I fratelli Starace

L’elettrico Starace Francesco interessa al Copasir in merito agli affari dell’ENEL, del quale è amm. deleg. e dirett. gen., in Russia, a noi interessa il binomio con SE l’ambasciatore Starace Giorgo presso la Federazione russa, chi sa che unendo gli sforzi non si riesca a fare luce su qualcosa che ci suona male sull’operato dei due “bro”.

Indimenticabile la questione che lega Starace Giorgio a Paolo Costantini, ex uff. della GDF, che testimoniò di avere ricevuto una chiamata di SE che si lamentava di non essere stato avvertito in merito all’arresto di Amedeo Matacena Jr.

«Era un venerdì – ha ricordato il teste [Paolo Costantini] – giorno festivo nel mondo arabo, mi telefona l’ambasciatore Starace [Giorgio], sul cellulare, il quale con un po’ di veemenza mi dice “ma è mai possibile che io devo venire a sapere dai giornali dell’arresto di un onorevole italiano?”. Gli dico – prosegue il racconto di Costantini – “a cosa si riferisce?” Mi disse “Ho saputo dai giornali, mentre doveva essere lei a riferirmelo, che è stato arrestato l’onorevole Matacena a Dubai. Io devo assolutamente sapere dove si trova e come viene trattato”. La cosa mi lascia particolarmente perplesso e manifesto la mia perplessità all’ambasciatore, perché l’ex onorevole Matacena era stato colpito da un ordine di rintraccio dell’Interpol perché aveva una sentenza passata in giudicato, quindi dico all’ambasciatore “ambasciatore il mio dovere è quello di fare in modo che l’ex onorevole Matacena venga assicurato alla giustizia italiana nel minor tempo possibile e non mi devo curare che sia in determinate condizioni di detenzione, è un problema che non mi riguarda”. L’ambasciatore insistette per la mia collaborazione affinché io mi interessassi presso gli organi di polizia per sapere se era detenuto, se era in regime di semilibertà, se era in una cella anziché in una stanza d’albergo, e io non feci assolutamente nulla di tutto questo».

Amen

L’ambasciatore, esaurita la missione presso gli Emirati Arabi Uniti (2010-2017?) viene trasferito a Tokyo quindi nel 2021 a Mosca, nel frattempo riceve nel 2014 l’incarico di rappresentante permanente presso l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili e nel 2016 è inviato speciale del governo in Libia. Eccetto il Giappone, gli altri paesi hanno a che fare con petrolio e gas, quindi energia. Curiosamente non v’è traccia di iniziative particolari del periodo giapponese.

L’ambasciatore risale alla ribalta durante un’audizione in Parlamento ai primi di marzo dove dribla le domande sulla guerra in Ucraina, forse impensierito dagli impegni finanziari del fratello elettricista a Mosca? È quello che ci chiediamo ben prima del COPASIR.

Di sfuggita ricordo ai lettori che Unicredit era in procinto di acquistare una banca russa a inzio dell’anno, poi, chi sa come, ha ritenuto opportuno ritirare le zampe e limitare i danni, soprattutto d’immagine.

La Redazione

Chi sa dove portano i tanti fili che partono da un contatore ENEL?