Qualcuno abilmente sta attaccando Putin in Russia
Ci sentivamo soli (noi e pochi altri) a sostenere che era cominciato l’attacco, in Russia, a obiettivi sensibili. Questi erano in sostanza i primi due incendi dopo comunque l’affondamento dell’incrociatore Russia. Oggi è stato incendiato il polo industriale a Korolev, nell’oblast’ di Mosca, sede di numerosi stabilimenti legati alla produzione di energia e componentistica aerospaziale russa. E che rogo!
Putin ormai sa che chi di dovere (gli ucraini? altri?) è in grado di colpirlo, facendogli fare una figura di merda dopo l’altra. E per ora sono stati volutamente risparmiati i fratelli russi, intendendo i civili nelle grandi e piccole città. Imbarazzante quello che da 24 ore sta accadendo: la Russia mostra di essere un vero colabrodo alla mercé di incursioni di sabotaggio molto tradizionali eseguite con grande maestria. Tre siti devastati senza che nessuno sia stato neanche visto avvicinarsi agli obiettivi.
Direi che Putin da oggi balla e quella sua mano destra, scossa da fremiti, non sarà sufficiente ancorarla al tavolino dove riceve i servi per nascondere come la mente non sia più sovrana del suo corpo periferico. Forza Ucraina! Anche oggi, concretamente, qualcuno ha agito per voi, fuori dai confini della vostra eroica patria. Vedrete che la belva sanguinaria sarà costretta a piegarsi e a ritirarsi.
Oreste Grani/Leo Rugens
A proposito della morte della povera figlia di un padre sbagliato, mi torna in mente che la bella Alina Kabaeva ed i suoi pargoletti, che molti sostenevano si trovasse al sicuro in Svizzera, a un certo punto, colpita dalle sanzioni, sembrava scomparsa. Era poi ricomparsa dalle parti di Pesaro sullo yacht di questo signore qui. Uno che, secondo alcuni, voleva comprarsi il Cosenza, ma poi aveva smentito.
https://www.craigmurray.org.uk/archives/2007/09/alisher_usmanov/
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Anche la bella ginnasta è uzbeka.
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