughter della ONG, Zelens’kyj interpreta nel 2015 il ruolo di presidente ucraino nella serie televisiva Sluha Narodu (letteralmente, Servitore del popolo) in cui mette in scena un capo di Stato onesto, capace di superare in astuzia antagonisti e detrattori. Fonte Wikipedia
“L’alternativa del diavolo”, capolavoro di Forsyth narra il sequestro di una petroliera da parte di nazionalisti ucraini, uno dei quali è ebreo; nel romanzo si fa cenno alla biblioteca nazionale di Kiev, che è una delle dieci più grandi del mondo. L’Ucraina e il suo grano oltre alla posizione geografica non è un posto qualunque, soprattutto per la Russia.
Ebrei contro, dunque, colti entrambi senza dubbio come da tradizione, Zelensky con il primato di essere, ritengo, l’unico ebreo a guidare un paese che non sia Israele, Mikhelson con il primato di essere riuscito a soddisfare le esigenze di Putin e di non finire in carcere per dieci anni come Chodorkovskij, di padre ebreo, ex oligarca del petrolio.
Dove batta di più il cuore di Zelensky (Kiev e Gerusalemme) non so immaginare, dove quello di Mikhelson (Victoria – Mosca – Gerusalemme) altrettanto non l’immagino, certo che immaginare i due celebrare Kippur e poi spararsi contro mi è difficile, se non impossibile. Quindi?
Le tante orchestre che hanno portato a questa alternativa del diavolo si stanno interrogando come il sottoscritto?
Alberto Massari