Le bombe matrioska

In queste ore l’eroica resistenza del popolo ucraino fa emergere un dibattito su chi, in guerra, fa cosa e come lo stia facendo. Spesso il ragionamento pubblico sconfina in liti furibonde a sfondo ideologico. Spesso si sente dire: quello che dite che fa Putin lo avevano fatto prima di lui gli altri (dove gli altri sono sostanzialmente sempre gli americani). Nel dire questa cosa si pensa di assolvere il carnefice, assassino, macellaio di turno. E si va avanti così, questa volta a spese degli innocenti ucraini.
Scelgo di rimanere sull’oggi e circoscrivo il mio informarvi sotto l’effetto di quanto vedo. E si vede abbastanza. Ad esempio si vedono gli effetti di quelle che per semplicità sono definite bombe a frammentazione (in inglese cluster bombs). Questi ordigni sono proibiti (così mi sembra) dalla Convenzione di Ottawa. Eppure in molti le ideano, le fabbricano, le vendono, le comprano, le adottano, le usano. Queste bombe assomigliano alle matrioske (così rimaniamo in tema), le bamboline russe che al loro interno ne contengono altre sempre più piccole. Uso la sigla americana perché non so come siano classificate quelle russe: Cbu-87. Se non è zuppa è pan bagnato. Sono ordigni grossi, molto grossi che ne contengono altri. Possono essere sganciati da bombardieri e quando vengono lanciati ciascuna bomba ne dissemina altre. Diciamo duecento, ovviamente più piccole. Si chiamano Lu-97 che a loro volta liberano 300 granate della dimensione di una lattina di birra. Evitare di bere. 200 X 300 fa, pari pari, 60.000. Cominciate a fare un po’ di conti? Un grosso bombardiere russo/americano può sganciare 30 grandi contenitori-madre. Il conto è facile-facile: 1.800.000.

Quello che avete modo di vedere nei filmati (non set cinematografici, come sostengono gli schifosi assassini e i criminali disinformatori italioti), cioè tutto “raso al suolo“, corrisponde ad una capacità distruttiva, di cose e persone, per ogni ordigno-madre di circa una dozzina di campi da calcio. Si dice che un dieci per cento degli ordignetti quando toccano terra non non non esplodono. Fungono quindi da mine anti uomo e antiveicolo rimanendo nascoste alla vista dei militari e civili. E pronte ad esplodere anche molto tempo dopo che sono state sganciate. A cominciare dai bambini. Qualcuno fabbrica, qualcuno vende, qualcuno compra, qualcuno ordina di usare questi ordigni illegali.
Bombette che si accompagnano a bomboni veicolati tramite razzi.
Bombette, bomboni in attesa delle bombe atomiche?
Dopo Guernica, 1937, sono venute ben altre bombardate.
Da allora, passando per Hiroshima e Nagasaky, non si è cessato un solo giorno di fare business con queste bombe. Parlarne durante una guerra di questa dimensione è quasi inutile. Putin ha aggredito e Putin deve essere fermato. Fermato Putin, dovremmo mettere mano a questa storia delle armi e della guerra. Se non si fermano Putin e Kirill, non facciamo gli ipocriti, si possono solo dare armi agli ucraini. Anzi meglio: armi, armi, armi.
Oreste Grani/Leo Rugens
La bomba matrioska somiglia ai baccelli giganti del film del 1978 “Terrore dallo spazio profondo”, remake del classico del 1956 “L’invasione degli ultracorpi”, tratto da un romanzo del 1954, in cui i baccelli, di provenienza extraterrestre, generavano copie prive di umanità degli abitanti di una cittadina che, dopo aver acquisito la nuova forma di vita, avrebbero perso tutte le emozioni e il senso di individualità per creare un mondo semplicistico e perfetto.
Il primo film arrivò nelle sale negli anni immediatamente successivi alla “caccia alle streghe” scatenata da MacCarthy contro i comunisti e i presunti comunisti nel mondo dell’arte e dello spettacolo e quindi, anche al di là delle intenzioni del regista Don Siegel, alla pellicola vennero date diverse letture politiche: fu interpretato sia come una parabola anticomunista sia antimaccartista.
Nel caso della guerra in corso, gli orrendi baccelli non provengono dallo spazio profondo, ma dalla mente “malata” del trio costituito da uno zampognaro e da due barbe finte e l’invasione non è di ultracorpi, ma di carne da macello più qualche delinquente tagliagola con poco da perdere e molto da razziare.
Ma, distogliendo lo sguardo dal fronte così vicino da aver (giustamente) monopolizzato l’attenzione mancata, invece, in relazione ad altri contesti altrettanto raccapriccianti, quella che si può annusare è una voglia matta di guerra, di morte e di sangue, che poi in larga misura, come sempre, è sangue di civili inermi ai quali non è concessa alcuna scelta.
Come se l’invasione, prima, e le oscene minacce atomiche, poi, avessero aperto un varco attraverso il quale far passare discorsi che solo pochi mesi fa non erano pronunciabili.
Voglia di guerra, insomma, e tra membri atomici non espliciti. Di questo parlava l’articolo di Haaretz che non ero riuscita a leggere perché solo per abbonati e che ho trovato in questa traduzione non eccelsa.
https://www.globalist.it/world/2022/04/08/israele-terrore-e-crisi-di-governo-una-miscela-esplosiva/
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Se la strategia è quella di spingere nell’angolo degli appestati internazionali lo Zampognaro, alcune mosse, avviate per tempo, insieme ad una certa reticenza nel prendere le dovute distanze (per non parlare della liason, pur se non esplicita, con uno squartatore (che ha pure approfittato del casino per fare la pelle ad 81 malcapitati), mi spingono a domandarmi se un’analoga strategia di isolamento non sia stata avviata nei confronti di altri, al fine di sferrare l’attacco al momento giusto.
Questo mi fa pensare questa notizia (priva di fonti)
https://www.timesofisrael.com/israel-said-to-ink-secret-deal-to-supply-natural-gas-to-lebanon-via-jordan/
Nel caso della guerra in corso non si sono saputi (non si è voluto) interpretare segnali chiarissimi e non c’è stato intervento diverso dall’invio di armi quando ancora era possibile fare tentativi.
Mi auguro che, in questo caso, si provi a decifrare le tracce di quello che sembra un percorso ben preciso. Magari mi sbaglio, anzi certamente, ma a me sembra proprio di vederlo.
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Anche in questo caso la notizia è senza fonti e, come nel caso precedente, è stata smentita.
https://www.lorientlejour.com/article/1287776/informations-contradictoires-sur-un-accord-secret-entre-le-liban-et-israel.html
Né va sottovalutato il tentativo di ritornare sulla scena del pessimo attore di una trama che forse è stata scritta altrove (a proposito di QAnon…)
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Tante piccole scosse telluriche in Medio Oriente. Cosa preparano?
https://www.timesofisrael.com/lebanese-christian-leader-our-alliance-with-hezbollah-no-longer-working/
Inserito dagli USA in una lista di corrotti e, quindi, sottoposto a sanzioni ad personam, il genero di Aoun è molto, molto ambizioso e, molto probabilmente, massone. Oggi un’intervista su Domani (ma solo per abbonati).
Tutto ciò mentre Bibi si sta dando molto da fare e si spara per strada (e il Ramadam non è ancora finito…)
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Una sporca guerra che distrugge tutto quello che preesiste. Uomini donne, vecchi, bambini, edifici. Vite intere e territori devastati dalla stupidità umana e dalla incapacità di trovare modi legittimi ed equi per vivere insieme. Un vero schifo ed una tragedia. Può succedere ovunque.
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