Nelle mani di un pazzo con le guance rifatte chirurgicamente

Il 14 febbraio u.s. mi ero permesso di lasciare detto che Avril Haines aveva ragione nell’allertare la Casa Bianca sull’attacco imminente del pazzo (ma come si deve valutare un capo di Stato che non sa invecchiare e si rifà chirurgicamente le guance mentre progetta come dare inizio alla Terza Guerra Mondiale?) e sul fatto che ciò che si vedeva dai “satelliti” non lasciava adito a dubbi. Vediamo cosa è pronto a fare l’Occidente orfano di un Winston Churchill e di una Eleanor Roosevelt. Cioè di massoni democratici e illuminati degni di tale nome.
Oreste Grani/Leo Rugens
L’HA FATTO!!!
SGOMENTO!!!
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pazzo ????ma se ha avuto via libera dalla corruzione imperante in germania ed in italia incapace di espellere grillini e berlusconiani !!!!!!!!!!!!! e dalla mancata disarticolazione di eni e relativi referenti !!!!!!!!!!!!!!
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Pensate se avevamo i missili russi a 3 passi da Trieste!! Dar fastidio all orso russo…. A volte fa male….
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Non voglio sembrare piú profetico di Leo Rugens ma un paio di settimane fa ebbi un breve alterco “telematico ” con una signora Russa sposata a un italiano di Bolzano; mi diede dello stupido ubriacato dalla propaganda Yankee in quanto affermai che ,per motivi prettamente tattici e strategici, non era affatto improbabile che la Russia scatenasse il first strike ;riconquistai la sua stima e simpatia portando come esempio la 1 Guerra del golfo dove Saddam Hussein dimostró di essere un vero Somaro di Strategia in quanto si era fermato a trincerarsi in Kuwait,dando il tempo agli USA e alleati di far affluire uomini e mezzi,invece di conquistare ,quando era il più forte, l’intera penisola Arabica! Adesso che il gioco si fa duro voglio proprio vedere la nostra “elite “(minchia che parolone) politico -militare che scelte e che figure di ….faranno !Voglio ricordare che in Kuwait rimediammo una cosí gran bella figura di… tale che ci beccammo solo le briciole ,cadute da sotto il tavolo, della ricca torta di appalti per la ricostruzione dell emirato!
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“Di caratteristico in senso positivo, di particolare, vi si trovano forse soltanto quelle piccole casette fradicie di legno, che resistono ancora perfino nelle vie più lussuose… Quanto ai palazzi, è proprio in essi che si svela la debolezza ideologica, tutto quel che c’è di negativo nell’essenza del periodo pietroburghese… In questo senso non c’è altra città che l’eguagli, dal punto di vista dell’architettura Pietroburgo è il riflesso di tutte le architetture del mondo, di tutti i periodi e di tutte le mode; a poco a poco, tutto è imitato e tutto è a suo modo alterato. In questi edifici potrete leggere come in un libro gli afflussi completi di qualsiasi idea e ideuzza, volata a noi dall’Europa all’improvviso o a poco a poco e che lentamente ci ha sopraffatto e soggiogato”
F. M. Dostoevskij, Diari di uno scrittore, 1876.
Vladimir Vladimirovič Putin è nato nella città che, nel 1703, fu costruita da Pietro il Grande in disperata ricerca di quella “finestra sull’Europa” che, a suo tempo, il suo predecessore malvagio, Ivan il Terribile, non era riuscito a raggiungere prima di impazzire definitivamente dopo aver ucciso il proprio figlio in un incontrollabile raptus di cieca rabbia.
Tra le malvagità che si narrano di Ivan c’è l’aver fatto sbranare un oppositore dai cani, sotto i suoi occhi indifferenti; quanto al cane di Vlad, chiedere alla Merkel.
Gioiello dell’architettura dell’Assolutismo illuminato, alla sua fondazione è legato il mito sinistro di città costruita sugli scheletri, dovuto alla quantità di morti durante la sua costruzione in una malsana area paludosa. Pare, però, che questa fama poco simpatica sia frutto di una disinformatja che in qualche modo riemerge nelle opere di Puškin, Gogol’, Dostoevskij e che derivava dai malumori suscitati a corte per l’abbandono, anche simbolico, di Mosca, la capitale del primo autoproclamatosi Zar – Ivan, appunto – di TUTTE le Russie, che in realtà erano tre: Russia, Ucraina e Bielorussia.
Nel suo desiderio di Europa, Pietro smaniava per lasciarsi alle spalle la vecchia capitale, troppo asiatica ai suoi occhi, laddove questo termine significava “arretrata”, mentre per il cattivissimo Ivan costituiva il legame ideale con Bisanzio (quello materiale derivava dalla nonna, imparentata con un Basileus Paleoligo), cioè con ciò che rimaneva di Roma e dell’idea che l’imperatore non rispondesse ad altri che a Dio. Zar, del resto, deriva da Caesar, proprio come Kaiser. Dall’idea che Pietro, con la sua nuova capitale europea, avesse attirato su di sé la maledizione di Dio, deriverà l’appellativo di Anticristo.
“La strada a Leningrado, cinquant’anni fa, mi ha insegnato una lezione: se la rissa è inevitabile, colpisci per primo” (Vlad, 2015).
Il 9 novembre 1989 sorprese il tenente colonnello del KGB a Dresda, intento a bruciare personalmente i fascicoli degli archivi. Dopo essersi dimesso dal Servizio, lo ritroviamo nel 1997 a scopiazzare, parola per parola, ben sedici pagine della tesi del Master in economia da uno studio dell’amministrazione statunitense (“La Progettazione Strategica e la Politica”), scritto del prof. William King e da David Cleland e tradotto in russo da un istituto vicino al KGB all’inizio degli anni Novanta.
Un episodio, questo, che può sembrare un brano della sceneggiatura di “Prendi i soldi e scappa” di Woody Allen, anche se in quel caso si trattava della carriera criminale di un rapinatore di banche molto sfigato. Vlad, invece, è uno che fa le cose in grande.
Nel 1991, divenuto direttore del Comitato per le relazioni esterne di Leningrado ritornata San Pietroburgo, presso il quale lavorava anche Aleksej Miller, CEO di Gazprom, viene beccato con le mani nella marmellata. Pare, infatti, che i prezzi applicati dal Comitato nei confronti degli imprenditori esteri erano eccessivamente bassi e che erano state concesse licenze per l’esportazione dei metalli non ferrosi (per un valore stimato in 93 milioni di dollari) in cambio di aiuti alimentari che, però, non erano mai arrivati.
Nello stesso periodo Vlad trovò il modo di farsi notare anche in qualità di direttore del St. Petersburg Immobilien und Beteiligungs AG (SPAG), un’agenzia immobiliare tedesca, finita sotto inchiesta in Germania per riciclaggio. Le foto di un oppositore di Eltsin nel bel mezzo di un’orgia sancirono il definitivo ed inarrestabile successo del nostro eroe.
Un pazzo criminale? Un gelido e lucido calcolatore? La storia e la grande letteratura russa sembrano suggerire che le due nature possono convivere nello stesso individuo.
Le informazioni. biografiche di Vlad sono tratte da Wikipedia. Il saggio che segue, su Ivan il Terribile, è stato invece pubblicato da un sito un po’ rosso-bruno con ambizioni culturali.
https://www.lintellettualedissidente.it/controcultura/storia/ivan-il-terribile-russia/
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Cara Cuculo vigile, di nome e di fatto, un vecchio simpaticissimo , ed oramai defunto, papas ortodosso, grande estimatore di Putin e, a detta di un suo nipote diseredato , anche faccendiere e spia, una volta si lasció sfuggire una battuta :é quasi impossibile governare democraticamente 60 milioni di italiani stipati in poco più di trecentomila chilometri quadrati di territorio figurarsi un continente con 170 milioni di individui! …Lí, rivolto ai russi, c’é bisogno di un autocrate…sia che si chiami Zar (Cesare) ,Lenin (uomo di ferro),stalin (uomo d’acciaio ) o Putin (puti in russo significa strada) ;ergo come si dice in siciliano “conzala comu voi sempri cuccuzza é”😂😂😂.
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Cara Cuculo vigile, di nome e di fatto, un vecchio simpaticissimo , ed oramai defunto, papas ortodosso, grande estimatore di Putin e, a detta di un suo nipote diseredato , anche faccendiere e spia, una volta si lasció sfuggire una battuta :é quasi impossibile governare democraticamente 60 milioni di italiani stipati in poco più di trecentomila chilometri quadrati di territorio figurarsi un continente con 170 milioni di individui! …Lí, rivolto ai russi, c’é bisogno di un autocrate…sia che si chiami Zar (Cesare) ,Lenin (uomo di ferro),stalin (uomo d’acciaio ) o Putin (puti in russo significa strada) ;ergo come si dice in siciliano “conzala comu voi sempri cuccuzza é”😂😂😂.
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Repetita iuvant(in realtà mi é scivolato il dito sulla tastiera 😂)
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Segni di squilibrio
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/25/guerra-russia-ucraina-putin-umilia-il-capo-dei-servizi-segreti-il-video-del-botta-e-risposta-tra-il-presidente-e-il-numero-uno-degli-007/6507541/
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