Pensieri benedicenti relativi allo stato della guerra

Le cose che pubblico sono code di pensieri che mi affollano la mente in queste ore insanguinate. Non mi va di essere genericamente contro la guerra. I russi (insufficienti come numero di soldati in campo) non sono, ad oggi, riusciti (questo spero e presumo) a sigillare i confini dell’immenso paese aggredito. Questo per ricordare che le armi (ed altro) possono ancora “passare” per supportare l’esercito ucraino. Fino a quando resiste. Per quello continuo, nella mia semplicità, a ricordare ai miei intelligenti lettori che il fattore tempo e la capacità degli ucraini di resistere “a breve” è fondamentale. Tra poche ore i putiniani proveranno nuovamente ad impadronirsi di Kiev e di trovare il presidente che con coraggio guida la difesa del suo popolo. Onesto sarebbe accogliere subito nella U.E. l’Ucraina e vedere cosa succede. 

Oreste Grani/Leo Rugens

P.S. – Giunge notizia (e non è cosa da poco) che tutti i collegamenti ferroviari tra l’Ucraina e la Russia sono stati sabotati ad opera dei guastatori dell’esercito ucraino. La notizia dice che il Paese si sente in grandissima difficoltà rispetto all’invasore ma al tempo testimonia la determinazione a non mollare e a rendere l’eventuale occupazione difficilissima. Ponti e ferrovie si fanno saltare solo a certe condizioni ormai drammatiche. Una notte terribile aspetta il popolo ucraino.