In morte del professor Paolo Ungari

Bernardino Fioravanti

Mettendo in ordine (si fa per dire) un po’ di carte mi sono ritrovato tra le mani una pubblicazione di quasi 20 anni addietro. Diciannove, per l’esattezza, perché le quaranta pagine andarono in stampa nell’aprile del 2003.
Il 4 aprile del 2003, il Gran Maestro del G.O.I. Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, chiosava la pubblicazione con una pagina/dedica che riproduco. Si tratta del Catalogo del  Fondo “Paolo Ungari” redatto dal Servizio Biblioteca del GOI.
All’epoca il bibliotecario era Bernardino Fioravanti che se il nome non mi trae in inganno devo aver conosciuto di persona quando era giovinetto e fervente pacciardiano/mazziniano. Il catalogo consente di sapere quali fossero le scelte culturali di Paolo Ungari, perché come opportunamente ricordava il professor Carlo Ricottile collezioni librarie, costituiscono insieme ai loro scritti, una delle chiavi più idonee per ricostruire l’iter formativo, gli interessi preminenti, in una parola l’intero percorso intellettuale del proprietario“. Il lascito di Ungari fu meritoriamente (ogni volta che si classificano e si proteggono libri si opera con merito) e rapidamente ordinato a cura, come accennato, del Servizio Biblioteca. Il G.O.I. aveva ereditato i libri dopo la morte prematura e tragica quali indice della personalità dell’Ungari, dei suoi gusti e dei suoi interessi scientifici. Ungari era un massone onesto, garbato, sempre disponibile al confronto culturale. Questo si è detto di lui dopo la scomparsa. Tra i libri di Ungari ci sono ad esempio molti testi classici dell’anti-massonismo a cominciare da Leo Taxil (il geniale accusatore contestualmente della massoneria e del papato) o del gesuita Agustin Barruel.

Ebbene Paolino Ungari è morto in modo più unico che raro:  
Era il 3 settembre 1999: Paolo Ungari, 66 anni, presidente della Commissione dei diritti dell’uomo presso la presidenza del Consiglio dei ministri, professore di diritto alla Luiss ed esponente di primo piano dell’Unione di centro, resta vittima di un incidente che a lungo alimenterà anche dubbi e illazioni. Dopo aver fatto visita all’amico ed ex parlamentare repubblicano Pasquale Bandiera in piazza dell’Ara Coeli, sotto il Campidoglio, il professore apre la porta dell’ascensore, fa un passo in avanti ma trova il vuoto e non riesce a fermarsi: il volo dal terzo piano è di quasi 15 metri.

La tragedia, incredibilmente, non emerge subito. I familiari presentano denuncia la sera di venerdì 3 settembre, non vedendolo rincasare, e per tre giorni si pensa di tutto, compreso un intrigo legato all’appartenenza dello scomparso alla massoneria. Giallo risolto la sera del 6 settembre, da un tecnico chiamato dal condominio proprio perché l’ascensore non funzionava bene: il corpo di Ungari era sul fondo, al seminterrato. Macchie di sangue sulle pareti dimostravano che la morte non era sopraggiunta immediatamente e che il professore aveva tentato di alzarsi, senza però trovare la forza sufficiente a gridare aiuto.

E poi c’è il solito web che ricama possibili scenari e trame complottistiche dietrologiche, a cominciare che in quel palazzo aveva sede l’ambasciata siriana, a finire al fatto che il professore avesse un incarico di rilievo in ENAV, cioè organismo dove qualche segreto rispetto ad Ustica poteva essere custodito.

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Agnosco stylum

11 set 1999, 09:00:00

fatela voi una ricerca (magari in Internet, o consultando le vecchie Guide Monaci) sulla biografia

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Zarathustra

11 set 1999, 09:00:00

Agnosco stylum ha scritto nel messaggio … La quale, presumibilmente e’ sotto >osservazione

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GIANC

11 set 1999, 09:00:00

Agnosco stylum <blumo@Galactica.it> wrote in message FfS6xjD$#GA.187@news.galactica.it… >

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Enrico Piralli

11 set 1999, 09:00:00

Tempo addietro “Agnosco stylum” <blumo@Galactica.it> ha scritto: >…prof. Paolo

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giampiero

12 set 1999, 09:00:00

Enrico Piralli ha scritto nel messaggio <37da9011.4421715@ilrisvegliodeldragonews.tin.it>… >Tempo addietro

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Agnosco stylum

13 set 1999, 09:00:00

giampiero ha scritto nel messaggio <7rgcsp$9g3$2@nslave1.tin.it>… > >Enrico Piralli ha

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Agnosco stylum

13 set 1999, 09:00:00

GIANC ha scritto nel messaggio <7rdsgp$9sk$1@nslave1.tin.it>… >E’ sospetta come quella

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giampiero

13 set 1999, 09:00:00

Agnosco stylum ha scritto nel messaggio … > >giampiero ha scritto nel messaggio <7rgcsp$9

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Agnosco stylum

13 set 1999, 09:00:00

giampiero ha scritto nel messaggio <7ristu$n6l$1@nslave1.tin.it>… >di Paolo Ungari . >

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Enrico Piralli

14 set 1999, 09:00:00

Tempo addietro “giampiero” <gm…@NOSPAMtin.it> ha scritto:

>No, forse mi sono espresso male , nella frase di Piralli ” già,bella anche
>quella”.. ho visto , più che un collegamento al caso Ustica o altro ( non
>credo , ma comunque legittimo pensarlo ) una critica inespressa alla figura
>di Paolo Ungari .

Assolutamente no: ha ragione Agnosco.
“Bella quella” era relativo alla strana morte…
Non credo che un professore, per quanto distratto, possa infilarsi in
una colonna d’ascensore vuota. Soprattutto se ha a che fare con
Ustica!


A me interessa che i libri di Ungari siano ben valorizzati, ricordando così il cittadino, colto, integerrimo, repubblicano. A conferma che da queste parti non consideriamo tutti i massoni affiliati al G.O.I. dei lestofanti. Sarebbe un pericoloso stereotipo e come tale nemico della libertà, dell’uguaglianza e della fratellanza. 

Oreste Grani/Leo Rugens