Vittorio Rangeloni & Giorgio Bianchi, la schiuma tossica dell’informazione

“Quanto durerà questa faccenda?”
“Fino a quando Putin non userà la bomba atomica“
OMISSIS
“Questa guerra durerà vent’anni“
Antonio De Martini
La fragilità della democrazia si palesa nella sua interezza quando un Rangeloni e un Bianchi possono liberamente esprimersi sugli orrori della guerra in Ucraina, il primo irridendo quanti pensano che Putin sia in difficoltà, l’altro intervistando russi di nazionalità ucraina che con il cannone puntato alla schiena esprimono felicità e sollievo per l’avvenuta “liberazione”.
Ho detto fragilità ma dovrei dire forza in quanto più una democrazia è solida più Rangeloni & Bianchi può ospitare, poiché la solidità fa il paio con scienza e coscienza sicché di fronte ai peti di costoro basta turarsi il naso e girarsi dall’altra parte.
Se è il NYT a denunciare l’utilizzo di bombe a grappolo da parte dell’esercito o delle milizie ucraine è la verità a trionfare, mentre la stessa notizia data da questi due, ammesso che la possiedano, è il trionfo della “mezza verità”, un oggetto più pericoloso di un grammo di Polonio. Ciò che mi disgusta è che Bianchi e Rangeloni sanno benissimo che se provassero a dire l’altra metà della verità finirebbero sparati.
Il fenomeno stupefacente è che i due (Leorugens apprezzerà che non mi stia esprimendo in modo da procurare l’ennesima querela al blog?) utilizzino gli strumenti che il nemico giurato di Putin, gli USA, nonché il loro ha messo a disposizione del pianeta, ovvero internet o un social come YouTube.
Qui andrebbe fatto un approfondimento, mi rivolgo agli psicologi, in merito allo stato di salute mentale di quanti criticano aspramente gli stessi social nei quali hanno la possibilità di esprimersi, cosicché possano dire, per esempio, che gli americani hanno sterminato 100 milioni di indiani (fake delle fake perché erano quattro gatti) su Facebook, prodotto made in USA per di più ideato dal solito ebreo che da sempre cospira per assoggettare tutte le altre “razze”.
Mi fa impressione che i servizi russi si avvalgano anche di queste mezze calzette dopo averci provato con i Savoini i Salvini le Le Pen et alii, soprattutto mi fa un po’ pena vedere il Bianchi a fianco di un grande esperto, Antonio De Martini, non capire neppure le parole che ascolta ovvero che Putin ha sbagliato tutto e si è cacciato in una trappola mortale. De Martini lo dice chiaro e tondo mentre Bianchi ride, ride: perle ai porci.
Terzo personaggio è tale Roberto Buffagni – chi sia e cosa abbia fatto nella vita per me è un mistero – che mostra un tale stato confusionale ripetendo che Putin non può non può non può perdere la guerra, forse perché rimarrebbe senza lavoro nel caso dell’evento sfortunato; Buffagni non Putin.
Putin ha sbagliato, gli USA perseguono la propria politica di potenza senza guardare in faccia nessuno con l’obiettivo di spezzettare la Russia in cinque pezzi (secondo De Martini), gli europei – ma esistono? – pensano ai rispettivi pollai o sono succubi della politica americana e intanto il Bianchi ride e il Buffagni suda e si fuma una sigaretta.
Vien da ridere e da piangere allo stesso tempo.
Alberto Massari
P.S. Mi domando se non sia opportuno fargli vincere qualcosa e raggiungere una tregua, tanto di lì non passerà per almeno mezzo secolo un treno che provenga da Pechino e nel frattempo un tè al Polonio qualcuno riuscirà a farglielo bere. Ci penserà il dragone a regolare i conti con l’orso scemo, dovesse aspettare il XXII secolo.
Una profezia facile facile: la mafia russa sopravviverà a Volodya, ricca e potente come mai.
Mi leggi nel pensiero (o, cosa più preoccupante, nel pc): molti dei video che girano su Twitter sono di tal Rangeloni
https://www.youtube.com/c/VNRangeloni
Non metto nemmeno in dubbio le parole dei russofoni del Donbass e non arrivo nemmeno a sostenere che siano attori pagati (come squallidamente non pochi ancora insinuano, comodamente seduti sul proprio divano davanti al pc o alla tv, riguardo ai cadaveri di Bucha).
Dico soltanto che non è strano che della povera gente a cui hanno distrutto la casa e che riemerge da settimane dentro una cantina possa essere felice dell’arrivo dei russi, che corrisponde, di fatto, almeno per loro, ad un cessate il fuoco.
Quello che contesto è che vengano intervistati solo russofoni, che non mi risultano essere maggioritari da quelle parti.
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Ineffabile Buffagni, che si destreggia tra il sito “Sinistra in rete. Archivio di documenti e articoli per la discussione politica nella sinistra” e, al tempo stesso, quale “professore” (de che?), risulta essere tra le (assai variegate) “voci” di “a/simmetrie” (penoso tentativo di scimmiottare a/traverso), associazione che annovera, nel suo comitato scientifico, Alberto Bagnai e Paolo Savona (e Buffagni no ahahah).
L’uomo è questo (e pubblica con un'”agenzia letteraria” che scuce agli aspiranti autori 425euri (notare i 25) per leggere i manoscritti inediti (non solo saggi, ma anche romanzi e racconti), per poi compilare una “scheda valutativa” in cui immagino che spesso si comunichi, pur se in modo gentile, “fa schifo” (non è indicata da nessuna parte, tra l’altro, una lista di referee).
https://www.grandieassociati.it/Autori/Roberto_Buffagni
A quanto pare, alla fine il Nostro è stato folgorato da Cechov…
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Ma sei sicura sia lui?
Alberto
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C’è la foto
https://asimmetrie.org/voci/roberto-buffagni/
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Mentre riprendono le soffiate ai quotidiani su Conte (ahahah), che a sua volta, non capendo da dove arriva il colpo, lancia insinuazioni su Renzi, dalle parti del Cremlino spuntano i primi “suicidi”.
Mi sa tanto che Giuseppi non ha capito che con certa gente, specie se infuriata, non si scherza. Vlad il Criminale, però, forse non sa che, anche se il fine giurista (ahahah) provasse a far cadere il governo, nonostante la valanga di disinformatja rovesciata nei social mediante lo “staff comunicazione”, a seguirlo sarebbe solo uno sparuto drappello. Infatti, il gregge dei de-alfabetizzati che rilancia i tweet senza porsi nessuna domanda, aggiungendo frasi del tipo “è un grande uomo” (riferendosi a Giuseppi ahahah), non conta assolutamente nulla.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/04/19/mosca-trovato-morto-in-casa-vladislav-avayev-ex-funzionario-del-cremlino-e-vicepresidente-della-gazprombank/6564640/
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“Parigi ha anche armato continuativamente gli insorti filorussi del Donbass”: questo si dice dalle parti della destra che vuol essere “terza” per non essere trascinata verso il fondo dai vari Salvini-Meloni-Fiore.
Qualcuno sa dirmi se è una bufala?
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Secondo Wikipedia (ed altre fonti) la barba finta Dugin sarebbe stato iniziato alla setta dei Vecchi Credenti.
Anche Kiril?
https://www.inchiostronero.it/gli-skopcy-i-castrati-che-divennero-una-delle-piu-influenti-logge-russestoria-degli-skopcy-come-i-castrati-divennero-una-delle-piu-influenti-sette-russe/
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Vuoi vedere , Cara Cuculo vigile, che quel fallo immerso nella formaldeide, custodito in una campana di vetro a S. Pietroburgo ,che si pensava fosse appartenuto a Rasputin ,potrebbe diventare oggetto di una rivendicazione d’appartenenza tra I due pretendenti ( castrati ) Dugin e Kirill?; Quando si dice corsi e ricorsi storici !: Dopo Paolo e Barnaba, sul taglio del prepuzio , quasi duemila anni dopo, ancora ci si perde in discussioni del c***o!🤣🤣🤣
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Aspettavo con ansia il tuo commento!
Ciao e buona Pasqua in ritardo
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Kirill appartenente ai vecchi credenti sarebbe come dire che Maradona ha giocato per il Brasile.
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Ottimo
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