Chi è amico del giaguaro moscovita?
Era il 25 gennaio 2022 e questo marginale e ininfluente bloggger dicev a la sua s uquanto stava per accadere. Leccaculo compresi. Oreste Grani

Facciamo l’ipotesi non tanto recondita che la situazione degeneri tra la Nato (o ciò che ne resta) e il Blocco di Mosca. Interessi, moventi visibili e reconditi, inadeguatezza di diplomazie all’opera espresse da entrambi gli schieramenti mi sembrano più che sufficienti per non dormire sonni tranquilli. Decidere che si fanno scelte di classe dirigente impegnative per i prossimi anni (Quirinale, Palazzo Chigi, Difesa, Intelligence, Infrastrutture, Telecomunicazioni e sicurezza cibernetica annessa) in tale clima in divenire, mi sembra inopportuno. In Italia vive infatti ed opera, consolidato da molti molti anni di abile regia putiniana, un partito filo russo. Pur da bloggerino marginale e ininfluente quale sono ormai certo di essere, non rinuncio ad affermare che quando si va in guerra (e questa volta potrebbe essere un groviglio bituminoso molto molto molto più impegnativo degli ultimi teatri in cui siamo stati impegnati) bisogna guardarsi sempre, se non soprattutto, le spalle. Se poi i russi quando hanno strutturato la…
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