Fratelli Ucraini resistete anche per noi!

Sulla pelle degli ucraini sta nascendo quell’Europa dei Popoli che per troppi anni era stata lasciata sul pianerottolo dai signori delle banche e dalle élite affaristiche (questo è, fino ad oggi, sanzioni comprese l’Unione Europea) interessate solo, se non esclusivamente, ad un simulacro d’Europa mentre come cittadini eravamo alla ricerca di una Nuova Grande Patria che ci raccogliesse tutti dalla Lituania fino al Mare Mediterraneo. Finalmente il sacrificio degli Ucraini sta mostrando il “peccato originale” dell’architettura burocratica europea: mancano i popoli. E sono mancati perché chi gioca in Borsa, chi si occupa soltanto del denaro e del modo di accrescerlo, neppura si ricorda che esistono gli uomini; anzi gli sarebbero di impaccio. I trattati che fino ad oggi hanno innervato l’Europa rivelano continuamente di essere privi di qualsiasi riflesso d’umanità tanto che nessun cittadino “normale” ha mai avuto il desiderio o la forza di leggerli. Pochi conoscono le norme che ci vincolano se non tra gli impiegati delle Istituzioni di Bruxelles.

Questa non curiosità, questa assenza di passione e di attrazione è stata la fortuna di questi carrozzoni senz’anima. Neanche belli. E’ bastato che un furbo come Romano Prodi, gridando agli Italiani che li avrebbe portati in Europa, perché in troppi cadessero in tentazione e si sentissero temporaneamente appagati da quel simulacro di nuova Patria che ci hanno rifilato. E ogni grande popolo della Vecchia Europa ha avuto il suo Romano Prodi, i suoi Mario Monti, Mitterrand, Kohl. Prodi che da troppo tempo conosce Vladimir Putin, ritengo persino arrivando a dargli del tu. Prodi solo ora è meravigliato di quanto quello schifoso dittatore è arrivato a fare. Il progetto di unificazione europea attuato senza un briciolo di linguistica, etnologia, sociologia, psicologia cosa altro poteva generare se non il mostro impotente che fino a ieri avevamo sotto gli occhi? Perché, sentite a me, quella che sta reagendo contro Putin il Sanguinario, non è l’Europa dell’Euro e degli abili mercanti ma un grande immenso fenomeno tellurico politico-culturale-spirituale che, stimolato dal sacrificio (scorre il sangue e le persone fino a ieri pacifiche hanno le armi in pugno) del Popolo Ucraino, riempie le piazze di tutto il continente mettendo in moto una solidarietà, una fratellanza, un mutuo soccorso che mai mai mai fino a pochi giorni addietro si poteva arrivare a sperare. Il momento dell’Ingenuità e dell’impotenza è finito e i popoli d’Europa stanno alzando la testa e si preparano, con i fatti, ad affrontare il tiranno russo e al tempo le normative burocratiche lesive della libertà e della democrazia. La gente vuole stare insieme, vuole aiutare il fratello, vuole essere generosa, vuole rispettarsi nell’uguaglianza e nella pace. Parola magica che sta prendendo forma senza retorica.

Pace come rimedio ai mali sociali. Rimedio che non si può trovare in organizzazioni generali, spesso arbitrarie, architettate di sana pianta da uno o quell’altro intelletto, contraddicenti il vivere civile e reciprocamente rispettoso che tutti vorremmo divenisse la normalità tra le genti. Perché noi siamo quaggiù, evitiamo di dimenticarlo, attraverso scosse e dolori (e queste di Kiev come vogliamo chiamarli?), per avviarci ad una ripartizione più equa dei pesi e delle ricchezze, per continuare l’Umanità, avrebbe detto Giuseppe Mazzini di fronte alle piazze piene di cuori coraggiosi mai intimoriti dalla trama brutale dei fatti.
Fratelli Ucraini resistente, anche per noi. E la Storia ve ne sarà eternamente grata.
Oreste Grani/Leo Rugens

Come x incanto le TV “lasciano” le notizie del covid, anche i grandi virologi lasciano…. per la guerra in Ucraina…. Comandati da un telecomando sconosciuto a noi pagatori di tasse. Sarà la seconda puntata di un film? Già prodotto e immesso in circolazione 3 anni fa? I produttori? Quelli sappiamo che nn si fanno mai vedere….
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